INCROCIATEVI STO CAZZO CON QUESTO BEL PAR DE COJONI E VEDETE CHE ESCE FUORI.

Ovvero, un novello articoletto intieramente votato alla grettezza ed infarcito di invereconda e gratuita volgarità, per il diletto di lorsignori, eppur privo – una tantum – di accidenti blasfemi affinchè la lettura non offenda alcuno più del dovuto.

Mi chiedevo dunque, non appena avuta notizia dell’ approvazione unanime (dovete morì tutti, all’ unanimità, compresi quelli che dicono di aver lottato perchè quei brutti cattivi volevano l’ obbligo dai 40 anni e quelli buoni lo volevano dai 60 e poi alla fine vi siete messi tutti d’accordo per una via di mezzo a 50 e li mortacci vostri de quanno rifiatate, ‘sta manica de cazzari cha altro non siete) di questa nuova trovata di imporre il “vaccino” ai maggiori di 50 anni, se mai avrebbero avuto il coraggio di metterla in pratica e – nel caso – quali mezzi avrebbero utilizzato per farlo.

Bene, oggi leggendo il testo approvato (ancora non pubblicato e quindi non vigente, ma credo manchi poco alla Gazzetta Ufficiale e non confido in modifiche) ho avuto le risposte.

Molto semplice.

a) Hai 50 anni (anche se li compi quest’ anno) o più, ed un lavoro dipendente (pubblico o privato) o autonomo ? Il mezzo è il lasciapassare rinforzato turbo: In altre parole, o ti “vaccini” o sei fuori. Come X-Factor. Poi mi spiegheranno come fanno con gli autonomi (lavoratori, non quelli di AutOp).

b) Hai 50 anni (anche se li compi quest’ anno) o più, e sei disoccupato o comunque non controllabile con i sistemi di cui al punto a) ? O ti “vaccini” o ti becchi una multa di 100 Euro. Così. In automatico. E come si fa, direte voi ?

Sempre molto semplice.

Il metodo che si sono peritati di illustrare per il caso b) è il seguente: con i potentissimi mezzi informatici a loro disposizione, prenderanno il database dell’ agenzia delle entrate e da questo estrarranno tutti i codici fiscali la cui settima ed ottava cifra siano uguali a o minori di “72”. Da questi, con un primo incrocio (e già qui voglio vedere se ci riescono) sottrarranno tutti i codici fiscali che risultano appartenere a soggetti con una posizione INPS attiva (quindi percettori di contributi), tutti quelli di soggetti a ritenuta d’acconto (per esempio lavoratori a progetto) e se proprio sono svegli, tutti quelli di soggetti deceduti. Più altri incroci vari su quelli cui comunque viene accreditato uno stipendio su conto corrente ed altre amenità del genere. Tutti i codici fiscali rimanenti, verranno nuovamente “incrociati” (e qui mi sbellico dalle risate) con i database “vaccinali” tenuti da regioni, province e comuni. In questo modo si escluderanno i “vaccinati”. A quelli che restano la mai troppo lodata agenzia delle entrate (in culo a noi) invierà automaticamente un bell’ avviso di accertamento ed una sanzione di 100 Euri (sembrerebbe una-tantum, ma se funziona come i “vaccini” probabilmente te ne fanno una ogni 4 mesi).

Ora, a parte che nel mio caso sto sereno che appena inseriscono il mio codice fiscale in un qualsiasi terminale dell’ agenzia, appare una barra di avanzamento (“Attendere, prego, elaborazione in corso”) che li costringe dopo tre ore che non è arrivata manco al 2% a resettare il computer e passare al prossimo, io mi chiedo:

Quelli che intendono fare ‘sta cosa, sono gli stessi che hanno pagato per anni il reddito di cittadinanza a persone inesistenti, o a gente in galera, o a quelli che dichiaravano quattro figli in età scolare a carico avendo solo 18 anni, o a quelli che avevano un conto corrente intestato con 50.000 euro di giacenza media, o a quelli morti da vent’ anni (e mi fermo qui ma ce ne ho altre 1.000) ?

No, perchè se sono gli stessi stiamo a posto. Non ci beccheranno mai. Le probabilità che riescano ad incrociare correttamente questi dati sono inferiori a quelle che ho io di incrociare il Titanic su via della Magliana.

Come d’uso, potrei aver scritto alcune inesattezze, o aver omesso per dimenticanza qualche particolare (la cosa è ancora troppo “fresca”, ma qui bisogna rincorrere la notizia, non c’è tempo)… però sicuro il succo è questo.

E poi, cazzo di un cazzo stracazzo, la cosa che più mi fa girare i coglioni è che ancora ci casco, pure io, porca puttana (senza offesa per le mamme di Speranza & C.)… sto qui a perdere tempo a informarmi e a ragionare su questi trucchetti da banchettari (sarebbero quelli che nei luoghi affollati, sagre e mercatini, assieme ai compari fottono i “polli” col gioco delle tre carte) mentre ce lo stanno mettendo al culo a tutti quanti a livelli infinitamente più alti. Noi facciamo filosofia, e intanto pezzetto dopo pezzetto ci sfilano la Libertà.

Ma vaffanculo, và. E non il “vaffanculo” slogan da asilo di quei quattro cazzoni del tempo che fu… proprio VAFFANCULO. Una cosa tipo: