Come promesso e come da titolo vi racconto un altro po’ di cazzi miei, con l’intenzione di suggerirvi – casomai ne aveste bisogno – qualche idea per non fare i miei stessi errori.
Naturalmente chi fra voi è lavoratore dipendente, statale, parastatale, privato ma comunque con busta paga, CUD e dichiarazione precompilata nonchè tributi trattenuti direttamente alla fonte non sarà interessato a questa faccenda, quindi può tranquillamente leggere altro.
La storia è semplice nella sua complessità: io non ho mai avuto problemi con il fisco, fino a quando non ho cominciato ad avere problemi di soldi. Più o meno fino alla maggiore età, per il fisco sono stato solo un nome nello stato di famiglia, figlio a carico e quindi niente. Poi ho fatto le solite cosette che si fanno per avere qualche soldo mentre si studia, e ancora tasse niente. Poi sono stato alle dipendenze di un’ amministrazione statale, e anche qui tutto a posto. Poi mi sono rotto il cazzo, ho mandato cordialmente a cagare l’amministrazione statale e mi sono messo a lavorare per conto mio.
La mia fonte di reddito da lì in avanti è stata quella parte di ricavi che ogni anno mi veniva assegnata come “Compenso all’ Amministratore” dall’ assemblea della mia Società, una S.r.l. come tante. Di questi una parte andava in tasca a me, una parte all’ INPS sotto forma di versamenti (in quanto socio lavoratore) ed una parte se ne andava sotto forma di imposte sul reddito delle persone fisiche. Tutto a posto. La cosa era vantaggiosa sotto diversi profili, anche perchè se quei ricavi fossero stati tassati come reddito della società avrebbero pagato un’ aliquota molto più alta quindi meglio passarli a me come persona fisica.
Quindi tutto bene, sono andato avanti anni e anni in questo modo. Dichiaravo il giusto, pagavo il giusto, tutti amici e tutti in pace.
Poi arriva il periodo di merda (perchè il periodo di merda arriva SEMPRE). Ad un certo punto (diciamo dal 2007 in avanti) vuoi la crisi finanziaria generale, vuoi quella particolare legata al mondo dell’ informatica, vuoi i casi della vita, vuoi il socio che sparisce con mezzo portafoglio clienti, un’ auto aziendale (poi recuperata) e altre cosette oltre a 50.000 euro di debiti coi fornitori di cui non sapevo nulla, vuoi una serie di gravi cazzi personali che mi hanno tenuto lontano per un po’, aggiungi una banca che da un giorno all’altro ti chiede di rientrare di un fido di 30.000 euro perchè all’ epoca andava di moda così, vuoi quel porco di voi sapete chi, insomma i soldi non ci stanno più. Sicuro non ne avanzano per me, che mi arrabatto in altro modo, tengo in piedi la ditta e di fame non muoio, ma comunque non avanzano.
E qui (attenzione perchè il punto fondamentale è questo) faccio la cazzata più grande della vita: smetto di inviare la dichiarazione dei redditi.
Un po’ perchè i redditi non c’erano, un po’ per mia superficialità, un po’ perchè avevo litigato pure col commercialista, da bravo coglionazzo ho detto “vabbè, chi se ne fotte” e invece di fare la cosa giusta (tipo fare una dichiarazione anche ridicola, anche 1000 euro l’anno o anche zero), ho direttamente omesso di farla. Per tre anni di seguito.
Ripeto, questa non è un’ esercitazione: mai, ribadisco MAI, fare questo madornale errore. Se non avete mai dichiarato, continuate così, ma se ne avete fatta anche solo UNA, non sognatevi nemmeno di smettere. Perchè poi succedono cose brutte, ed ecco cosa è successo:
La successione di anni di reddito pressochè costante con regolare pagamento di imposte varie, seguita da tre anni di omessa dichiarazione (ma ne basta anche solo uno), ha dato modo agli avvoltoi dell’ agenzia delle entrate di far partire quello che si chiama “accertamento induttivo“.
E’ una cosa che non auguro a nessuno, perchè chi ci finisce sotto si trova da un giorno all’ altro in un mare di merda.
In sostanza, il loro ragionamento è questo: “tu fino a ieri hai dichiarato tot reddito. Poi più niente. Ciò è sospetto. Siamo autorizzati quindi per legge a farci tutti i cazzi tuoi e a trarne le conclusioni che vogliamo noi“.
A questo punto, senza che tu ne sappia niente (lo saprai solo a cose fatte, quando riceverai il tuo bell’ avviso che è come un avviso di conclusione delle indagini preliminari in un processo penale ma è peggio, perchè almeno nel processo penale hai prima l’avviso di garanzia che ti avverte che stanno indagando), spulciano la tua fottuta vita. Conti bancari, proprietà, utenze intestate, automezzi, barche, cavalli, aerei, astronavi, peli del culo, prestazioni o trattamenti sanitari, tutto.
Alla fine mettono tutto insieme in un bel programmino (che presumo esser fatto anche lui dalla So.Ge.I) che utilizzando delle fantasiose quanto discutibili ma inoppugnabili (perchè stabilite per legge) “tabelle“, tira fuori quello che dovrebbe essere il tuo reddito. Non lo hai dichiarato o hai dichiarato parecchio di meno ? Cazzi tuoi. Sei fatto.
Tu DEVI aver guadagnato quanto dicono loro perchè è uscito fuori dal “programmino”, e su quello DEVI pagare le tasse. Niente da fare, c’è il diabolico meccanismo dell’ “inversione dell’ onere della prova“: sono loro che ti vengono a rompere il cazzo, quindi per logica (come accade normalmente in ogni altro processo che ti veda “imputato”) dovrebbero essere loro a provare che quel che dicono è vero. Invece no, sarai tu a dover provare il contrario, se no è vero e basta.
Per farla breve, secondo le loro “tabelle” io per tre anni avrei omesso di dichiarare un reddito di circa 30.000 euro/anno (totale 90.000, euro più euro meno) e di conseguenza avrei omesso di versare tasse per circa 40.000, che con more, sanzioni ed interessi avevano creato un “debito” nei confronti del fisco per più o meno 70.000 e rotti (occhio, sono tutte cifre orientative, alcune cose non me le ricordo esattamente e non voglio pensarci più di tanto se no mi risale tutto insieme e vado a piazzare una bomba da qualche parte. Già ora mentre scrivo mi è salito il battito a più di 90 e sto seduto, orcodio che storia di merda).
Contradditorio ? Opposizione ? Un bagno di sangue. Mi sono messo a scartabellare e scrivere come se non ci fosse un domani, mi sono fatto tre incontri nei loro uffici per il contraddittorio orale, ho scritto e depositato una memoria di 26 pagine di testo e 74 di allegati. Gli ho talmente rotto il cazzo che alla fine sono riuscito ad abbassare la pretesa a circa la metà, provando con tutti i mezzi possibili a “smontare lo smontabile”. Non era giusto nemmeno così, ma meglio di niente. Non scendo nei dettagli perchè sono davvero cazzi miei, dico solo che fra gli indicatori di reddito c’era il fatto che secondo loro nel 2007 mi ero comprato una barca, e sempre in quell’ anno avevo incassato circa 20.000 euro di assegni sul mio conto personale: ci ho messo 20 giorni ed ho speso 400 euro di pratiche per dimostrare che io nel 2007 una barca (che non era mia ma di mio padre che era mancato l’anno prima, a me le barche manco piacciono) l’avevo venduta, cazzo. E quei misteriosi assegni erano guardacaso il ricavato della vendita, mica “fondi neri”. Ma per loro risultavo acquirente. E ancora oggi sull’ atto nel mio cassetto fiscale risulto “avente causa“, mica hanno corretto… ma vabbè. Il problema a quel punto è diventato un altro: io già stavo nella merda di mio, per stare appresso a loro non stavo nemmeno lavorando praticamente più, dove cazzo li prendo i soldi per pagare ?
Il funzionario pezzo di merda (che stava pure per andare in pensione, spero sia morto – non glielo auguro perchè non si fa, ma spero ci abbia pensato il suo dio a richiamarlo a se’) mi dice: “beh, gli argomenti ce l’ha, attenda la cartella di pagamento e faccia ricorso a quella“. E io non potendo al momento fare altro, faccio così.
Bene.
Arriva la cartella (una bella botta), faccio ricorso (spendiamo un altro po’ di avvocato) e… lo perdo. Giusto, no ? Ok, appello, andiamo avanti, mai mollare. Come spesso accade, sentenza ribaltata, vinco. Che culo ! Brindisi, ricchi premi e cotillons, allegria e felicità. Sto lì per bruciare tutto quando vengo a sapere che le merde non mollano. I gradi di giudizio sono tre, e via che stavolta si appellano loro.
Indovinate un po’ ? Nel merito potevo anche aver ragione, ma dal punto di vista formale, in cassazione hanno ragione loro. La legge mi è andata in culo, ho perso. E stavolta definitivamente.
Si lo so, detta così fa ridere. Ma io non ho riso per niente. Da notare che gli importi a me richiesti sono sempre stati comunque “provvisoriamente esecutivi“, quindi hanno continuato in tutto quel tempo a maturare interessi e alla fine, tra cazzi e mazzi mi hanno richiesto quello che mi avevano chiesto all’ inizio.
A questo punto devo ringraziare il primo governo giallo-verde per l’unica cosa buona che ha fatto: la “pace fiscale“, con le sue “rottamazioni” e i “saldi e stralci” e annullamenti delle cartelle sotto i 1.000 euro. E’ solo grazie a questo che non sono finito sotto un ponte ed è solo grazie a me, alla mia testa ed al culo che mi sono fatto per anni che non sono finito peggio, come altri poveri cristi che anche per meno hanno deciso di tirarsi un colpo in testa.
Ed è per tutto questo che oggi, quando sento qualche testa di cazzo ragliare che i condoni e le sanatorie sono “regali agli evasori” e che le tasse si pagano “senza se e senza ma” mi viene voglia di tirarglielo a loro, il colpo. Gente che evidentemente non sa di che cazzo parla.
Perchè quelle tasse (almeno quelle, ma ho seri dubbi su molte altre) erano inventate. Create dal nulla. E io gliele sto pagando lo stesso. Mortacci loro.
In conclusione, fate sempre la dichiarazione dei redditi. Anche finta, ma fatela. Perchè questi chiedono solo di essere presi per il culo, e se non lo fai si arrabbiano. E quando si arrabbiano diventano cattivi.
P.S.: nel malaugurato caso il funzionario di cui sopra, che aveva un cognome buffo di sole quattro lettere fosse ancora vivo, capitasse da queste parti e leggesse questo post (sono certo che nel caso per quanto gli ho scassato le palle si ricorderebbe esattamente chi sono) aggiungo questo personalissimo messaggio: pezzo di merda infame bastardo rotto in culo, perchè tu SEI intimamente un pezzo di merda… è inutile che ti nasconda dietro il fatto che “stavi solo facendo il tuo lavoro” – che comunque ti informo che è un lavoro del cazzo – sappi che la vita è una ruota, e le ruote per definizione girano. Se non ti sono mai venuto a cercare è solo perchè non ho nessuna voglia di finire in galera (soprattutto per una merda come te). Ma vedi di non capitarmi intorno, mai. Perchè i soldi che vi siete rubati in qualche modo li rifaccio, ma la vita che mi avete levato non me la ridà nessuno. E se me la devo riprendere da qualche parte, indovina dove vado a bussare ? Stronzo.
Fanno proprio pena e mi dispiace un sacco per quello che hai subito, invasione di privacy e tutto il resto.. che schifosi!
Grazie, Lily… la privacy sarebbe il meno, tanto praticamente non esiste… la parte difficile è mantenere la testa a posto. Anche perchè non puoi lasciare tutto solo in mano ad avvocati e commercialisti (che comunque costano), quando è così devi starci dietro di persona e non è per niente facile. Sono cose che possono farti anche ammalare, io ho retto (non senza conseguenze) ma c’è chi ci è finito sotto.
Che schifo!!!!!
MI dispiace molto per i tuoi accaduti, spero che almeno lo sfogo finale ti sia stato utile, come quando mandi a quel paese una persona e poi ci fai un bel respiro sopra.
Un saluto Wu Otto.
Per inciso ed in aggiunta (non per “farmi bello” ma perchè va detto), durante tutto questo bordello, ho continuato a pagare i miei tre tecnici – formalmente licenziati perchè il bilancio della società non poteva permettere di mantenerli – anche con i soldi della roba che mi sono venduto fino a quando non sono riuscito, uno per uno, a “piazzarli” stabilmente in altri posti sicuri. Perchè loro sono sempre rimasti dalla mia parte, e chi mi aiuta non lo dimentico.
Paola: dici bene. Uno schifo che non ti dà scampo.
WuOtto: non c’è sfogo che possa togliere di mezzo la rottura di palle immensa che ne è derivata. E’ una di quelle cose che se non ci passi non ti rendi conto. Peggio di questo c’è solo un processo penale da innocente e (in crescendo) una malattia grave. Il brutto è che da una cosa del genere in certi casi sono derivati sia processi penali che malattie gravi.
Tanto per dare un’ idea, siccome sono forte, sono bello (si fa per dire) ma non sono di ferro, io mi sono trovato grazie a questa esperienza ad avere un serio problema con la bottiglia, dal quale sono uscito solo da poco, fortunatamente senza conseguenze per gli altri, ma ancora devo vedere se l’organismo ha retto.
Comunque sia, a parte tenere presente il consiglio gridato a gran voce nel post, la prossima volta che sentite parlare di evasione fiscale come peggior male della società, di gente maledetta che fa la bella vita non pagando le tasse, di deficit dello stato e di altre cosette del genere, tornate a leggere qui. E ricordate che una buona parte dell’ evasione è frutto di invenzioni che servono a coprire sprechi molto ma molto più gravi, il tutto alle vostre (alle nostre) spalle. Sembro matto ? Forse lo sono, forse no. Chissà. L’ esperienza “pandemica” dovrebbe almeno essere servita a capire di cosa è capace la gente.
Muoia Sansone e tutti i Filistei.
Mortacciloro.
Sei forte e coraggioso, hanno rovinato e indotto al suicidio un sacco di piccoli imprenditori con queste infami manovre. 🤐
Se può consolarti sei in ottima compagnia. Il trucco è non avere nulla che ti possano portare via. E poi lasciamoli ai loro divertimenti.
Diciamo non per me che sono un dipendente…. ma per la persona che ho accanto e persone care di queste storie purtroppo ne so tantissime.
Ma sono troppo personali e riconoscibili per poterle raccontare.
Forse sono sfortunato, ma io ho sempre trovato commercialisti al servizio dell’agenzia delle entrate e non del cliente. Peccato che la fattura la inviino al cliente.
Commercialisti ed AdE sono concordi nella loro visione magica della fattura: se io fatturo significa che i soldi fatturati si sono magicamente riversati sul mio conto corrente e, pertanto, devo pagare IVA, IRPEF, IRAP e frizzi e lazzi su quella fattura.
Peccato che i clienti spesso non paghino o paghino con un certo ritardo (a febbraio del corrente anno mi hanno pagato fatture del marzo 2018, ad esempio).
Personalmente,come ogni altro professionista che si rispetti, io sono al servizio del cliente. I commercialisti no: sono al servizio del nemico.
Quella dei commercialisti è un’ altra storia ancora.
Che ne apre altre a caduta.
E non finiremmo più.
Per quanto mi riguarda, ormai è un capitolo chiuso con pietra tombale.
La mia società è parte di un gruppo insieme ad altre 4, da un bel po’ di anni facciamo tutto internamente e per quanto riguarda le persone fisiche ognuno provvede per se’, basta un buon gestionale (che ti costa quanto un commercialista ma almeno non rompe le palle e non fa cazzate che poi paghi tu) ed un ragazzo/a volenteroso/a che inserisca dati e il gioco è fatto. Con lo scadenziario fiscale de il Sole 24 Ore davanti non si perde un colpo.
Alla fine, oggi per una società è più importante avere un buon avvocato che un commercialista: per come vanno le cose c’è più contenzioso che contabilità. Quando ti trovi con 200.000 euro di crediti inesigibili, che ci fai col commercialista ?
Ah, io gli avvocati li pago, giuro. Pago più volentieri quelli che aderiscono al regime forfettario e che non mi scassano le palle con la ritenuta d’acconto… la Cassa Avvocati va bene, ma la ritenuta la “aborro” !
Però li pago.
Posso tenerti presente nel caso avessi bisogno ? Sei a Roma ?
(dico davvero, per le beghe societarie siamo forniti, ma il collega che mi segue personalmente si sta perdendo appresso alla politica ed ho impressione che alle prossime elezioni mi mollerà definitivamente).
Se ti dicessi quanto mi hanno sequestrato fra conti e proprietà ti viene un colpo. Ma piano piano glieli sto facendo risputare tutti. E non ho finito lì…
Sono a Roma e sono forfetario, ma la mia specializzazione è un’altra. Sono un pignoratore di immobili.
Adesso penserai che sono un essere indegno, ma ti assicuro che sono come la morte. Una livella.
Nella stragrande maggioranza dei casi, ho a che fare con imprenditori che -cagnotta a monte- ricevevano finanziamenti dalle banche per ristrutturare la loro industria e, poi, compravano macchine sportive, yacht e regali per segretarie con labbra salvagocce.
Fino a quindici anni fa, i miei colleghi guadagnavano 1000, io , grazie a Bersani ed a parità di prestazioni, guadagno 50. In pratica sono un avvocato della mutua.
Zip: posso immaginare, e sono felice che stia “recuperando”. Non mi impressionerebbe nulla, tranquillo, di dritto o di rovescio ne ho viste. Quando vivi nel mondo del privato e raggiungi una certa età smetti di meravigliarti. Diciamo che puoi aggiungermi al novero di quelli che ti possono capire, ecco.
Mantus: è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Come è giusto che chi ha preso soldi a buffo e non li ha restituiti, in qualche modo debba pagare. E’ per quello che sono contrario a prenderli. L’unica volta che l’ho fatto è finita di merda (episodio citato) ma era il periodo in cui le banche quasi ti imploravano, te lo regalavano il fido (fido, non prestito) salvo poi metterlo a rientro dopo manco un anno. Per fortuna avevo avuto l’illuminazione di togliermi di mezzo gli immobili poco dopo aver firmato la fideiussione, quindi se la sono presa nel secchio (almeno da quel lato). Lo scorso anno è scaduto il termine ultimo di prescrizione del credito e quindi li rivedono col piffero. Troppi stravolgimenti all’ interno del gruppo bancario devono averli fatti distrarre, oppure semplicemente hanno deciso che non ne valeva la pena. Meno male.
Poi c’è il lato negativo (credo e spero tu sia estraneo a questo tipo di cose): tipo il condominio che ti pignora casa per una sorte di 2.500 euro, ma lì ti ci vuole pure un giudice che ti dà retta… e si aprono altre storie.
con me hanno lavorato di fino…..mi hanno trasformato un credito contributivo (usato per compensare le imposte del 2016) in un’eccedenza d’imposta per i redditi 2016.
tutti zitti per due anni, nel 2019 compilo per la prima volta il modello unico online, e non succede nulla.
l’anno dopo a novembre mi informano che il credito derivante dall’eccedenza d’imposta non era dovuto, mi chiamano in sede e me lo tolgono.
ringrazio, scompaio e rimuovo il fatto, non fosse che nell’aprile dello stesso anno mi era arrivato un F24 precompilato con delle somme a debito e credito che si annullavano a vicenda, a somma zero.
ed era semplicemente il credito che non mi spettava, che loro si erano inventati e che mi avevano fatto usare per compensare altri debiti.
risultato: un paio di mesi fa mi arriva una cartella che dice paga bastardo, il credito ingiustamente rivendicato e pure multe e interessi, altrimenti son dolori…
per forza di cose ho rateizzato, adesso ne avrò per due anni buoni ma tutti insieme non glieli potevo certo dare.
in sostanza, gli devo pagare interessi e sanzioni su dei pagamenti già effettuati da tre anni, (e che avrei potuto tranquillamente pagare in maniera regolare, all’epoca) ma che ho saldato usando un credito che non sapevo di avere, e che in effetti non avevo, ma che in qualche modo era finito su uno dei maledetti righi RXcazz del loro cazzo di modello allucinato. il tutto senza che io ne avessi il minimo sospetto.
meglio non farseli nemici, comunque. sono delle vere serpi
Baron: cazzo. Vedi quante ne escono ? Ma come fai a non farteli nemici ? Sono loro che ti vengono a cercare… L’ unica è (nei limiti del possibile) prenderli per il culo. Ma poi l’ opinione pubblica ti bolla come “evasore fiscale”. Paradossalmente, gli unici che producono vero valore aggiunto in questo paese sono destinati ad essere visti come nemici del popolo.