
Ormai tutto è regolato secondo un nuovo ordine: quello dell’analisi dei dati. La STARR di questo nuovo modello is the fucking-smart-phone (… anche se di phone, c’è rimasto poco o niente) perché ci identifica molto più del passaporto, della carta di credito o del nostro certificato di nascita. Contiene tutto ciò che riguarda ciascuno di noi ed è sempre pronto a condividere contenuti con terze parti, e chiunque abbia le giuste capacità tecniche…A tutti gli effetti, stòcazzo di smartphone ci rende trasparenti e molto vulnerabili, oltre a dei veri schiavetti ubbidienti.
Ma nonl’havete ancora “consapevolizzato”, che è di dominio pubblico, il fatto che il microfono de stòcazzo di smartphone ( o cugini affini) funziona anche quando la nostra conversazione è terminata (pensate a Siri per l’Iphone…) ?? Ogni nostra chiacchera, progetto, scazzo familiare, gioie e dolori, i suoni intorno a noi e i nostri movimenti sono registrati. Sanno anche quante scorregge fate al giorno, il volume, la tonalita e la chiave iniziale; sol ? fa ? E le telecamere (3 esterne + 1 frontale) chi le gestisce, oltre a te !?! 🙄
Sebbene tutto ciò possa apparire fantasmagorico, dall’arrivo di Internet abbiamo iniziato a perdere privacy, il controllo delle nostre idee (scritte o discusse ), e probabilmente perderemo anche l’esclusiva on “ours thoughts “ . ( i pensieri)
Is the phone tec. the best friend or the most sinister enemy ?
Vero…
…Verissimo
Ogni tanto dovremmo reimparare a disconnetterci dal mondo virtuale e vivere il mondo in versione off-line, 🙂. Anche se con tutta questa tecnologia, con il fatto d’essere connessi praticamente ovunque e in ogni momento, siamo come diventati “dipendenti” da questi device.
Non solo il telefono, ma anche il pc, la tv smart con annessi e connessi.
Ma noi non abbiamo niente da nascondere…
…e se ce l’ abbiamo, sappiamo come nasconderlo… 🙂
Appunto…
Questa l’ ho presa tanto tempo fa da un romanzo o da un film, non ricordo, è solo un esempio di quello che si può fare per comunicare a distanza senza che nessuno capisca:
Tu ed io di persona scegliamo un libro insieme (meglio se un libro bello grosso) e ne teniamo una copia identica ciascuno.
Da qui in avanti, possiamo mandarci brevi messaggi contenenti solo numeri e sfido chiunque a decifrarli.
I numeri contenuti nei messaggi indicano delle parole contenute nel libro, dove “1” sarà la prima parola del primo capitolo e avanti così. Quindi se ti devo scrivere “Hai fatto la consegna” mi basterà cercare nel libro le singole parole e scriverti i numeri corrispondenti. Ti scriverò quindi un messaggio (a questo punto anche un normale SMS) contenente ad esempio: 13, 36, 3, 125 e tu, scorrendo la tua copia del libro cercherai la tredicesima parola (HAI) la trentaseiesima (FATTO) la terza (LA) e la centoventicinquesima (CONSEGNA). Certo non è immediato, ma è sicuro. 😉
Fino a qualche tempo fa era sicuro al 100%, oggi qualche rischio c’è, perchè se qualcuno intuisce il concetto in teoria potrebbe utiizzare un algoritmo che scorrendo un’ ipotetico database di libri infinito, potrebbe (e dico potrebbe) indovinare la “chiave”.
io no, onestamente, ma mi piacerebbe a volte 😀 😀
Verissimissimo. Ahimè.
E non solo il dispositivo più comune col suo innocuo schermino, ma ognuno dei giochetti nuovi che escono di anno in anno.
Vi ho detto che fine ha fatto il mio smart speaker Google Nest, no ?
Un tempo mi preoccupavo molto di più di queste faccende, non a livello di paranoia, ma comunque molto di più.
Poi ho concluso (sempre per quanto mi riguarda) che non me ne frega un cazzo. Mi controlli ? Buon per te. E’ una vita che ho a che fare con il “controllo” (e per una vita intendo letteralmente da quando campo), diciamo che personalmente posso anche fottermene. So come si “stacca la spina”, all’ occorrenza se ho bisogno che una conversazione sia veramente privata so come, dove e con chi svolgerla. Ma nella vita di tutti i giorni il “controllo” non mi preoccupa. Finchè rimane passivo. Vuoi contare il numero delle mie scoregge quotidiane e fare un grafico della loro distribuzione nell’ arco delle 24 ore ? Sei il benvenuto. Vuoi sapere dove vado, con chi parlo, cosa dico al telefono o che messaggini mando in giro ? Peggio per te. Mi hanno insegnato da piccolo (per educazione) in chiusura di telefonata a salutare prima l’interlocutore e poi l’ operatore all’ ascolto, figuriamoci se mi preoccupo.
Mi preoccupa molto, invece, il controllo “attivo”. Nel senso di essere pilotato, cioè controllato in senso stretto. Quello si. Esempio con lo smartphone ? Il navigatore che ti consiglia un percorso ufficialmente per fare prima ed evitare il traffico con i dati in tempo reale. E se invece fosse perchè quel cazzo di navigatore (e chi ci sta dietro) VUOLE che tu faccia proprio quella strada ? Ecco. Questo mi preoccupa.
HO adottato una forma di protesta personale da quando ho capito che “loro ci ascoltano”… faccio delle gare di rutti spesso e volentieri, mentre non soffrendo di aerofagia, purtroppo, non riesco a fare le gare di scoregge… ma anche i rutti fanno la loro porca figura, se mi ci metto. Quando abbaia il cane, mi metto i tappi e lo lascio fare, a lungo, lo incentivo, anche. Premiandola, tanto qui in giro non disturba nessuno. Lei è contenta. MI guarda con gratitudine, perché pensa che io apprezzo il lavoro di ottima guardiana che mi fa. Avvicino il cellulare e lascio fare. Se esco e vado per boschi, lascio tutto a casa. Mi porto solo una bussola e l’occorrente per sopravvivere in casi estremi… ed è liberatorio. Dico ai vicini dove vado, più o meno… la zona, in modo che se muoio, mi trovino prima della primavera ventura e possano seppellirmi. Poi quando torno passo a salutarli. Per il resto, è vero, sono connessa, non ci posso fare molto, visto che ho preso afare lavori online… ma una si difende come può…
…ti capisco e condivido, ma sei una eccezzione, come me e pochi altri ; io lo uso solo come ruter e qualche chiamata: stop. Quando esco in zona rimane a casa etc… La cosa che mi terrorizza è, che quando sparirà il contante e carte credito ( e ci siamo vicini, dal 30/06/22 l’italia è l’unico paese dove è obbligatorio il pagamento elettronico ) tutto il movimento dei ‘denari fisici’ verrà gestito attraverso lo smart-phone , mi segui ? Insomma per gli occidentali il modello Cinese è 1 suicidio..
Io non mi preoccupo, che già mi faccio la spesa con una specie di baratto per i generi alimentari e ho già fatto esperienza di mesi e mesi senza una lira in tasca, quando abitavo in baita. Si può resistere e si può vivere, se ti metti in rete con altra gente e ci si aiuta a vicenda. Mi rendo conto che in città e nelle aree urbane il problema è immenso… molti si sposteranno per questo motivo, mi sa.
E comunque, io sto invecchiando davvero.
Porca troia, ma ci credete che ci ho messo tipo quattro ore (e ho dovuto rileggere il titolo più volte) per capire l’allusione a Steve Jobs ?
No, vabbè.
😀
…e si, se ti è successo quanto dici allora ci sta. Non sei il solo, ha ha ha ha … Estimado Kermit asi es la pinche vida 😛 , non è il tempo che passa, ma noi attraversiamo il tempo
Tolto qualche filmato porno…
Ho solo il pc senza telecamera e microfoni e telefonino vecchi tipo
Giustissimo. Per tutti coloro che se lo sono perso, consiglio la visione di quello che io ritengo il film più importante (per argomento) dell’odierno secolo: Snowden, di Oliver Stone. E’ una storia vera, non se l’è inventata lui. In breve narra di come la CIA sia in grado di spiare (e anche ammazzare) praticamente chi cazz vuole.
Devo assolutamente ritrovare un’ immagine che avevo salvato: era uno “screenshot” preso da Google Street View in una strada qui vicino dove a lato ci sono io che alzo tutti e due i medi verso la telecamera della “Google Car”. L’ avevo vista da lontano e mi ero preparato 😀 Peccato che periodicamente le aggiornano e mi sa che quella in particolare devono proprio averla eliminata perchè non esce fuori nemmeno nella cronologia. Io non voglio sapere quei poveracci che guidano quelle macchine che cosa sono costretti a vedere… 😉
…bellissimo
Come diceva Il Grande Quelo: la seconda che hai detto.