CHALLENGE: PROVATE A NON INCAZZARVI

No, non bisogna farsi prendere dalle emozioni. Non bisogna lasciarsi trascinare dalle notizie per quanto sensazionali, bisogna sempre sentire tutte e due le campane prima di lasciarsi andare a giudizi che potrebbero rivelarsi affrettati.

Leggo oggi una notizia (di cui non collego la fonte più che altro per pigrizia perchè l’ho vista sul cellulare e non mi sono salvato il link, ma tanto si trova facilmente).

La notizia è – sinteticamente – questa: una donna, non ricordo se in provincia o proprio a Sassari, che da anni tentava di concepire un figlio, finalmente sembrava avercela fatta. Senonchè (come purtroppo spesso accade quando ci sono problemi di questo tipo) verso la quinta settimana di gravidanza ha cominciato ad avvertire forti dolori e ad avere perdite di sangue.

Volendo essere cinici e freddi, si potrebbe argomentare che vista l’anamnesi della persona in questione da questi sintomi era già prevedibile l’esito infausto della cosa, ma il punto non è questo.

La donna corre all’ ospedale chiedendo di essere visitata da un ginecologo, e dopo un certo periodo di attesa, viene “rimbalzata” dal personale dell’ accettazione perchè – a loro dire – era necessario che avesse un “tampone” negativo. Lei non poteva fornirlo e loro avevano – sempre a loro dire – esaurito i kit, quindi non glielo potevano fare.

Quindi niente visita… viene “consigliata” l’assunzione di una Tachipirina (e qui già la logica dice: “Tachipirina ? A che cazzo serve il paracetamolo contro una minaccia di aborto“?). Tornando alla macchina, i dolori aumentano, le perdite pure, aborto spontaneo. Punto. Fine della storia. Riprova, sarai più fortunata.

Mi scuso con la donna (che non mi leggerà mai, ma vai ad esserne sicuro) per la freddezza con cui racconto la sua storia, mi scuso pure in generale per aver “approfittato” di un evento simile, e mi scuso ancora con voi, perchè qui sta per scattare il porcoiddio. Anzi è scattato.

Ma io dico, a questo punto siamo arrivati ?

Primo: non mi risulta che per l’accesso alle strutture sanitarie come paziente (in generale, ma soprattutto in caso di emergenza) sia richiesto nulla più di una mascherina (inutile) o al massimo di una autocertificazione (ancora più inutile). Tanto sono tutti vaccinati obbligatoriamente, che cazzo gliene frega a loro?

Secondo: tu, operatore sanitario dei miei coglioni, anche se fosse necessario un “tampone” (e non lo è), ti trovi davanti una donna incinta che lamenta quel tipo di sintomi e posto che in quel momento non hai l’ ospedale pieno di gente con gli arti mozzati che ti allaga di sangue la sala triage, non la mandi di corsa al reparto in barella coi razzi? Sei una merda. Devi morire da merda quale sei. Poi dice “ma sarebbe successo comunque“. Si, vabbè. Forse. Ma tu non sei lì per fare il burocrate cacasotto del cazzo: tu sei lì per CURARE la gente. Non necessariamente per guarirla o salvarla, ma almeno per prendertene cura, come dice la parola stessa, cazzo.

Terzo: stiamo parlando di un OSPEDALE, cristo in cariola, non di un fruttivendolo del Bangladesh. Mi dici pure che avete finito i “tamponi” ? Ma dovete andare a morire ammazzati. Non c’è altra via.

Ora, io di scuse di merda per lasciare la gente ore in sala d’attesa al PS (o anche per rimandarle a casa senza nemmeno guardarle, e poi crepano, è successo) ne ho sentite parecchie. A volte i ritardi sono oggettivamente giustificati, spesso la gente se ne approfitta e intasa il pronto soccorso perchè è stata appena tamponata (in macchina) e vuole fregare l’assicurazione con il caro vecchio “colpo di frusta”, o perchè è ipocondriaca, o perchè cerca una scusa per non andare a lavorare. Questo lo so. Come so anche che il personale degli ospedali, in genere non si comporta così. Il mio non è un attacco agli infermieri, ai dottori, ai paramedici, ai barellieri e financo agli svuotacessi degli ospedali. Io ce l’ho proprio con quelle merde irresponsabili, cacasotto, maledette e infami che hanno respinto una persona che chiedeva aiuto per se’ e per quello che avrebbe dovuto essere suo figlio (o figlia, non lo sapremo mai). Il tutto perchè secondo loro il rischio che potesse essere portatrice di influenza era più importante del rischio oggettivo di perdere un bambino. E ancora, sembra sia finita qui. Ma a volte in questi casi capita che qualche ripercussione fisica (per non parlare di quelle psicologiche), anche grave, ce l’abbia pure la madre: e se vi schiattava lì nel parcheggio dell’ ospedale, con un’ infezione o un’ emorragia interna, che facevate, cari i miei pezzi di merda ? Vi inventavate che aveva rifiutato il ricovero ?

No, non ci siamo. Già prima di questa puttanata di covid avvicinarsi ad un ospedale era peggio di una mano di blackjack ad un tavolo truccato, ma così stiamo superando tutti i limiti umanamente sopportabili.

Io ci ho provato a non incazzarmi. Non ci sono riuscito, confesso. Voi ?

13 pensieri riguardo “CHALLENGE: PROVATE A NON INCAZZARVI”

  1. Mi sono già infuriata grazie!!!
    E tu pensi che sia la prima volta??????
    Ora lei deve denunciarli uno per uno.
    Punto. Perché sta’ gente lo deve perdere il posto,visto il loro giuramento di Ipocrita.
    Che cazzo di vergogna per carità!

  2. Vedi, il problema è che mi faccio quasi parimenti schifo io. Perchè non trovo di meglio da fare che starmene qui a scrivere, mentre magari in un ospedale vicino a me stanno succedendo le stesse cose.
    Comincio a pensare che sia il caso di cominciare a far pesare la ragione e la logica che ancora albergano nelle nostre teste, e di farlo con le azioni. Non parlo di rivolte popolari, o cose corali e organizzate: tutte puttanate facilmente strumentalizzabili da altri. Come dico dall’ inizio, se ogni persona ancora sana di mente cominciasse a pretendere dalla società una vita normale, sollevando questo sipario di irrealtà che ci è calato davanti, forse questa storia finirebbe. Poi rimarrebbero tutte quelle che c’erano anche prima, ma le sopporteremmo meglio.

  3. Liz: spero ne fossi già al corrente di tuo… non vorrei averti rovinato la giornata proprio io. La cosa triste è che la denuncia probabilmente servirà a poco.

    1. Albe’ sì già la sapevo,ma è solo l’ennesima qui.E mi trovi d’accordo,ognuno di noi Dovrebbe fare qualcosa nel proprio piccolo…

  4. Una notizia amarissima e che non può che fare arrabbiare…
    Comunque sì, in un ospedale di Napoli mia sorella aveva un visita da fare e senza tampone niente, quando non c’era ancora il green pass rafforzato, mentre ora penso che chiederanno quello rafforzato. Proprio così: non abbiamo neanche più il diritto alle cure nonostante paghiamo la sanità…

  5. Sono pazzi. Non c’è altra spiegazione. Per quanto io abbia cercato, non c’è nessuna norma che obblighi un paziente a sottoporsi a test di alcun tipo per entrare in ospedale. E’ previsto il lasciapassare turbo per eventuali accompagnatori o visitatori, ma per il paziente è obbligatorio solo questionario + mascherina. Qualsiasi richiesta aggiuntiva è un abuso e tua sorella dovrebbe alzare un casino senza precedenti.

  6. Basta cercare di vivere normalmente. Non è difficile da fare, questa faccenda si basa su un condizionamento psicologico.
    Se togli tutta la storia del sospetto e della paura, rimane solo l’aspetto sanzionatorio (la paura della “multa”), ma in fondo è solo una multa.
    Io ti posso dire che dall’ inizio (e adesso ancora di più) non faccio altro che andare in giro come facevo prima. Salvo il discorso mascherina nei negozi (che è più un atto di cortesia e comprensione verso il negoziante), vado avanti “normale”, rifiuto le nuove mode. Stringo la mano alla gente che incontro, faccio colazione al banco del bar (dove mi conoscono, dove invece pretendono il lasciapassare lascio perdere senza discutere), sono riuscito pure a cenare al ristorante. Perchè di gente “normale” ce n’è più di quanta si possa immaginare, e adesso l’ importante è fare “rete” fra persone normali, perchè così facendo si risvegliano anche quelli che sono caduti vittime dell’ incantesimo.
    Cazzo, non avrei mai pensato di vivere un momento così, credevo che essere cresciuto negli “anni di piombo” fosse stato il picco di rilevanza storica della mia vita, invece mi sbagliavo. Che ti devo dire, quasi quasi sono contento…

  7. Arrivo qui, seguendo il tuo consiglio, dal blog di Barbara.
    Non conosco questo caso, perché non seguo praticamente più la cronaca, ma qualcosa di non futile da fare qui c’è, ed è una bella causa per danni, fisici e morali: il risarcimento in questo caso potrebbe essere altissimo, e sia l’Ospedale che gli ordini professionali coinvolti (OdM, Collegio degli infermieri) sarebbero anche costretti, ex lege, a prendere provvedimenti disciplinari non teneri.
    Sono però convinto che la strada da percorrere per le class actions ed in genere questo tipo di giurisprudenza risarcitoria sia ancora lunga e tortuosa: già la amministrazione della Giustizia in Italia funziona male, questa sua porzione funziona anche peggio della media.

  8. Questo che hai citato è il caso più eclatante, in quanto è relativo ad una struttura pubblica che DEVE prestare assistenza. Poi c’è il caso della quattordicenne lasciata fuori dal bus, lontano da casa, che non poteva mostrare il pass perché aveva il cellulare scarico, e immaginati il patema dei genitori che non la vedevano rientrare. Per ultimo (qui, ma sai quanti altri casi ci sono) l’ultranovantenne che non ha potuto accedere al wc di un bar sempre perché sprovvisto del pass…ormai siamo una nazione in preda ad un branco di imbecilli che hanno fatto norme DEMENZIALI,

  9. …fufù !? Beh, il fatto di Sassari è la dimostrazione dell’evoluzione degli zombati… E I 6 miliono di non vaccinati verranno probabilmente perseguitati, come nell’inquisizione… Quanto sta accadendo non è 1 scherzo, ragazzi !!
    Anche Islabonita sta diventando zombi-landia !! Io nel frattempo ho affilato i “machetes” (regolarmente denunciati); non si sa mai !! Se poi gli zombi dovessero arrivare a casa in numero superiore all’efficacia delle machettate passeremo alla motosega…. checazzodevodì
    A proposito, qualcuno di voi ha preso in considerazione la probabilità che, “il virus & varianti” essendo aerobici (guarda caso) possano essere spruzzati letteralmente sopra le nostre teste a piacimento e per necessità occulte, tramite le “scie di condensazione” degli aerei ?? (non quelle chimiche, eh !)
    Io non mi stupirei !!! Vi ricordo che a giugno parte il 5g, e con tutto il grafene che stanno ignettando a i vaccinati da 2 anni …. Lascio a voi le considerazioni.
    Portanse bien, a todos

  10. …oh perbacco, è sparito il mio avatar !!!, e non riesco a rimetterlo o cambiarlo; non me lo carica… vabbhè, con calma.

    Si zipgong, sono daccordo sullo smuovere…, ma non tanto le coscienze ma le mazzate in tutti i sensi. Io vivo in sardalandia da 30 anni e qualcosa su i Sardi l’ho imparata : qui chi sgarra a questo livello (come nel caso di sassari ) non la fa franca, contaci. Il dna Sardo non è italico…(nel senso genetico dell espressione)
    A proposito, ma ve l’ho detto che l’acqua in fisica non curva ?? O forse è meglio dire che curva solo da 500 anni a questa parte…
    buona notte delinquenti… 😛

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