GIOCHINO FILMICO-PSICOLOGICO

La lettura del post di oggi della nostra FlowerLily mi ha fatto venire in mente un altro dei miei “quizzoni”. Solo un’ ispirazione, perchè il suo post tocca temi molto più ampi, diciamo che questo ne affronta un aspetto in particolare.

La domanda è questa (alcuni di voi, in quanto “cinefili” agguerriti si troveranno certamente in vantaggio, ma è accessibile a tutti):

Vi viene in mente un film, o un lavoro teatrale, o un romanzo (il film è meglio perchè c’è anche l’ immagine) dove ritrovate contemporaneamente un personaggio che rappresenta quello che vorreste essere ed un altro che incarna quello che invece siete al momento (o che “siete costretti” ad essere) ? Può entrarci anche l’aspetto fisico, ma la cosa importante è proprio l’ essenza del personaggio.

Comincio io, il film nemmeno lo cito (troppo facile), i personaggi sono:

Quello che vorrei essere, e:

Quello che mi tocca essere.

Per fortuna fisicamente sto un passo avanti, perchè sono decisamente più vicino a Jeff Bridges che a John Goodman, per il resto c’è ancora parecchio da lavorare. Ma ce la posso fare. 😉

Ovviamente c’è anche il caso fortunato in cui questa dicotomia non ci sia, e siate esattamente quello che volete essere. Quindi basterà indicare l’ unico personaggio che vi rappresenta.

13 pensieri riguardo “GIOCHINO FILMICO-PSICOLOGICO”

      1. Ok.
        Allora faccio Cita (o Cheeta) nei film di Tarzan. Ma vorrei un “Bonus Estetista” da 500 euro. Generosamente elargito da Draghi & C.

      2. E ma Cita senza peli non è più Cita ! 😉
        Va bene migliorarsi, ma questo è snaturarsi.. e poi basta con questo assistenzialismo ! 😀 😀

      1. E’ una strega che cerca di fare una vita normale, nascondendo ai più la sua natura 🙂 ma poi si ritroverà a doverla far venire fuori per forza 🙂
        Uhm.. fisicamente non saprei.. sono una versione riccia 😀

  1. …altrochegiochino !! 😆
    Instintivamente mi viene di dire, Andale, ci stò . Ma a pensarci bene sono già abbastanza impegnato nel cercare di unificare (cazzo se è difficile ) e gestire i miei molteplici personaggi … E come se non bastasse vivono in dimensioni diverse…

    1. Fin quando non si mettono a litigare fra loro, non è difficile controllare i propri personaggi…. 😉

      Mi ha sempre colpito la verità contenuta nel titolo di un album di Ian Hunter: “You’ re Never Alone With a Schizophrenic”.

      Colgo l’occasione per una non richiesta offerta di ascolto. Ian Hunter è l’autore, ma questa è la versione di “Ships” interpretata da Barry Manilow: è l’ inno che dedico a mio Padre, il “film” degli ultimi giorni che abbiamo passato insieme, recuperando il possibile. In riva al mare, noi due. Due navi che passano nella notte, senza incrociarsi, ma consapevoli l’una dell’ altra.

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