D’ accordo, ammetto che nel post precedente avevo lasciato parecchia briglia alle emozioni, ci torno un momento su… non per ritrattare o correggere o mitigare (resto incazzato come un muflone), bensì per aggiungere riflessioni più approfondite e sedimentate.
Fra le tante e tante cose che ho “sentito dire” da quando sono stato abbastanza “grande” da essere ammesso alle chiacchierate a tema politico (più o meno a sei anni), c’è la famosa storia per cui in quei tempi se non avevi la tessera del Partito non potevi fare quasi niente. Ovviamente a “quei” tempi io non c’ero, non so fino a che punto questa cosa fosse vera e non so quale fosse l’estensione effettiva di quel “quasi“. Non credo (prego chiunque abbia notizie certe di confortare o smentire queste mie supposizioni) che fosse impossibile vivere o lavorare – non più di quanto non lo sia oggi con la burocrazia imperante che ti costringe a 150 adempimenti fiscali e non per tenere in piedi un’ attività – credo piuttosto che la “Tessera” fosse un viatico a rendere tutto più semplice, rispondere a meno domande, temere meno i controlli. Poi, fu come fu, non ci importa: non è più. E tanta gente si è fisicamente sacrificata per far sì che non fosse più.
Fino ad oggi.
Perchè io adesso chiedo a tutti, tutti quelli che in quei tempi hanno vissuto, tutti quelli che di quei tempi furono vittime o che piansero vittime di quei tempi, tutti i paladini della “Resistenza“, quelli veri e quelli da salotto, quando dico tutti intendo tutti, belli e brutti, buoni e cattivi, chiedo qui ed ora al Popolo italiano di fare una semplice riflessione.
Non importa come la pensate, non conta se siete nostalgici del braccio teso o della lotta partigiana, non importa nemmeno se non ve ne frega assolutamente un cazzo, basta che siate in grado di pensare (e dato che le sedie e le pentole non leggono i blog, credo che l’invito possa essere raccolto da tutti).
La riflessione è la seguente:
“allora” (in quei tempi), un Paese da poco uscito da una guerra mondiale, seppur nominalmente vincitore, nel suo riprendersi – politicamente ed economicamente – fu terreno di coltura per un movimento politico che prometteva molto bene. Piacque a tanti, ma talmente a tanti che dopo un po’, con una bottarella qua ed una là, arrivò a governare (all’ inizio democraticamente e a seguito di elezioni)… e governò. Accidenti se governò. Anche perchè forse il Paese in questione si sentiva un po’ stretto con una monarchia inconcludente ed annacquata, era il momento dell’ “Uomo Forte”. Poi, andò come andò, nel bene e nel male. Della “Tessera”, però si ricordano tutti.
“Oggi” (ai nostri tempi), lo stesso Paese di prima, nominalmente una delle grandi potenze del mondo, un Paese che la guerra successiva l’ha persa, ma si comporta come se l’avesse vinta (con buona compagnia della Germania, per dirne una), è stato terreno di coltura per un altro movimento politico, piaciuto evidentemente a tanti, ma talmente a tanti che dopo un po’, con un bel numero di bottarelle di qua, di là, di su e di giù, non si sa come è arrivato a governare, e non ha governato un bel cazzo di niente. Questo Paese, di fatto è guidato da gente che non si capisce chi l’abbia messa dove sta, e con le sue azioni ti fa quasi rimpiangere “quei tempi“. Ma qui si va sulla politica, non divaghiamo.
Adesso, il punto è: io non so quanto fosse indispensabile la “Tessera” di allora (attendo lumi in merito), ma so una cosa: a partire dal 6 agosto p.v. verrà istituita (senza che nessuno l’abbia chiesta, ne’ votata, ne’ avallata) una nuova “Tessera” che al contrario sarà indispensabile per mantenere tutte quelle libertà rivendicate e conquistate da quello stesso Popolo che alla vecchia “Tessera” disse “MAI PIU’“.
Chi istituì la vecchia tessera fu voluto, eletto, osannato e riverito da un Popolo che poi gli fece pagar cari i suoi “errori”.
Chi istituisce la nuova non è stato voluto o eletto da nessuno, e pure se qualcuno lo osanna e lo riverisce, non riesco a capire perchè abbia un tal credito da permettere che si verifichi di nuovo quel che avevamo tutti giurato di non tollerare mai più.
Perchè, ragazzi, qui è un attimo: le nuove leggi razziali sono appena dietro l’angolo. E come temo fu allora (anche se adesso nessuno lo ammetterà mai), queste cose non nascono da sole e contro la volontà del Popolo: è il Popolo stesso che le permette, poi magari se ne pente, ma all’inizio le permette. E quando le cose sfuggono di mano, poi è troppo tardi.
Oggi, per la prima volta nella vita, comincio in parte a capire le ragioni dei Partigiani (quelli veri, non i banditi arraffoni).
Il problema è, come al solito, che noi non impariamo mai dai nostri errori.
il problema della nuova tessera è che loro vogliono che tu, io, tutti ci vacciniamo volontariamente, (si fa per dire) perché se ci fosse l’obbligo vaccinale, cosa che avrebbe senso se il vaccino è così sicuro e non darà danni in futuro. Perché se c’è l’obbligo lo stato ne risponde economicante , quindi tutti quelli che hanno avuto problemi, per non parlare dei morti,pensa a quante cause di risarcimento lo stato si troverebbe ad affrontare
Sta tutto qui l’inghippo.
Già. E ciò che mi preoccupa non sono tanto le nefandezze che vengono tentate nei confronti della popolazione (tutti ci provano, è naturale quando si è al comando vedere fino a che punto si può tirare la corda: è come quando sei alla guida di un’ auto veloce… provi sempre a spingere per vedere a quanto arriva), quanto il fatto che la popolazione abbocca e permette. In certi casi appoggia e sostiene pure. Questo mi preoccupa. Quando – sempre in “quei” tempi – vennero istituite le famigerate “leggi razziali”, queste presero piede non perchè fossero imposte ma perchè alla fine nel migliore dei casi il popolo pensava “e che me frega ? Mica sò Ebreo, io”… e nel peggiore tutti approfittavano perchè quel “Giudeo” non gli era mai stato simpatico, in fondo, e magari qualcuno con quel Giudeo aveva anche sostanziosi debiti, quindi levarselo di torno non è che fosse una cattiva idea. Oggi tutti giurano che furono “contro”, ma quanti allora lo erano davvero ?
Non mi sorprenderò, quando si scatenerà la caccia al “non vaccinato” (perchè succederà, se continuiamo così succederà), quel mio particolare vicino – col quale sono in cattivi rapporti per questioni di confini – penserà bene di denunciarmi, magari per farmi portare via e fregarsi in mia assenza quei 20 metri di terra.
Io conosco a uno che è andato a fare il vaccino e tornato a casa ha trovato alla moglie che chiavava al vicino.
E tra vaccino e vicino non ce ne passa tantissimo.
Se si faceva alla moglie anziché al vaccino mo era diverso. Più sereno.
Ecco: il vaccino toglie serenità oltre che la moglie. Ed il vicino ha quest’ erba sempre…sarà mica per quello che la moglie…ecco perché vuole i tuoi 20 metri di terra!
Quindi il vaccino mandalo a fare al vicino così nel frattempo….
Io il vaccino l’ho fatto solo perché non ho 20 metri di terra ma assai di più e quindi il vicino da lontano mi vede con la moglie ubriaca e un’erba che non sto a dirti.
PS: non è che vivi un poco nella paura? Ciao.
@ unallegropessimista
A me risulta che gli accordi fra stato e case farmaceutiche è del tipo win-win, che esclude ogni responsabilità di ambedue le parti da danni provocati dal veleno che innoculano,chiamato vaccino. Quindi è una rouletta russa sia a breve che a lungo termine e una volta “drogati” non si torna indietro.
Sarebbe ora di smettete di chiamarlo vaccino, cazzo: semplicemente x chè non lo è.
E poi lo dice anche Alsalto che “il vaccino toglie serenità”
Riguardo alla paura, beh quella funziona con le stesse propietà fisiche dell’acqua…
E sto un po’ indietro con le risposte… vabbè.
Alsà, la storia dei 20 metri è il classico impiccio “di confine” in effetti si tratta di circa 50 centimetri lungo uno dei lati per 40 metri più o meno. In pratica questo, dopo 15 anni di assoluto silenzio si è messo a ripulire il terreno suo su quel lato e “si è accorto” che secondo lui la recinzione (che ho fatto io a suo tempo, che lui non ha cacciato una lira) è spostata di mezzo metro dentro la “sua” proprietà. Pensa un po’. Secondo lui mi sarei quindi fregato 20 metri quadri di palude. Vabbè. Io gli ho detto che se ci tiene tanto, si può smontare e rifare (stavolta a spese sue) 40 metri di recinzione con cordolo in cemento, paletti e rete. Voglio vedere se è davvero così interessato.
Certo, se fosse in grado di scatenare una “caccia al no-vax” avrebbe gioco facile.
Quanto al vivere nella paura, ricordo che già una volta mi facesti questa domanda, tanto tempo fa… mi pare si discorresse della mia familiarità con le armi. Ti rispondo che sì. Vivo nella paura della stupidità della massa pecorona, ed ho paura delle cose che crescono striscianti – senza evidenti segnali – e che vanno poi tutto ad un tratto fuori controllo. Che è ciò che sta succedendo con questa cazzata della pandemia. Non temo ciò che posso controllare e si, (ancora si) compenso con le armi ciò che non riesco a gestire con le mie sole forze fisiche (tipo tornare in piena notte a casa e trovare la porta aperta e tre persone che frugano dentro, senza un posto di polizia nel raggio di chilometri e con un solo vicino stronzo che comunque sta a 1500,50 metri – di cui 0,50 MIEI – ed è sordo come una campana). Questa non è propriamente “paura”, è più “preparazione”: il fatto di apparire come una coppia “attempata” ma portarsi addosso quei due chiletti abbondanti di ferraglia che insieme contano 5 botte calibro .38 più 8 in .380auto è risolutivo in questi casi. E tanto tranquillizzante. Anche perchè l’età avanza (e cresce pure la panza), e se a 20 anni con un manico di piccone ero in grado di tenerne a bada un paio per volta, oggi mi sento un po’ meno prestante.
La paura che ho è più simile a quella che forse avrai sperimentato quando ti trovi dalla parte sbagliata di un incendio che è sfuggito al controllo, oppure quando ti accorgi che la corrente ti ha colto di sorpresa e ti ha portato troppo lontano. Questa è la paura nella quale sto vivendo adesso.
Lezzy: io riguardo a questa faccenda del “vaccino” sto per arrendermi. Non nel senso che mi faccio la punturina, quella si attaccano al grande cazzo universale e tirano forte: nel senso che mi sono rotto di discuterne. Facessero un po’ tutti come gli pare, basta che non mi vengano a rompere ulteriormente le palle (cosa che già so che faranno, per cui ora risparmio le energie),