DECRETO LEGGE N.1/2022 del 7-1-2022

(pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 gennaio 2022, in vigore dal 8 gennaio 2022)

Il primo atto del governo dell’ anno 2022, complimenti ragazzi. Mi viene subito subito in mente questa scena:

Di solito, quando uno fa una cosa per la prima volta nell’ anno nuovo, cerca di farla per bene, almeno che sia una cosa carina, o utile, o piacevole…

Qui invece, se cominciamo così ci siamo portati sfiga per tutto l’anno.

Che dire, alla fine l’ hanno fatto, è tutto vero. A leggerlo fa venire il mal di testa ed anche un forte dolore alle palle. Il testo definitivo (quello pubblicato, ufficiale) contiene una serie di refusi e svarioni che io mi sono fermato al terzo, ma mi chiedo: questi un correttore di bozze non ce l’hanno ? Cioè, dico, va bene uccidere la Libertà del Popolo, ma almeno risparmiare dallo sfregio la lingua italiana ? Io che sono l’ ultimo stronzo, prima di cliccare su “pubblica”, i post me li rileggo almeno un paio di volte, di solito grandi strafalcioni non ne lascio…

Ma non sottilizziamo, via, che i guai sono altri.

Non so se ci avete fatto caso, forse ci siamo tutti un po’ troppo abituati, magari la cosa passa un po’ inosservata… (chissà, forse sono io che esagero, mah. Forse, eh? Dite che mi preoccupo troppo ?) ma qui siamo al cospetto di un atto governativo (con forza provvisoria di legge, immediatamente esecutivo) che prevede – in aggiunta a tutte le altre precedenti forzature, che non sono certo da meno – l’ OBBLIGO TASSATIVO per una categoria molto estesa di persone di assumere un farmaco contro la loro volontà e senza alcun bisogno.

Al che uno dice: “e che te sei svejato adesso ? Vedi che è un po’ che obbligano, prima i medici, poi gli insegnanti, poi le guardie, mò hanno tolto proprio il problema di che lavoro fai: ciai 50 anni ? Te tocca. Nun lavori ? Te tocca lo stesso“.

Al che io rispondo:cor cazzo che me sò svejato adesso, bello, sò dù anni che strillo come ‘na gallina che je vonno tirà er collo, solo che qua stamo a esaggerà“.

Vorrei solo mettere in evidenza il fatto che una cosa così, oltre a calpestare ogni logica giuridica, non si vedeva da anni, anzi da decenni, direi da un secolo. E come ci siamo arrivati ? Come dico da sempre, perchè siamo una massa di coglioni. Una informe e raccapricciante massa di beoti cacasotto. Da una parte ci sono delle merde che tirano il sasso ogni volta più lontano per vedere quanto siamo coglioni e dall’ altra noi che ad ogni lancio partiamo scodinzolanti per andare a raccoglierlo.

Cito nuovamente il mio cane, che già alla terza volta che faccio solo finta di tirare la palla si ferma, mi guarda e mi dice: “ma che me stai a pijà p’er culo ? Guarda che si ce rifai, te mozzico“. E se fosse solo un momento più sveglio, si fermerebbe già alla seconda, ma è un ragazzo speciale, ci mette un po’.

La domanda che mi faccio adesso è: cosa dobbiamo aspettarci ancora ? Arrivati a questo (e la cosa è passata come acqua fresca, anzi c’è pure chi è contento), può veramente succedere di tutto. Non che non si fosse capito, ma io cerco sempre di sperare per il meglio pur preparandomi al peggio. Il punto è che comincio a non sapere più a cosa mi devo preparare.

Chi mi conosce un po’, sa che non è nelle mie corde dire agli altri quel che “devono” fare. Io mi limito – per chi vuole saperlo – a dire quello che faccio io, se è utile a qualcuno bene, se no amen. Però arrivati a questo livello, sento che è tempo di concedermi un piccolo strappo. Sempre con lo stesso spirito di prima (anche perchè non sono un cazzo di nessuno per dare consigli o lanciare proclami) è solo un invito, però per favore guardatevi intorno, fate le vostre considerazioni e poi chi può – o almeno pensa di potere – disobbedisca. Ve lo chiedo per piacere.

Non si può vivere costantemente nella paura, il virus che gira oggi (la c.d. “variante omicron”) è ormai chiaramente e semplicemente l’ influenza di questo inverno. Come tante ce ne sono state (anche con i loro ricoveri e i loro morti, pace all’ anima loro) e tante ce ne saranno. Anche a voler dare per buono tutto quello che ci hanno detto da due anni a questa parte, è una cazzo di influenza che non c’entra quasi più niente con il covid: è sempre più chiaro che i “vaccini” dei quali stanno estendendo l’obbligo non gli fanno una mazza, dato che sono basati su un ceppo virale vecchio di tre anni.

Ma non è questo il punto. Il punto è che per comandare serve la CREDIBILITA’ (lasciamo perdere la legittimazione, ne parliamo un’ altra volta). E io trovo assolutamente da pazzi lasciarsi comandare da un ammasso di teste di cazzo che “credibilità” non sanno nemmeno come si scriva e che navigano a vista con un decreto a settimana che poi non riescono nemmeno a scrivere in un italiano decente.

Basta, cazzo. Avete rotto i coglioni, fate pena.

6 pensieri riguardo “DECRETO LEGGE N.1/2022 del 7-1-2022”

  1. Allegro: si, ma qui si entra nel campo della “legittimazione”, e i miei dubbi ce l’ho pure lì. in ogni caso, comandano finchè siamo noi a permetter loro di comandare. Non auspico rivolte di massa, non credo nelle cose più o meno organizzate, sarebbe sufficiente che ciascuno agisse per conto suo secondo coscienza. A meno che non siamo tutti irrimediabilmente lobotomizzati (e non credo), una via di scampo c’è. C’è sempre.

  2. Liz: proprio incazzo incazzo no, però non posso fare a meno di risentirmi un po’. Ma giusto un pochino. Il punto è che ogni giorno è peggio, non si vede la fine.
    Si susseguono gli insulti alla legge, all’ intelletto umano, alla logica, alla lingua italiana, il tutto senza che nessuno alzi un ditino e dica “ma”.

  3. Vado Off-Topic da solo: la mente divaga, e io la seguo… riguardavo la scena inserita a inizio post e pensavo… “Fracchia la Belva Umana” è del 1981, sono passati 41 anni e alla faccia del “progresso”, invece di andare avanti siamo tornati indietro. Oggi trovatemi un film dove qualcuno abbia il coraggio di inserire una scena dove si canta “E benvenuti a sti frocioni”…
    Per non parlare di altre cose impensabili tipo questa:

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