Il Decreto Rilancio: “ALL IN”!

Un noto giornalista, da me invitato a leggere alcuni degli ultimi post pubblicati qui, pur trovandosi pienamente in accordo con quanto in essi esposto mi ha fatto notare che forse (e dico forse) erano “un pelino troppo farciti di invettive e blasfemità”.

Questo, pur senza nulla togliere alla leggibilità ed alla godibilità degli articoli (mi fa notare il giornalista), ne limita invece la “pubblicabilità” e la “linkabilità” su altre piattaforme (tipo il suo sito, o pagine di altri social).

Ecco, pur senza nominarlo (lui sa chi è) io lo ringrazio. Tanto. E però…

E PERO’ STI GRAN CAZZI, PORCO DIO ! Va bene, rinuncerò anche stavolta alla popolarità, forse mi sto giocando la possibilità di collaborare con qualche importante testata online (sia pur come “ghost writer” dato che non sono un giornalista abilitato), però l’ idea è che se una cosa la devo dire la devo dire. E basta. Questo Blog all’epoca nacque proprio a questo scopo.

Veniamo al dunque. Visto che qui da tre mesi si campa a decreti, l’ultimo in ordine cronologico è quello annunciato ieri, quello “grosso”… il “Decreto Aprile” che poi è diventato “Decreto Maggio” e poi per decenza è stato ribattezzato “Decreto Rilancio“.

Ma che cazzo si rilanciano ? Cosa vuoi rilanciare, dopo che hai messo in ginocchio un intero Paese ?

Loro intendono rilancio nel senso di ripresa, lo so, ma io credo che si tratti di un rilancio come quelli a poker. Però di quelli grossi, tipici di quando si sta bluffando: nella speranza che gli altri ci credano e abbassino le carte coperte lasciando il piatto.

Perchè qui il punto è che tutta ‘sta vaccata è un bluff. Il padre di tutti i bluff. Stanno giocando con soldi che non hanno e stanno giocando col culo nostro, come al solito e peggio del solito. Perchè io credevo di averle viste tutte (o perlomeno di averne viste abbastanza), ma mi sbagliavo.

Questi stanno facendo i danni grossi, quelli veri. Quelli che non è riuscito a fare Monti dal 2012. E come Monti, li stanno facendo cercando anche di farci credere che è per il nostro bene, a nostro vantaggio, che loro sono tanto bravi e che noi, poveri incapaci malaticci, abbiamo tanto bisogno di loro.

E’ raro che accada, ma io non ho più parole. Ogni cosa che sento mi incazzo. Ogni cosa che leggo mi fa girare i coglioni tipo elicottero, praticamente cammino staccato da terra con un cuscino d’aria alimentato dal vorticare delle palle.

Tutto ciò che era semplice è stato reso complicato.

Tutto ciò che era già complicato è stato complicato ancora di più.

Tutto ciò che non esisteva è stato creato appositamente per complicare le cose.

E qui, nel giro di due o tre mesi, i soldi finiscono davvero. Per tutti. Hai voglia a promettere sussidi e aiuti (che poi non arrivano o arrivano pochi e tardi)… e quando sò finiti, sò finiti.

Cosa resta ? Il debito. E i debiti che stiamo facendo adesso li pagheremo da qui a cent’anni (visto che siamo quel Paese dove fra le accise della benzina ci sono ancora i contributi per la diga del Vajont o per i terremotati del Belice).

Io non so sinceramente cosa fare. Appena capisco come si fa, chiedo il “bonus“, mi compro una bella bicicletta nuova, riempo uno zaino e me ne vado a fare in culo a ramengo e senza mascherina. A Voi Fugadapolisiani chiedo, se mi trovassi ad approdare dalle vostre parti e (nel caso) se ne avrete la possibilità, di ospitarmi per una notte, farmi ricaricare la batteria del telefono e offrirmi una cena. Poi riparto, promesso. Non sono il tipo che si “accolla”.

E che porcamadonna. Non mi sento per niente a mio agio.