MIGLIORA-MENTI?

Sempre più spesso si sente parlare di esoscheletro non più con riferimento alla biologia, come eravamo abituati, ma a livello tecnologico, in particolare dopo che una nota catena di supermercati lo ha introdotto come strumento di lavoro.

La descrizione ufficiale presenta l’esoscheletro come una nuova tecnologia di robotica indossabile, per ridurre l’affaticamento e migliorare l’ergonomia nelle operazioni manuali di movimentazione dei carichi.

Indubbiamente l’idea stessa di un supporto per chi maneggia pesi è auspicabile quanto utile, perché dunque io non riesco a immaginare come possa essere muoversi con questa attrezzatura che qualcuno definisce “tuta robot”?

Probabilmente serve un supporto anche a me.

Conosci qualcuno che ha fatto parte di questa sperimentazione?

Il prototipo si chiama Mate XT.

A proposito di mates, uno dei miei mitici compagni di corso over 50 lo ha ribattezzato “Pickerminator” …

Tu cosa ne pensi?

Keep Calm & Drink Coffee

Claudia

22 pensieri riguardo “MIGLIORA-MENTI?”

      1. Mi auguro che sia qualcosa di funzionale. Io non so immaginare nemmeno come facciano a camminare con le protesi, però penso che si faccia l’abitudine imparando a usarle.

  1. Prima di tutto benvenuta Claudia, e grazie per il contributo !
    (è il primo post, si ? Come spesso affermo sono un po’ rincoglionito, magari avevi già scritto qui e mi sbaglio, ma vabbè).

    Poi. Ho dato un’ occhiata a quel coso, non particolarmente approfondita quindi non sono certo ma mi sembra che sia solo un supporto… non vedo motori, batterie o altro che facciano presumere un qualche tipo di “potenziamento” dei movimenti. Forse è solo un ausilio meccanico, magari con delle molle, non so. A me sembra l’ evoluzione di un busto ortopedico e come tale mi dà l’ idea di “gabbia”.

    Sicuramente ha un ottimo potere protettivo, sia nello schermare fisicamente parti vitali che nel limitare alcuni movimenti che oltre una certa estensione potrebbero risultare dannosi, Sicuro con quello addosso non ti sloghi una spalla, per capirci. Più di tanto il braccio non te lo fa muovere.

    Non so, sentimenti contrastanti anche qui. Ho utilizzato giubbotti antiproiettili leggeri (quelli che si nascondono sotto i vestiti per capirci) e pur essendo ragionevolmente consapevole e grato della loro funzione protettiva, posso assicurare che non vedi l’ora di liberartene. E’ comunque una costrizione.

    1. GRAZIE!
      No: non avevo ancora scritto, da buon ultimo treno sempre in arretrato quale sono, e sono io che ti ringrazio davvero per questa opportunità!
      Hai spiegato molto meglio di me la sensazione che avverto al pensiero di questa “tuta” … senza negare il reale bisogno di salvaguardare le persone da sforzi eccessivi e dannosi, non riesco a vederlo come un miglioramento perché a me arriva la sensazione di costrizione.

  2. In generale, di “miglioramenti” ausiliari al nostro fisico ce ne sono tanti e credo ce ne saranno sempre di più. Io credo che però debbano rimanere legati ad una funzione specifica e che il loro utilizzo debba essere limitato al tempo strettamente necessario. Prendi ad esempio quegli “scudi” dorsali (e in parte frontali) che oggi equipaggiano molti capi d’abbigliamento per motociclisti. Sono convinto che quelli fatti veramente bene siano una magnifica invenzione e credo che chi fa il botto con quella roba addosso abbia davvero molte più possibilità di non farsi male. Il problema è che ho visto gente parcheggiare la moto e continuare a camminare con quella roba addosso: non si può vedere, cammini come Robocop. E sudi come un cavallo. 😉

    Finchè è sicurezza (nella misura in cui ognuno ne sente il bisogno) secondo me è ok. Per il resto penso che il corpo umano quando è sano e funziona non sia ulteriormente “migliorabile” a livello meccanico. Usare dei trucchi è solo un modo per indebolirsi e il rischio è quello di diventare (adesso la sparo immensa) una massa di pappemolli bianchicce, insofferenti a tutto, col sistema immunitario azzerato ed incapaci di alzare un bicchiere d’acqua per bere o di muovere il culo dalla poltrona.

    Ricorda niente ? Chiusi in casa, solo consegne a domicilio, indigestione di serie televisive, telecomando, telefono e PC sul bracciolo della poltrona, mascherina in faccia… 😉

    Gira gira sempre là finisco…

    1. ah ah ah e ne hai ben donde! Ci hanno ossessionato non poco con tutta sta maledetta storia …
      Sono assolutamente d’accordo: per stare bene occorre stare in forma, anche senza fare chissà che, ma muovendosi, o semplicemente camminando all’aria aperta.
      Anche riguardo alle tute da moto sono assolutamente d’accordo!! Sia sul risultato a livello di sicurezza sia sul fatto che una volta scesi dalla moto è decisamente meglio toglierle!!! Fosse anche una questione di mera traspirazione 🙂

  3. …e pensa che io di tutto ciò non ho mai fatto niente. Sempre violato qualsiasi “coprifuoco”, mai portata mascherina se non nei negozi, sempre andato a lavorare e mai nemmeno una consegna a domicilio (se non roba di Amazon, ma tanto quella era così pure prima).
    Immagino chi invece per qualsiasi motivo o perchè costretto ha dovuto sottostare a tutte quelle cazzate. Se siamo riusciti a mantenere un minimo di sanità mentale è un miracolo.
    Meno male che su quella storia delle mascherine nei seggi elettorali ci hanno ripensato, se no era un problema.

    1. Hai assolutamente ragione.
      In effetti capita di constatare tristemente che qualcuno la lucidità l’ha persa purtroppo. Più di qualcuno.
      Io sono affranta quando vedo che le persone non considerano ciò che vivono sulla loro pelle o vedono con i loro occhi, ma si comportano come per slogan, bypassando la logica.

  4. Devo assolutamente ritrovare la foto che ho fatto ad una mia macchina nel parcheggio di un autogrill, praticamente unica auto privata in mezzo ad auto della Polizia e dei Vigili, una mattina presto di pieno “lockdown” con un cartello attaccato al finestrino.
    Il cartello (che avevo composto io) aveva in primo piano un bellissimo arcobaleno fra due nuvolette (tipo “andrà tutto bene”) e sotto una scritta piccina: “#vadodovecazzovoglio”.
    Non ti dico le facce di quelli che si fermavano a guardarlo 😀

  5. Non ritrovo quella nel parcheggio, porca vacca, ho solo il dettaglio del cartello. Lo spostavo da un’ auto all’ altra e me lo sono tenuto per tutto il tempo. Ora è conservato come una reliquia insieme alla mascherina di cotone lavabile, il verbale della multa perchè un giorno non avevo la mascherina per strada, il preavviso di sanzione perchè non mi sono “vaccinato” ed altre cosette che vale la pena conservare.

  6. …mi ricordavo le nuvolette, invece non ce le avevo messe. Ma si spiega perchè mi sto guardando la quarta stagione di “Stranger Things” e nella “sala arcobaleno” nonchè nella stanza di Undici appare l’ arcobaleno fra le nuvolette. Mi si sono sovrapposte le immagini. E’ l’età, credo.

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