E ben trovati qui, che non è casa mia🖤

Ho colto al balzo l’invito perché mi piace questo blog “libero”, mi piace sentirmi libera, mi piace così tanto l’idea che non ho resistito: vado in “fuga” da polis. Ovviamente lo ringrazio per avermi “cercata”, e per onorare questo spazio toccherò un assunto a me caro: lasciate che le persone siano!

Non c’è pena peggiore (se non quella corporale, ma poco manca perché siano equivalenti) se non quella di circoscrivere le persone in un habitat che non è il loro e capita, eccome se capita. Guarda cosa scrive, guarda che immagini posta, guarda lo stile, guarda sto bip!

Personalmente ne ho i marons glacés pieni, al punto che per stare in congregazione, tacita, ho molto falsato la mia persona. Tutti bravi a dire “sii te stessa”, ha! che bella battuta. Come dico sempre: tra il dire e il fare c’è sempre una bella pozza d’acqua putrida che fa il distinguo. Io posso essere quello sono nel mio blog? Ma certo che no, ma certo che sì, certo è morto da tempo!

Appartengo a una categoria, sono un’artista dicono. Sono una brand creative che tace, tace perché i silenzi hanno un costo, perché quello che amo disturba, inquieta, perché non faccio rumore, perché adoro l’oscurità e non la luce, perché vesto il nero e tratto solo alcuni colori, perché trovo pace dove altri vedono solo morte. Faccio parte di un mondo molto onesto che non racconta palle a suon di cuoricini, farfalle e cotillons, un mondo che nel tempo è diventato una cattedrale d’arte in penombra che propongo raramente. Non sono allineata all’epoca in corso, mi distrugge moralmente lo schifo che vedo spalmato ovunque, la gente che si spreme come un limone pur di “sembrare” qualcosa di puro senza conoscere il significato della parola rispetto.

In questo degrado io non sguazzo, non fingo, non sto dalla parte di, non cerco di convincere, non perdo tempo nella miseria di voler ammaliare…

Io sono, mi basta, mi avanzo.

Paola

immagine Pinterest

POST DI SERVIZIO – INVITO REITERATO

Oggi sono “breve”. Esprimo un concetto già espresso, ma “repetita iuvant”…

Non so se si è capito, ma “I have a dream“. (“Cazzi tuoi”, direte giustamente voi, ma io comunque ce l’ho): mi piacerebbe che questo Blog tornasse ad essere quello che era in origine (per chi si fosse perso le puntate precedenti, un “blog collettivo” formato dai post di più Autori).

I tempi sono cambiati, lo spirito è diverso, però secondo me ci si può riuscire.

Pertanto, non solo rinnovo il richiamo a tutti i “fugadapolisiani” del tempo che fu, ma ripeto ancora l’ invito lanciato qualche tempo fa:

Se vi prende minimamente l’idea di un “altro” posto dove scrivere, alternativo e/o complementare al vostro Blog “istituzionale”, considerate FugaDaPolis. Per esempio, Coulelavie ha scritto un pezzo di recente (e lo ringrazio ancora), e sembra non gli abbia portato nocumento alcuno, quindi non c’è pericolo !

E’ sufficiente lasciare un commento a questo post e, se già non l’avevo fatto, vi spedisco un “invito” WordPress che vi dà i “superpoteri” da Autore anche su questo Blog. In pratica, con le vostre credenziali WordPress potrete accedere e scrivere anche qui oltre che sul vostro.

Se non avete tempo o voglia di scrivere nuovi articoli, potreste per esempio ripostare qualcosa dai vostri Blog, magari un pezzo che volete rilanciare… insomma non ci sono limiti.

Tenete sempre in considerazione il fatto che qui si può scrivere qualsiasi cosa, e quando dico “qualsiasi” intendo proprio “qualsiasi”: non ci sono limiti politici, sociali, ideologici, religiosi, niente. Tanto se mai qualcuno si dovesse risentire dovrebbe alla fine interfacciarsi con me (in quanto Admin) e vi assicuro che i due soli casi che sono capitati in 12 anni hanno fatto una finaccia. 😉

Con l’occasione vi auguro un buon 2 giugno, io fra un po’ sparisco nel mio aureo isolamento e ci si rivede venerdi (perchè il “ponte” no, non lo concepisco)