Bang Bang !

(foto: Il Secolo XIX)

Quando una barca con la rete incontra una barca con il mitra, la barca con la rete è una barca morta

Non so voi, ma io è da quando andavo alle elementari che sento di pescherecci di Mazara del Vallo aggrediti, sequestrati e dirottati da motovedette libiche. Sarà, ma non mi sembra certo una cosa nuova.

Quello che è certo è che in questa epoca storica, dove qualsiasi cosa accada viene prontamente strumentalizzata al fine che tutti conosciamo e sembra che sia la prima (o la più grave) volta che succede, a questo episodio si darà molto ma molto risalto: infatti già in cronaca sulle prime pagine si trova una dovizia di particolari che sembra di assistere ad una puntata di “CSI”. Abbiamo anche le foto dei buchi delle pallottole (e che buchi)!

Cosa è successo, dunque ? In breve, una motovedetta libica (che tra l’altro fa parte di un gruppo di navi che gli abbiamo regalato noi, con a bordo anche 6 uomini della nostra G.d.F), ha intimato l’alt ad un peschereccio di Mazara che pur non essendo entrato in acque libiche (sembra) si stava avvicinando troppo. Il peschereccio non si è fermato e dalla motovedetta hanno sparato. Di brutto. Meno male non ci è rimasto secco nessuno.

Ora si dirà di tutto, di più… soprattutto perchè ancora è fresca la visita di Gheddafi con le sue stronzate, ancora si parla della famosa “amicizia” con l’Italia, e ancora di più perchè sarà un’ottima occasione per dare addosso (ovviamente) a lui, proprio lui, il Silvio.

Si dirà di tutto e sicuramente passerà in secondo piano una cosa fondamentale. E’ vero che le leggi del Mare sovrastano qualsiasi legge territoriale, ma proprio per questo, mi chiedo io (preparatevi 😉 ):

Ma brutto cazzone, se da una motovedetta armata come un Panzer, battente bandiera libica e perfettamente riconoscibile come mezzo militare (quindi tranquillo, non sono “pirati”) ti dicono di fermarti… e tu sei al comando di un secchio di latta che farà si e no 15 nodi col vento a favore, non hai i mezzi ne’ le capacità per rispondere al fuoco, sei responsabile di tutto il tuo equipaggio… mi dici che cazzo ti dice il cervello per non fermarti, anzi per accelerare ?

Dillo, che vuoi farti sparare addosso: sarebbe più onesto.

E adesso, strumentalizziamo…

8 pensieri riguardo “Bang Bang !”

  1. «Immagino – ha detto Maroni, che ha aperto un’inchiesta sull’accaduto – che abbiano scambiato il peschereccio per una nave con clandestini, ma con l’inchiesta verificheremo ciò che è accaduto»

    Ah beh, allora è normale, hanno pensato che erano negri africani non pescatori. E con quelli mica ci vai per il sottile, pure il finanziere a bordo chiude un occhio. Una bella sventagliata e vai! …a dar da mangiare ai pesci, così pure i pescatori di Mazara sono contenti che si ingrassano.

  2. A volte Maroni, invece di “immaginare” farebbe meglio a “pensare”. In silenzio. E poi, eventualmente, esternare qualcosa che abbia senso.

    Però, ‘sto vizio di darsi i calci nelle palle da soli ce l’hanno un po’ tutti…

  3. quindi il nostro caro Maroni ritiene normale sparare ai clandestini (clandestini che si dirigono dall’Italia alla Libia poi! Avanti di questo passo ci arriveremo, ma non è ancora il momento). Non avendo la faccia di dire all’opinione pubblica che le navi italiane sparano paghiamo i libici per farlo per noi.

  4. I libici fanno una cazzata, Maroni dice una cazzata.

    1 – 1 Palla al centro.

    E’ diplomazia: per non far sentire troppo stronzo Gheddafi facciamo partire una stronzata anche noi.

    E’ che siamo troppo gentili…

  5. Bang bang, he shot me down
    Bang bang, I hit the ground
    Bang bang, that awful sound
    Bang bang, my baby shot me down.

  6. alc0r !!

    Vedi, quando ho scritto il titolo, pensavo ESATTAMENTE a quello 😉
    E poi la canzone mi è rimasta in testa fino all’ora di pranzo…

  7. Ihihih, ti legggo nella testa, sir Albert…
    Io quando sento quella canzone penso a Uma Thurman (richiamo di Kill Bill)…

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