Oggi parlo di questo Blog. Perchè sono passati 11 anni da quando è stato aperto ed è ora di dargli una rinfrescata. Se ci si riesce, se no amen.
Guardando le statistiche mi sono accorto che rispetto ad esempio al 2018 (anno in cui non è stato pubblicato nemmeno un post) o al 2019, un po’ più di visite ci stanno. Probabilmente dipende dal fatto che ho ricominciato a scrivere a raffica con questa storia del coviddi. Menomale.
Il punto è che così com’è, per chi lo vede oggi, sembra che sia il “mio” Blog… ma non è così.
Un po’ di storia (N.B.: storia che se vi va di leggere, bene, altrimenti sti cazzi):
C’era una volta un blog a tema politico (si chiamava PolisBlog), ed il sottoscritto, come molti altri, passava molto tempo a commentare e discutere sui temi dell’ epoca… parliamo del 2008 – 2009 circa. Il blog era molto frequentato, ma alla fine eravamo quasi sempre gli stessi a lanciarci in thread lunghissimi, al limite del cazzeggio. Tutto molto bello finchè un giorno gli amministratori del sito decisero di cominciare a censurare gli interventi. All’ inizio eravamo increduli, poi piano piano seriamente incazzati.
A questo punto, visto che c’era la piattaforma WordPress gratuita e che all’ epoca aprivo blog per i miei Clienti come se non ci fosse un domani, mi sono detto “perchè non provarci” ? E feci questo esperimento. Il nome parafrasa il titolo di un bel film distopico anni ’80 ed è di facile interpretazione: “Nel 2010 ci siamo rotti il cazzo di PolisBlog e fuggiamo qua“.
La formula era completamente aperta, nessun “titolare”: chiunque fra la cricca dei commentatori di PolisBlog poteva venire qua e diventare immediatamente Coautore. Se aveste la pazienza di scorrere all’ indietro tutti i post vedreste che gli Autori erano tanti, non solo questo scemo qua che scrive oggi. Il picco dell’ attività si raggiunse nel 2012 circa, poi andò a scalare (sic transit gloria mundi).
Questo perchè, vuoi gli impegni, vuoi i cazzi della vita, vuoi i social più immediati tipo FaceBook, vuoi quello che ti pare, la Comunità che si era creata è andata piano piano sfilacciandosi. E ci sta.
C’è da dire che negli “anni d’ oro” del Blog ci demmo tutti parecchio da fare, addirittura riuscimmo (almeno quelli del nocciolo duro) ad incontrarci di persona (resoconti di alcuni di questi incontri sono disponibili come articoli). Insomma, una cosa che era uscita dal virtuale per diventare reale. La cosa bella è che, contrariamente a quanto possa sembrare, avevamo pure idee parecchio divergenti soprattutto dal punto di vista politico, eppure riuscivamo a convivere qui come il lupo con l’agnello. E ci siamo fatti pure belle mangiate e belle risate. Ad oggi abbiamo un gruppo WhatsApp dove continuiamo il cazzeggio, anche se in scala ridotta, ma come ho detto la vita ti porta da altre parti, i cazzi da fare sono tanti e nulla è per sempre. C’è chi nel frattempo si è sposato, chi ha avuto due figli, chi è andato in pensione, chi si è rotto le palle, chi si è laureato… insomma tanta roba.
Qualcuno si è anche timidamente riaffacciato, e sono contento, ma mi rendo conto che l’attrattiva non è più quella di prima. Credo inoltre che molti si siano anche dimenticati le credenziali per accedere, il che rende tutto più difficile (soprattutto per quelli che non sono in contatto diretto col telefono).
Tutto questo per dire cosa ? Prima di tutto che – come è evidente – FugaDaPolis è sempre qui e nulla è cambiato: quindi, di tutti i “veterani”, se a qualcuno tornasse la voglia di cazzeggiare la porta è sempre la stessa ed è come sempre spalancata.
Poi, per tutti gli altri (quelli che per un motivo o l’altro sono capitati qui negli ultimi due anni) questo è un invito ufficiale a salire sul “Carrozzone”: so che tutti hanno già il loro blog personale e che magari non hanno nemmeno il tempo di una scoreggia, ma nel caso potrebbero usare questo come una specie di “lato oscuro“, o seconda valvola di sfogo, chissà. Non solo con i commenti, vale la storia dei “Coautori”: se avete un account WordPress, basta dirlo e lo promuovo immediatamente ad “Autore” (mi serve solo l’ indirizzo email che usate come login). Possiamo anche inserire reciprocamente i link fra questo e i vari blog personali, insomma “fare rete“: finchè WordPress ci supporta e ci sopporta, il limite è il cielo.
Non sarebbe male rivedere un po’ di vita da queste parti, ad essere sincero mi manca il “cazzeggio del venerdì“, quello che dal pomeriggio del quinto giorno lavorativo vedeva un’ impennata dei commenti e accompagnava tutti noi in allegria verso il fine settimana.
Se vi va, perchè non provare ? I tempi sono cambiati, lo spirito è necessariamente un altro, ma se una cosa è andata bene una volta può farlo di nuovo.
Sempre Vostro,
Albert1.
Cristo, sto invecchiando sul serio. Mi sono riletto il post adesso. Qualcosa deve avermi irritato, un po’ come quando tieni la sigaretta in bocca e ti sale il fumo in un occhio, ricordo la sensazione, ma ho smesso di fumare da un bel pezzo. Come cazzo si spiega ‘sta lacrimuccia che è scesa ?
Sono un solitario, però ti seguo volentieri.
…e ciò è buono, grazie!
io ve lo appoggio.
Basta che dopo non ce lo spingi pure… 😀
@ zippogong; io sono scoreggione, quindi attento dove appoggi… !! 😆
Admin; ma se lo dico a lezzao-ao-auu poi ci chiudono il blog !!
P.S. Se il limite è il cielo e l’acqua (nel mondo di tutti i giorni) non curva, allora hai fatto bene a lasciare la divisa…
C’è chi ha ricominciato a vivere.
Gian !! E tu sei uno di quelli, eh ? 😉 Menomale, via…grazie per essere ripassato !
Da Reggibirra a Reggiflebo è un attimo!
Basta che reggi. Basta che ci sei. Te vojo bbene, Francè !
Reggo poco ma non mollo
Bello Albertino nostro!