Devo dirlo, e lo dico: ma ci rendiamo conto di come stanno crescendo i giovani? Io sono allucinata per non dire allibita!
Riporto il caso:
Mia figlia si è bruciata i 16 e i 17 anni causa lockdown, e qualcuno dirà “e beh adesso può uscire”! NO cari, si è bruciata due anni importanti per la fase di crescita di un individuo, periodo nel quale fra l’altro si sviluppa anche la sfera diciamo “sentimentale”. È vero, è un pelino indietro se consideriamo gli standard di oggi che vedono giovani ventenni già pronte alla vita accompagnate spesso da cocktails, sigarette, e dal rapporto di turno: via uno, via l’altro. Lei no, a parte qualche simpatia “vissuta” virtualmente e di persona quando possibile, d’altronde se devi stare chiuso in casa è un tantino difficile socializzare “in presenza”. Arriva il fatidico “minchia bro, ei fra”, carino molto: fuma, lavoricchia per pagarsi gli studi universitari, ha 19 anni e tutta la vita dentro apparentemente già vissuta. La invita a uscire, si vedono tre volte, scappa un bacio, ogni tanto un messaggio quando c’è tempo (ancora non ho capito come funziona) e silenzio, tanto silenzio. Che figo che è questo silenzio molto figo che però nei social non è mai silenzio ma tutta una roba dalla serie “Mi vesto bene, fumo, chatto, hello guys sto qua, ma vedi un pò che pantaloni che ho…”
Proprio ieri dicevo a mia figlia che questa robaccia che va ora di moda è veramente un fallimento umano sotto un miliardo di aspetti. Le cose vanno vissute con il loro tempo, ecco perché con noi è difficile anticipare gli eventi: a costo di sembrare genitori démodé a casa nostra il decorso degli eventi è lento e ben ponderato. A 18 anni si hanno SOLO 18 anni non 40 quindi questo “fare gli adulti” grossolano e becero che molti perorano come giusta causa non ha alcun senso e a tal riguardo condanno aspramente i socialsssssss (reputo siano un cimitero di ombre mal conservate) perché restituiscono spesso immagini fasulle di persone che giocano un ruolo senza avere contenuti. Fra Tik tok, Instagram e che ne so io di più, vedo dilagare lo scempio di una gioventù poveramente illusa.
Vivere di vita è meglio, è onesto e nutriente, certo è che se devo far sapere al mondo cosa bevo, come mi vesto, dove vado, chi frequento, e a che ora vado al gabinetto… il panorama cambia perché non sei più tu a contatto con la tua vita ma è la tua vita che si disconnette dal tuo te per necessità tecnologiche da mondo visione.
Ma un pò di riservatezza? Di sana intimità? Quanto vale la tua vita se la getti in quel bidone di immondizia che raccoglie di tutto e di più? Vale meno di zero perché è un bene importante dato in pasto a gente che condivide lo stesso zero e se non vado errata niente più niente fa niente… appunto fa il nulla!
Quindi no minchia bro ei fra, torniamo a parlare in italiano come si conviene, e magari a partorire i nostri figli senza selfizzare pancioni e gambe all’aria perché parte tutto da lì, dalla riservatezza e dal garbo che la vita ci insegna ogni giorno senza urla, foto, e voyeurism da quattro soldi che puntualmente affonda la sua inconsistenza in un bicchiere con tanto di ghiaccio e ombrellino, vista mare, vuoi mettere il costumino?
Minchia bro…
Paola
Bella fra!
Le stesse parole che uso io a descrizione della generazione che non ho capito quale lettera sia.
Omologazione e dispersione di neuroni. Uno scenario degradante e povero di sentimenti veri. Riservatezza? Quale sconosciuta. Noi saremo boomer, ma sappiamo goderci il momento, non bruciamo le tappe ma le cuociamo a fuoco lento.
Molto boomer fra ne vado fiera tutta la vita! È uno scempio… ah aspetta, ia mai: minchia
E le abbreviazioni quando scrivono i messaggi…mi fa sbiellare sta cosa.
Ridicolo
Ho mal di pancia.
Nel senso che queste storie mi mettono a disagio, e non poco.
Già l’ incipit mi mette ansia, perchè sapete come la penso su tutto l’affaire “pandemico” e di conseguenza il solo pensiero di ragazzi a cui hanno bruciato il cervello a forza di intimidazioni e ricatti morali mi fa salire le madonne a 1000. Ricordate quando bestemmiavo come un satanista sotto cocaina per il solo fatto di aver visto una coppia di pischelletti di 16 anni scambiarsi baci con la mascherina in faccia ? Ecco. Non ripeto per decenza, ma consideratelo fatto.
Adesso poi ci mettiamo anche questi comportamenti da bimbiminkia che aggiungono madonne alle madonne.
Come più volte rappresentato qui e altrove, pur dolendomi nel più profondo del cuore per non aver contribuito alla proliferazione della Specie, sono umanamente contento di non dover vedere un mio eventuale erede preda di questi atteggiamenti. Ancor più contento perchè non saprei sinceramente come farvi fronte senza farlo diventare un reietto della società, che a quanto pare invece apprezza questo modo di essere.
Quindi non mi rimane che incazzarmi “conto terzi”. Come quando fai lo “zio”, che poi è il mio unico modo di rapportarmi con la gioventù: finchè stanno con te fai quello che puoi, ma sei sollevato e allo stesso tempo rassegnato perchè sai che comunque alla fine sono cazzi dei genitori.
Con i miei “nipoti”, familiari o acquisiti le ho provate tutte per staccarli dai social e dagli schermi in genere di ogni tipo. Ti porto a sparare, ti insegno a fare i testacoda con l’ auto, modifichiamo il motorino, facciamo i cruciverba, demoliamo a mazzettate quella vecchia macchina. Addirittura con qualcuno (che proprio era un “nerd” di natura) ho provato a fargli vedere come funziona davvero Internet, cosa è una rete, cosette così. Ma niente. Finchè ce li ho sotto controllo, in un modo o nell’ altro reagiscono ma appena tornano alla vita di tutti i giorni ci ricascano, salvo rarissime eccezioni.
La cosa che più mi preoccupa di quanto racconti è il silenzio. Io penso che una coppia che non parla ha un problema serio. E’ non è una questione generazionale, vale sempre. In 30 anni compiuti che vivo con la mia Signora non c’è stato un giorno di silenzio. Si parla, si discute, si litiga, si ragiona, ci si incazza di brutto, ma silenzio mai. Nemmeno quando sarebbe opportuno o desiderabile. Perchè se non si comunica è la fine. Vero anche che a quell’ età (nel caso di tua figlia) non possiamo aspettarci di aver trovato l’ Amore della vita, quindi non è grave. Ma spero che (se le cose stanno come dici), lei si ravveda in fretta e lo sfanculi con la stessa facilità con cui se lo è accollato. Perchè una ragazza di tutto ha bisogno tranne che di un bimbominkia che parla più coi suoi tre “followers” che con lei.
Non continuo perchè non voglio fare il menagramo e soprattutto non voglio esagerare con probabilmente inutili allarmismi. E in più sento che mi sta salendo la “scimmia”, quindi rischio di esagerare. Ti consiglio solo (sono certo che è ridondante) di prestare particolare attenzione a ciò che fanno. Stalle addosso. Controlla. Il narcisismo patologico di certe persone può far male agli altri, e tua figlia è tua figlia. Enough said.
Grazie ZIO ALBERT, abbiamo uno zio yuppieeeeeee…. assolutamente sì, per fortuna con lei si ragiona e ascolta… sai è un pò démodé mia figlia ma hai ragione su tutto
Ps: e scusa per il mal di pancia, a me viene il vomito
Per come lo hai descritto non butta affatto bene. Io cercherei di convincerla a trovarsi di meglio. Sono sicuro che non si merita quel £&$&£$&one. E poi… non è obbligatorio stare con qualcuno a 18 anni (neppure a 20 se è per questo, e neppure a 40 o 60). Se ci stai… va bene fare delle esperienze, ma gettarsi in cause perse che è già facile prevedere che andranno (molto) male, anche no.
Questo tipo in questo momento non è nessuno, è solo uno che si atteggia a essere chissà chi. Non escludo a priori che un giorno possa maturare, ma adesso è uno zero assoluto.
Si concordo Coule non mi piace
Vero….. ma siamo già al dunque mi sa… non è cosa per noi
Mio figlio è in una condizione simile, nel senso che subire 2 anni di lockdown e distanziamenti quando si hanno 17-18 anni, è quanto di peggio potesse capitargli.
E’ una età fantastica, irrimediabilmente rovinata, e nessuno darà più indietro quanto hanno perso: la gita di 5° superiore, le amicizie, le pizze, le vacanze in compagnia. Tutto perso.
Per fortuna mio figlio, nonostante un pessimo carattere quando è in casa, fuori casa è bravo e pieno di buona volontà. Non frequenta molto i social, ha un lavoretto, e si è trovato una morosa, una ragazza brava e seria. Un vero colpo di fortuna.
E niente “bro” e “bella zio”, niente tik tok e cazzate del genere.
Vedi? Così dev’essere… non tutte ste stupidate che proprio non sopporto. Mia figlia è brava, buona, certo è che non ha vissuto un pezzetto di vita che serve… va capita sta cosa
Oh minchia Sist Noi NON SIAMO BOOMER.
NOI SIAMO FIERAMENTE NERAZIONE X.
CHE OVVIAMENTE STA’ PER X MAN
E CIOÈ super eroi,sopravvissuti a cose assurde, in grado di risolvere situazioni assurde.
Che non vanno appresso alle mode
e che vivono giorno per giorno come posso,quando possono al meglio delle loro capacità.
E a riminchia ..se mi scappa un bicchiere con ombrellino me lo faccio senza Instagram o tiktok o simili.
Perché la vita è breve e il mondo è grande.Vedere per vivere.
😘😉
Grazie Liz 😄😄😄😄❤❤❤
N.b. era Generazione X ma il tastierino ha deciso di mozzarla.🤬🤬🤬🤬🤬🤬
😄😅