Personalmente credo di avere un grado di frustrazione discretamente elevato, però, grazie alla scuola dell’arte di arrangiarsi da soli frequentata fin dalla prima infanzia, ho imparato a non darlo a vedere.
Non nascondo, tuttavia, di cadere in pensieri funesti nei confronti di chi mi turba o disturba interiormente. Pensieri che restano comunque tali come, ad esempio, mi è successo poche sere fa vedendo l’automobilista che stava alla guida di un fuoristrada; era appiccicato al mio posteriore impaziente di superarmi perché viaggiavo a 70 km/h anziché 90 come permesso in quel tratto di strada.
Avrei voluto spiegargli che, avendo visto un cinghiale grande come la mia utilitaria, proprio al ciglio della strada in attesa di attraversarla, cercavo di capire l’intenzione dell’animale che lui non aveva notato perché troppo impegnato a sfancularmi.
Devo al buonsenso del cinghiale, che ringrazio, la fortuna di non essere stata spiaccicata tra lui e il fuoristrada che mi stava incollato e che certamente, oltre a spingermi in avanti con violenza se io avessi frenato, avrebbe fatto polpette della mia auto. Talvolta penso a quale grado di frustrazione si trovino tante persone che sbroccano alla minima contrarietà, prendendosela con chiunque capiti a tiro.
Secondo me, alcune volte, siamo troppo accondiscendenti con la frustrazione degli altri. Mi domando sempre: ” credono di essere solo loro in difficoltà, stressati, incazzati?”
Io mi tengo i miei disagi senza vomitarli addosso agli altri.
Attualmente c’è in giro chi sputa rabbia repressa e velenosa.
Le scelte sono due: fatevi curare o fatevene una ragione.
Ma non fanno né l’una né l’altra cosa, è più comodo sputare.
Finché non trovano quello più frustrato di loro e meno paziente…poi smettono.
Vorrei credere che i cinghiali abbiano più buon senso di noi, ma avendone visti parecchi stesi dalle auto (dopo averle distrutte) fatico a farlo. Sulla bestia che ti tallonava invece non mi esprimo, per rispetto alle bestie…
L’automobilista è l’essere vivente più maleducato del pianeta
Sì, pare che certe persone alla guida di un auto diventino assatanate.
Walter hai ragione, però, ad esempio, nella zona dove abito io ci sono diverse riserve di caccia, pertanto si sa che un ogni momento un cinghiale o un capriolo può buttarsi in strada, quindi noi dobbiamo sempre stare molto attenti.
Dicono che qui a Roma ne girino parecchi. Io devo essere sfigato, perchè non ne ho visto manco uno (sarà che prediligono Roma Nord, mentre io sono a sud-ovest). In compenso di stronzi come quello del fuoristrada ne vedo tantissimi. Mi sa che abbiamo fatto la stessa scuola, perchè io (che prima non è che fossi Gandhi) ormai da tempo faccio completamente come se non ci fossero. Vado per la mia strada e basta. Cerco di non intralciare, quello si, ma se non ti posso far passare aspetti. Se no mi fermo e non andiamo avanti ne’ io ne’ tu.
Quando mi stanno troppo appiccicati io comincio a frenare e loro si allontanao. :-)))
Eheheh… un po’ come quella cosa che faccio a volte quando mi si attaccano dietro in autostrada a 140: faccio giusto accendere un attimo gli stop e mi godo la scena nello specchietto. 😀