PSYOPS e la guerra psyco.

Il “Ministero della Verità” di Orwelliana memoria, macina a pieno rodaggio da un biennio abbondante a questa parte, e ormai funziona a meraviglia.
Il 99% della controinformazione è infatti in mano ai servizi segreti, in particolare a quelli angloamericani dove, sopratutto in Italia, sono molto bravi ad agire e a nascondere la mano, i migliori di tutti, magari addossando ad altri la colpa.
Conosciamo bene nella storia recente della nostra repubblica e anche non recente, fin prima dell’unita d’Italia, quali sono stati i loro coinvolgimenti nelle nostre vicende principali, dai Garibaldi e i Mille alla capitolazione dei Borboni nel Meridione, dalle crisi economiche pre-belliche all’ascesa di Capoccione e alla sua capitolazione, dal periodo post bellico fino a Tangentopoli, le stragi di stato e la fine della prima Repubblica.
Ebbene dovete sapere che esattamente due anni fa, al battesimo del Covid19, da noi, arrivarono esperti militari USA di guerra psicologica, presso il Camp Darby, nella tenuta del Tombolo in provincia di Pisa.
La base, che è, a tutti gli effetti, una base militare USA, anche se ospita un comando NATO, occupa circa 2mila ettari, oggi parte integrante del Parco di Migliarino e al suo interno ci sarebbero 125 bunker, dove si troverebbe “stoccato” circa un milione di proiettili di artiglieria, ma anche bombe aeree e missili. Secondo alcuni esperti ci sarebbero anche dotazioni nucleari, oltre a carri armati e diversi veicoli militari.
Ebbene a giugno del 2020, la cronista Francesca Angius, descrisse che assieme alle armi della guerra convenzionale, i nostri alleati stavano allestendo da anni in quell’area, circa dagli anni ’60, un centro strategico per le “forze d’elite”, destinate alle cosiddette “guerre non convenzionali” e alle famigerate “operazioni psicologiche”, che tecnicamente vanno sotto il nome di PSYOPS.
Riporto ancora la dichiarazione di Francesca Angius nell’articolo.
“Si tratta del complesso delle attività psicologiche pianificate in tempo di pace, crisi o guerra, dirette verso gruppi obiettivo amici, nemici o neutrali, al fine di influenzarne gli atteggiamenti e i comportamenti che incidono sul conseguimento di obiettivi prefissati di natura politica e militare. Le PSYOPS, quindi, sono finalizzate alla conquista delle menti attraverso la gestione ad arte delle informazioni e delle verità e costituiscono uno strumento di strategia militare. L’esigenza di dotarsi di unità PSYOPS è nata, in seno alla NATO, dalla convinzione che l’uso programmato delle comunicazioni di massa possa influenzare, anche in modo decisivo, l’esito di un conflitto.
Il dominio delle informazioni è sempre più una dimensione fondamentale del moderno campo di battaglia, dove propaganda, disinformazione e manipolazione delle informazioni ne rappresentano una parte essenziale”.
E ancora ci chiediamo perché c’è gente “mascherinata” al supermercato o perché c’è ancora chi crede che morirà contagiato ?
Come se non fosse più possibile morire d’altro ?
O chi crede ciecamente ai servizi giornalistici sulla “guerra dei bottoni” combattuta oggi in Ucraina ?
Perché le unità di PSYOPS, italiane ed angloamericane, dalla mattina alla sera, martellano coi mezzi di persuasione/informazione, tutte le menti deboli di questo Paese. Siamo immedesimati in un film al quale partecipiamo a volte da comparse e a volte da protagonisti nostro malgrado, senza possibilità di declinare la scrittura e la nostra partecipazione. Io ad esempio verrei molto meglio in video con un bel paio di baffi alla Amedeo Nazzari. Non vi risparmierei neanche la battuta passata alla storia dei Caroselli della mia infanzia : “Chi non beve con me … peste lo colga !!!” 😉