Blue Lives Matter

Si, lo so, se ne è parlato fin troppo e non è un argomento “fresco”. Però qui non abbiamo bisogno delle “primizie”, possiamo anche indugiare su cose già maturate…

Per quei pochi che non ne avessero avuto notizia, il fatto in se’ è che qualche giorno fa un addetto alla sicurezza all’ interno della stazione Termini di Roma ha notato una persona che si aggirava con un coltello in mano, in bella vista.

Non è chiaro se la persona in questione stesse facendo qualcosa di strano, o se stesse minacciando o aggredendo qualcuno, però fosse anche stato un frate francescano, andare in giro in mezzo alla – tanta – gente che affolla lo scalo ferroviario più grande d’Italia con un coltello da 20 centimetri in mano non è una cosa che lascia indifferenti, ne’ fa stare tranquilli.

Il Vigilante in questione, senza perdere d’occhio l’individuo, ha fatto quello che doveva: ha avvisato gli Agenti della Polizia Ferroviaria presenti in stazione i quali hanno cominciato ad avvicinarsi al tipo. Ovviamente il tipo non è che è rimasto lì a farsi due chiacchiere: si è diretto verso l’uscita di via Marsala e si è fiondato in strada, inseguito dagli Agenti.

Questi hanno tentato di fermarlo, prima a voce, poi cercando di accerchiarlo e spingerlo contro il muro del palazzo. Lui ha continuato la fuga, stavolta lasciando intendere che il coltello l’avrebbe usato. Uno degli agenti pare si sia beccato un colpo di striscio, sono volate un paio di manganellate, più a scopo difensivo che altro.

Quando era chiaro che il tipo non aveva alcuna intenzione di obbedire all’ ordine di fermarsi e buttare il coltello (ripetuto a voce più volte) e che anzi stava per sfuggire al controllo degli Agenti, uno di questi (che nel frattempo si era portato più avanti rispetto agli altri) ha aspettato che la strada fosse libera, ha verificato che dietro al fuggiasco non ci fosse nessuno, ha mirato e ha sparato.

Il tizio, colpito in modo non letale ma incapace di continuare a fuggire, è caduto in terra. E’ stato disarmato, neutralizzato e caricato in ambulanza. Sotto sorveglianza ed in stato di arresto in ospedale, se la caverà. Tutto è bene quel che finisce bene.

Fin qui la storia, fortunatamente ripresa da più telecamere, sulla cui dinamica pertanto nemmeno i più maliziosi potranno avanzare dubbi. Uno di quei casi in cui benedico le telecamere e i telefonini.

Vabbè, dov’è il punto ?

Il punto è che tanto per cambiare, l’agente che ha sparato è al momento indagato per “eccesso colposo nell’ uso legittimo delle armi“.

Adesso, qualcuno che conosca la lingua italiana, mi spiega per favore che cosa cazzaccio significa “eccesso colposo nell’ uso legittimo delle armi” ? Cioè, quale cazzo sarebbe nel caso il reato ? Aiutatemi a capire: io che sono legittimato ad usare un’ arma vengo accusato di aver ecceduto (con colpa, non dolosamente) nel suo uso. Chi è che stabilisce quando c’è l’eccesso ? Ma siamo diventati scemi ? Voglio dire, questa è quasi peggio del “concorso esterno in associazione criminale di stampo mafioso” (quella per cui praticamente se vai a mangiare in una pizzeria di proprietà di un mafioso potresti essere indagato).

Andiamo con calma, facciamo l’analisi: un Poliziotto ha in dotazione un’ arma. E’ legittimato automaticamente al suo uso, in servizio, poichè fa parte dei suoi “strumenti di lavoro”. Ce l’ha lui perchè non possono e non vogliono averne una tutti i cittadini e quando c’è da usarla la usa perchè la può (anzi la deve) usare. E vi posso assicurare di persona che chiunque possieda legittimamente e responsabilmente un’ arma da fuoco (soprattutto un appartenente alle Forze dell’ Ordine) prega ogni giorno di non essere costretto ad usarla e, se appena può, evita proprio di estrarla.

Se in questa situazione il tizio si fosse trovato con le spalle al muro, accerchiato, senza via di scampo, avesse buttato il coltello e ciononostante fosse stato crivellato di colpi dal fuoco incrociato di quattro Agenti, beh, sarebbe stata un’ altra cosa, siamo d’accordo.

Ma che io sappia, una cosa del genere in Italia non si è mai verificata. Men che meno in questo caso, dove l’ Agente in tutta sicurezza (difficile mantenere il sangue freddo in un casino del genere) ha mirato giusto ed ha tirato un unico colpo che è andato perfettamente a segno neutralizzando il tipo senza nemmeno ferirlo gravemente. DOVE CAZZO SAREBBE L’ECCESSO ? Trovatemelo, se siete capaci.

Io vedo un ottimo lavoro di squadra, vedo dei ragazzi che hanno fermato una persona pericolosa senza perdere tempo, senza fare casino e senza che nessuno si facesse male più dello stretto necessario. Quello che tutti meriterebbero si chiama “Encomio Solenne“. Invece almeno uno di loro si vedrà recapitare un avviso di garanzia.

Non mi metterò a fare facile retorica su chi fosse il tizio, sul perchè si trovasse qui o altre amenità… farò solo un cenno ad un portato di questa faccenda per cui il tizio in tribunale si potrà avvalere del “gratuito patrocinio” (cioè non pagherà la parcella dell’ avvocato) mentre l’Agente (se dovesse averne bisogno) l’avvocato se lo dovrà pagare, sia quello d’ufficio che quello di fiducia. C’è anche da dire che già molti avvocati penalisti hanno offerto assistenza gratuita al Poliziotto, quindi ok. Bisogna vedere poi se quando si spegneranno i riflettori sulla vicenda questi avvocati saranno ancora interessati a lavorare gratis, ma qui sto essendo maligno. Vedremo.

In conclusione, a me questa storia dell’ “atto dovuto” ha rotto i coglioni. Anche perchè tu puoi dire “atto dovuto” finchè vuoi, ma quanti comuni mortali capiscono cosa vuol dire e quanti invece leggono “Poliziotto indagato” e si fermano lì ?

Chi fa il suo lavoro merita rispetto. Se sbaglia deve pagare, ma se non sbaglia (come in questo caso, non intendo aspettare la conclusione delle indagini preliminari, il mio verdetto già l’ ho emesso) va solo ringraziato. Come minimo.

E che cazzo, aggiungerei.

7 pensieri riguardo “Blue Lives Matter”

  1. Mi sono rotta le palle di certe storie.
    Qui,hanno fatto il loro lavoro nel modo giusto,in altre situazioni no.
    Ma tanto l’esito è lo stesso.

  2. E’ quel “tanto è lo stesso” il succo di tutta la cosa. Hai sintetizzato egregiamente.
    Il motivo principale per cui a suo tempo (tanto tempo fa, in un’ altra vita) mollai la Polizia (pur senza rancore) è proprio quello. Ma non c’è niente da fare, ogni volta che succedono cose così mi risale l’ incazzatura.

  3. fufù..
    ma se i tg hanno fatto passare per vere l’esplosione di Beiruth come incendio di fertilizzante; di quale verità o news stiamo parlando !! X me basta tv e news; guardo solo ” CSI miami” dalle-alle, solo per la sigla degli Who ed il linguaggio del corpo di Orazio….

  4. Non capisco dove intendi andare a parare. 1764 cesare Beccaria, dei delitti e delle pene. È già tutto li, da quasi 3 secoli.

  5. Io mi accontento anche del codice di Hammurabi, figurati…
    Il problema è che i processi ormai sono prima di tutto mediatici.
    In questa fase, tanto per cominciare, non si sarebbe nemmeno dovuto sapere se il poliziotto fosse indagato o meno: grazie ai giornali invece stiamo già preparando un altro caso di polizia violenta, brutta e cattiva. E poi ci salviamo con la storia dell’ “atto dovuto”, che è la cosa che più mi fa girare le palle.

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