Vi racconto come sarà il nuovo mondo secondo me e vorrei chiedervi, se ne avete voglia, di raccontarmi il vostro, di progetto. Ipotizziamo che dal primo gennaio 2023 accada una catastrofe planetaria e che il vecchio mondo venga spazzato via. E’ un’ipotesi, sia chiaro… un’idea fantascientifica, diciamo. Ecco, se accadesse e voi foste fra i sopravvissuti, se voi doveste rimboccarvi le maniche e ricostruire tutto ex novo, che cosa fareste? A che cosa dareste la priorità?
MI è venuto da pensare a questa cosa perché molti si lamentano, oggi; un po’ di tutto, della politica, dell’economia, dell’istruzione, della sanità, del nuovo ordine mondiale, che poi è sempre il vecchio ordine che fa sempre più danni, dell’ignoranza, della solitudine, del male di vivere, dei problemi sociali e sociopatici, della violenza, della guerra, della stupidità…. e insomma di motivi per i quali lamentarsi ne sappiamo trovare tutti a quintalate. Ma se vi trovaste a dover fare VOI, in prima persona, un mondo nuovo… se doveste ricominciare da zero con la possibilità di rifare tutto, di riorganizzare tutto, di rimettere le cose a posto, che cosa fareste?
Io ho la mia idea di nuovo mondo; ce l’ho da tanti anni. Penso che ho cominciato a pensarci quando mi sono accorta che il mondo in cui vivo non mi piace per niente. Ero piccola. Molto piccola. Ma qui lo spazio è illimitato e ci si potrebbe scrivere un post lungo 384 pagine, ma nessuno lo leggerebbe… la gente oggi non legge molto, ha ragione qualcuno che di questo si lamenta. E un post non basterebbe… però io le idee le avrei… ne avrei tante.
Vi faccio un esempio: la scuola, per dirne una… ecco, io i bambini li farei educare da maestri maschi e da maestre femmine, innanzitutto. UN maestro e una maestra per classe, insieme, in modo che il rapporto con l’altro sesso sia equilibrato fin dall’infanzia. Perché ci vuole una figura maschile e una femminile nell’educazione… e non mi si vengano a fare discorsi lgbtxsy perché nel mio nuovo mondo ste boiate non avrebbero modo di essere!!
Le classi non dovrebbero superare gli otto alunni. Le materie dovrebbero essere le più disparate e insegnate con un’esperienza diretta. I banchi e le sedie sarebbero aboliti. Però sono presenti dei laboratori attrezzati, sia al chiuso che all’aperto. Ogni scuola deve poter contare su almeno dieci ettari di terreno, dove si trovano boschi, ruscelli, aree coltivate, laboratori, biblioteche, alloggi. Le scuole sono gratuite e gestite direttamente dai genitori dei bambini e dai bambini stessi. Le scuole si organizzano quindi su ettari di terreno. Ai bambini si insegna a mungere una capra, a fare il formaggio, a lavorare il latte e la lana.
Gli si insegna a suonare almeno tre strumenti a loro scelta e quindi ci dovrà essere un auditorium attrezzato. Gli si insegna a fare teatro e quindi ci dovrà essere un teatro attrezzato. Poi gli si insegna a dipingere, a disegnare, ma seriamente, facendogli fare dei veri e propri quadri. Gli si insegna a ricamare, ai bambini e anche alle bambine, a cucire, a realizzare oggetti artigianali di ogni tipo.
Gli si insegna come costruire una casa e gliela si fa costruire, con tanto di progetto. La dovranno fare bella, perché le case brutte nel nuovo mondo non esistono; comunque se le fanno i bambini, le case, non possono essere brutte, questo è certo.
Gli si insegna a lavorare il legno, a usare le mani. Gli si insegna a coltivare un orto, a sporcarsi. Gli si insegna la chimica e la biologia, sul campo, nei boschi, nei prati, e in laboratorio. Gli si insegna a pensare con materie come la filosofia. Gli si insegna la geografia, portandoli in giro per il mondo.
Gli si insegna a imparare divertendosi un sacco, tanto che quando non possono andare a scuola perché ci sono le vacanze, qualcuno dovrà rendersi disponibile per fare scuola sempre, per i bambini che altrimenti si annoiano. Gli si insegna a leggere ad alta voce, davanti a tutti, a turno e a scrivere dei testi che poi leggeranno ad alta voce, davanti a tutti. Gli si insegnerà la Poesia e la letteratura.
Gli si insegnerà la zoologia e la botanica e a distinguere un insetto da un altro, una pianta da un’altra affinché imparino come si chiamano gli animali e gli esseri viventi del mondo, perché se sanno come si chiamano e come vivono, allora li rispetteranno.
Gli si insegnerà a rispettare chi ha più esperienza di loro e questo lo faranno prendendosi cura di se stessi, della propria persona e delle persone anziane. Nel nuovo mondo, i fulcri sociali saranno i bambini e gli anziani; gli adulti serviranno per seguire questi due fulcri, perché gli uni rappresentano il futuro e gli altri l’esperienza necessaria per poterlo affrontare.
Nel nuovo mondo non esistono i televisori, ma si faranno solo spettacoli e intrattenimento dal vivo, nei teatri e negli auditorium dedicati, tutto l’anno e ogni sera ci saranno spettacoli da vedere. Il tutto sarà strettamente legato alle scuole.
Ecco, questo è un esempio… ora ditemi voi come lo vorreste il nuovo mondo… come lo costruireste, voi?
Io lascerei fare alla natura. Non quella umana ovviamente.
Hmmm… non credo che la Natura si occuperà di noi… non credo proprio… non più di quanto sta già facendo, punendo la nostra stupidità. La Natura è meno clemente di quel che pensiamo. Soprattutto con chi la ignora, o peggio, la maltratta e non la rispetta. Mi sa che dobbiamo prenderci grosse responsabilità, se qualcuno sopravvive.
Penso che gli umani non si meritino il pianeta terra, perciò lascierei lo spazio a lei. Almeno per qualche migliaio di anni.
Il punto è che non c’è ritorno e non so se sparendo l’essere umano, si risolve il problema delle necessarie, dedizione, impegno, fatica e responsabilità che ognuno evita di mettere in campo fin da troppo tempo. Quello che la Natura dona va meritato; la Vita ha senso se NOI le diamo senso. Non si può sempre aspettare che altri, o altro (vedi Natura) ci pensino per noi. E la Vita è troppo importante per limitarci a fregarcene, sperare che finisca e mollare tutto. Non sarebbe serio. Non sarebbe dignitoso e non sarebbe la realizzazione di quello che ognuno è venuto a fare.
Beh, questa è un’opinione, bella e condivisibile, ma quanti umani sono pronti a metterla in atto?
Le belle parole fanno bene al cuore, ma non bastano. Io vedo un’umanità che si sta dissolvendo nella smania di potere e supremazia.
Ma io lo chiedo a chi ha questa volontà, infatti; non mi rivolgo certo a chi non ci crede e non ha voglia di far nulla. Chi si dissolve nella smania di potere non è molto interessante; a me interessa ben altro genere di persone. E ti assicuro che c’è chi si sbatte concretamente dalla mattina alla sera affinché un mondo migliore possa nascere. Io li vedo, ci vivo spalla a spalla e non è tutto nero come ce lo vogliono far vedere. Certo, se passi il tempo ad ascoltare i media e le lamentele dei più, questo è il quadro che ne esce, ma non è reale. C’è tanto materiale sano in giro, ma va visto, riconosciuto e se ci si crede, occorre allearsi.
…e lo trovo poco divertente soccombere, tra l’altro 😉 E per dirla tutta, io penso invece che umani come te, ad esempio (ma ce ne sono altri, credimi) si meritino il Pianeta dove vivono, ma magari se lo meritano più pulito e libero dalle porcherie e dalle mafioserie che hanno il sopravvento oggi, ecco.
Ogni umano, anche quello con le migliori intenzioni, è un danno.
Beh, di fronte a una visione tanto catastrofista, non mi spingo oltre; è giusto che ognuno abbia una sua visione del mondo e che si preservi il diritto di mantenerla. La mia idea è un po’ diversa, altrimenti nulla avrebbe senso. E a me piace dare un senso alle cose. Si può scegliere. 😉 ❤
🐾❤️
Adoro Nadia e i suoi coriandoli,
Adoro Elena persona schietta e sincera
Leggere le loro parole è tempo ben speso!
Ringrazio, WuOtto. Stare nei contesti giusti a parlare con le persone giuste oggi è vitale, io penso. Qui c’è bella gente.
Un bellissimo dipinto.
Cose belle e condivisibili.
Purtroppo in nessuna società umana della Storia è stato possibile iniziare e portare avanti progetti di simile natura. Evaporata ha parzialmente ragione quando ha affermato che ogni umano è un danno.
Io preciso meglio.
Ogni “gruppo o società umana” rappresenta un danno.
Colpevole e dannoso, non è il singolo individuo, ma la convivenza plurima con gli altri.
Non credo affatto alla reclame che pubblicizza : TWO IS MEGLIO CHE ONE.
E non è negatività…purtroppo !!!
Qui sto con te al 100%.
Appena mi fermo un attimo e ho una mezz’ oretta per starmene con le chiappe sulla sedia argomento meglio…
Sì, comprendo il tuo punto di vista e non sto certo qui a difendere il peggio che l’umanità ha prodotto. Il peggio è indifendibile. Ma io mi chiedo se oggi non siamo fin troppo assuefatti al peggio, se non siamo talmente concentrati esclusivamente sul peggio… Tanto da non saper più vedere null’altro che quello. Eppure di cose mirabili l’umanità nel tempo ne ha fatte, ma nessuno ne parla più, nessuno le studia più e tutti si lamentano del peggio. E mi chiedo anche: ma non è che per caso tutto questo fa parte di quella manipolazione che ci castra qualsiasi buon proposito sul nascere? Perché se tu dedichi tutti i tuoi pensieri, tutte le tue energie esclusivamente al peggio, non hai più nulla da dare per creare qualcosa di meglio. Questo è un fatto. Ti risuona?
Si indubbiamente il peggio ti incastra mentalmente e forse ti toglie energia e creatività ma procedere come se niente fosse, dopo tutto quello visto (sulla mia pelle) negli ultimi anni equivale a fare Devil senza super poteri.
Discriminato, seviziato, criticato (sempre e da tutti), additato, sputtanato da una società che di umano aveva ben poco. E oggi … pufff … tutto dissolto. Non pensiamo a ciò che è stato e ritorniamo tutti fratelli.
Fino al prossimo DPCM.
Mi spiace ma confermo tutto sui gruppi sociali dannosi, anzi molto dannosi, che esistono e persistono!!!
Ma non credo che si possa dimenticare tutto, come dici. Il punto sul quale spostare l’attenzione però, io penso, è un altro. Tutto quello che è successo non può essere cancellato e non sarebbe nemmeno giusto farlo. E’ esperienza, di quelle dure, di quelle che forse la nostra generazione che fino a prova contraria, ha avuto la vita relativamente facile se paragonata alle due guerre mondiali che ci hanno preceduto, nemmeno si sarebbe mai immaginata di dover subire. E questo è assodato. Ma allora che si fa? Si continua a recriminare, a battere i pugni come fanno i bambini, perché ci hanno tolto dignità e diritti, oppure ci si mette in gioco per spazzare via il peggio per costruire qualcosa di meglio per chi verrà dopo di noi? E’ una scelta: si può rimanere fermi a incazzarsi in eterno con i “colpevoli”, oppure si può metterci ognuno del nostro e cambiare una situazione che ci ha reso la vita invivibile, cercando di fare anche in modo che non si ripresenti più. Si può tentare di reagire e costruire altro, o starsene fermi a contemplare lo sfacelo delle nostre esistenze, covando rancore, rabbia e pessimismo fino alla fine dei tempi. A noi la scelta.
Minchia che post!
Ci torno su, promesso.
Oook 😉
Hai dedicato molto spazio all’educazione dei bambini. Mi piace la tua visione. Voglio solo sottolineare come nella mia visione l’apprendimento non debba essere per nulla obbligatorio, né sottoposto a rigide regole del tipo: “devi stare seduto 4 ore senza muoverti!” L’apprendimento deve essere qualcosa che i bambini devono aver voglia di fare. L’alternativa sarebbe un ozio incolore che nessuno al dunque sceglierebbe…
Però nella mia visione, per fare in maniera che non si ripetano gli errori del passato, ci dovremo liberare delle persone “stronze” ovvero di quelle che stanno rovinando il mondo e nella tua premessa hanno distrutto il mondo. In un villaggio rurale dell’Africa nera se un individuo si comporta male questi viene perlomeno allontanato, ovvero gli si impedisce di ripetere quell’errore. Invece la nostra società, che a parole si dice molto più civile e si sente superiore a quella, …dopo poco tempo rimette in libertà i mafiosi, come gli Spada di Ostia… Io NON sono d’accordo.
Io ho provato a fare un esercizio, per scrivere questo post; non mi sono concentrata su cosa non va bene, ma su cosa di buono si potrebbe fare; ci hanno talmente disabituati a usare l’immaginazione in positivo che non ci rendiamo nemmeno conto che non sappiamo più elaborare un sogno, un desiderio, una visione diversa da quella che ci propinano loro ogni sacrosanto giorno. Ho scelto la scuola come esempio, perché i bambini stanno a cuore a chiunque abbia preservato un minimo di umanità, nonostante tutto; tuttavia gli argomenti relativi all’organizzazione sociale di un mondo Umano possono essere infiniti.
Direi che il mio mondo nuovo coincide con il tuo… 👍🏻👍🏻👍🏻
Mi fa piacere, Walter… ma questo è solo un esempio su come si potrebbe organizzare la scuola. La vita di una società implica una miriade di sfaccettature e argomenti da prendere in considerazione; fino ad ora, nessuno ha proposto altro. 😉 Il punto è che siamo molto, molto, molto ben abituati a vedere ciò che non va, ma siamo molto, molto, molto poco allenati a immaginare qualcosa di alternativo. Che si tratti di pigrizia o di totale incapacità a elaborare qualcosa di diverso, il risultato non cambia. Nella lamentela le persone si crogiolano, perché si sentono a casa, ho notato, ma difficilmente propongono. Quasi mai, in effetti. :).
Ci scrissi un racconto un tempo, vedo se lo ritrovo.
Sarebbe fantastico!! ❤
Fufù,
il post è molto bello, come il “luogo” dove viene partorito, ma pocopoco surreale 🙄
…un mondo nuovo ? Perchè, il vecchio modello eliocentrico non Vi basta + ? Eccicredo: ètuttofinto ! 😎
…insomma, volevo solo sottolineare le balle della “Fisica” che la scuola ci insegna. La vera conoscenza la si vive in loco, non attraverso i filtri ( istituzioni) dell’ UNESCO- Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura: (…praticamente dei Rocchefeller)

Vi prego, riflettiamo un attimo ; siamo in vacanza sul pianeta terra, ci troviamo in spiaggia al mare e sono le 7, 8 del mattino… l’immagine che vediamo è il mare piatto, come uno specchio… Poi, ad una certa ora è sufficiente un pò di vento per smuovere l’incantesimo provocato dall’immobilità del panorama.
E tutto ciò avviene x magia, rincorrendo il Sole alla modica velocità di 104.607,36 km.h , e 1.676 km.h su se stesso; e nessuno se ne accorge ??? Nessuna vibrazione ???
Se bastano scosse di 6° per creare questo , figuriamoci le velocità e le rotazioni diverse…
Un mondo nuovo esiste già, ma oltre il 60° parallelo Nord/Sud non ci fanno entrare nessuno
Questa tendenza a rifarci ai nozionismi tecnici è affascinante, ma no, non risponde all’esigenza immaginativa di creare una visione futura alternativa, mi spiace. 😉 Ribadisci cose che conosci, ma non “inventi” nulla di nuovo. Per creare “altro” occorre saper immaginare altro.
Ecco, appunto, siccome è tuto finito, magari si può pensare ad altro. Il mio è un esperimento, per capire se e quanto la gente è ancora in grado di immaginarsi un’esistenza degna-umana e alternativa. Se non ne esce nulla (e rendo noto il dato interessante che fino ad ora nessuno nei commenti ha proposto nulla in una direzione propositiva) il motivo è uno solo: nessuno (o in molto pochi) ci crede, quindi non accadrà mai. Se leggi ne è uscita tanta amarezza, rancore, rabbia, sconforto, frustrazione, senso di impotenza, senso di rivalsa, una velata volontà di vendicarsi in qualche modo… e una serie nutrita di critiche a ciò che non va. Ma il punto è: qualcuno ha mai pensato che se le cose vanno come vanno, la responsabilità è anche di chi non sa più proporre in prima persona un’alternativa valida? UN po’ come se tutti i cervelli, tutte le menti siano talmente abituate ad un loop infinito di negatività che non ne sanno più uscire. Costa fatica, questo è pacifico, ma nulla di ciò che ha valore può essere costruito comodamente.
…afascinante ? Ti ringrazio, ma la mia è tutt’altro che tendenza, tanto meno sento il bisogno di rispondere all’esigenza immaginativa di creare una visione futura alternativa; già la vivo, e viverla è + eccitante che immaginarla.

“Per creare “altro” occorre saper immaginare altro. ”
Appunto, (chi fa x se fa x 3 )dovresti cominciare dalla tua, d’immaginazione; nel senso che il post , seppur bello davvero e trascinante, rispecchia un po l’immaginazione collettiva… Voglio dire, non è che proponi immagi-novità + nuove di quelle che già conosciamo. Senza offesa, ovvio.
Riguardo a , ” Ribadisci cose che conosci, ma non “inventi” nulla di nuovo. ” chettedevodì; tu conosci del nuovo, sotto il sole ? La dote inventiva invece, la lascio alla NASA ; sono bravissimi nel mandare l’immaginazione, dei cervelli “antropologicamente evoluti”, nello spazio ….
Saper immaginare altro implica ‘conoscere’ altro
P,S. “mi spiace. 😉 ” wtf ?? 😎
Se in futuo puoi evitare fra noi questo tipo di approccio, te ne sarò grato. O meglio, io ci sto, alla provocazione, ma solo per condivisioni d’idee intelligenti; non per competizione
Riporto quello che avrei voluto per me quando ero bambina… tutto qui. E se questo è già stato detto da altri e pensato mille volte, forse è perché la gente in definitiva condivide necessità e bisogni comuni, anche se oggi si fa di tutto per rendere ognuno un’isola a se stante, ma io di mio ci penso, con la differenza che lo condivido. Le ovvietà su ciò che può far bene e su ciò che ci rende miseri, sono sotto gli occhi di tutti, ma il punto è che non si pensa più a ciò che ci può far star bene… forse perché non abbiamo ancora toccato veramente il fondo, mentre siamo tutti ben concentrati su ciò che ci sta rendendo miseri. E in questo modo ci scaviamo una fossa ancor più profonda. Non toccherò più la tua persona come esempio, fidati. 😉
Eccomi. A dire il vero stamattina avevo molto più chiaro in mente quello che volevo scrivere ma, come sempre mi succede, se non lo scrivo subito poi si offusca, come i sogni.
Cerco di riassumere.
Credo che un “nuovo mondo” sia irrealizzabile fino a che non si riesca ad avere una “nuova” specie umana. Ci sono troppe cose legate alla nostra esistenza che pregiudicherebbero la riuscita di qualsiasi tentativo in tal senso, anche quelli animati dai più nobili intenti.
Nel caso da te ipotizzato (azzeramento totale del mondo come lo conosciamo e nuovo inizio portato avanti dai pochi sopravvissuti), potrebbe funzionare tutto bene per un po’, ma poi riuscirebbero fuori le vecchie abitudini e andrebbe tutto a puttane in breve tempo.
L’ avidità (di potere se non di denaro), la tendenza alla prevaricazione, la stessa diversità fra i caratteri dei singoli individui (immancabilmente più forti alcuni, più deboli altri, per non parlare delle possibilità fisiche che in un tale contesto avrebbero un peso enorme), si affaccerebbero in tempo zero non appena risolti i problemi comuni più grossi.
Ogni essere umano preso singolarmente è un tesoro: la difficoltà sta nel conciliare i rapporti, in altre parole la “socialità”.
Credo che siano possibili dei “piccoli nuovi mondi”, questo si. E’ il caso di alcune comunità, per lo più isolate, o è il caso di alcuni singoli individui “illuminati”, finchè se ne stanno per i cazzi loro. Ma un nuovo mondo globale lo vedo male.
Devo approfondire ancora, questa giornata non mi sta dando il tempo necessario, ma ci ri-ritorno,
Sì, è pacifico che la critica che fai tu, come le critiche che hanno fatto altri è legittima e fondata, ma quello che io ho chiesto è: SIAMO ANCORA IN GRADO DI IMMAGINARE QUALCHE COSA CHE CI PIACCIA DAVVERO, QUALCHE COSA DI DIGNITOSO, UN CONTESTO DOVE VIVERE SERENAMENTE COSTRUENDO ALTRO DA CIO’ CHE FINO AD OGGI ABBIAMO CONOSCIUTO? E la risposta, alla fine del mio misero esperimento sociale qui in questo posto (che ricordo è frequentato da gente più sveglia della media, a mio personale parere) è: NO… non ne siamo più capaci. Nessuno ha proposto nulla, nemmeno utopisticamente, ma tuti hanno opposto una strenua resistenza psicologica a una proposta diversa. Eppure da quel che leggo, a nessuno piace quello che vivono e vedono. A nessuno. Ora, il passo successivo, consisterebbe nel chiederci il perché non si riesce ad uscire da una dimensione fumosa di criticità fine a se stessa. 😉
Whoa ! Aspetta aspetta… io l’ho presa nel suo insieme la cosa e non sono “critico”, solo fottutamente pessimista. Il post-pippone appena pubblicato spiega il perchè.
Poi è chiaro che un mondo ideale in testa ce l’ho e certo che lo racconto, solo che mi sono lasciato prendere dall’ ipotesi “e se un giorno” e lì l’ ho vista male.
Non ti avvilire, non ti incazzare, ci siamo e le idee ce le abbiamo, solo che una vita passata a vedere merda e parare colpi a volte addormenta l’immaginazione…
E se la tua voleva essere una “sveglia”, fidati ha funzionato.
E’ solo che a me dopo la sveglia mi ci vuole anche il caffè, se no non parto 😉
Io non mi incazzo mai con le persone intelligenti. Mai. Solo con le persone ottuse e stupide… e non dovrei incazzarmi nemmeno con quelle, se io fossi davvero intelligente. 😀 😀 E’ che tendo a scrivere con un tono un po’ invasivo, a volte, perché ho sempre paura di non riuscire a farmi capire e faccio più caso al contenuto, ma a discapito della forma. Sono poco gentile, ecco, ma ti assicuro che l’intenzione invece lo è, gentile. Io so che tu sai. E’ gravissimo sto fatto che non sappiamo più scrostarci di dosso la cacca che ci hanno spalmato addosso; è paradossale che soffriamo perché viviamo in un mondo che non ci piace, ma non sappiamo più immaginare che mondo davvero vorremmo. Il primo passo è questo, ancor prima di trovare gli strumenti per ripulirci dalla cacca, perché se sappiamo vedere, costruire, immaginare, pensare a qualcosa di meglio, la cacca poi se ne va di conseguenza e da sola. E’ una Legge.
OK. Questo vale come caffè 😉
Molto bello il tuo post e molto bella la tua visione della nuova scuola in un mondo “nuovo”, 👍. In un mondo nuovo sarebbe bello che non esistesse più la povertà, le malattie, le guerre. Si vivrebbe tutti in armonia e non ci sarebbero differenze sociali tra le persone.
Ottimo, Eleonora; e tu che idea avresti per evitare, ad esempio, che non ci fossero più malattie? Tanto per fare un esempio.
Si potrebbe, fin dalla più tenera età, adottare misure per un’alimentazione sana (il cibo spazzatura non esisterebbe più) e in questo modo si ridurrebbero, sperando di arrivare a zero casi, di moltissimo il diabete e altre malattie causate da una scorrettezza alimentazione. Le malattie causate dall’inquinamento non esisterebbero più perché per spostarsi si useranno le proprie gambe o la bicicletta, cosa che farebbe molto bene anche alle persone perché le porterebbe a muoversi di più. Piccoli accorgimenti che si potrebbero mettere in pratica anche nel mondo attuale per avere una vita più sana e senza malattie.
Io ero certissima Eleonora che tu avresti saputo dare delle soluzioni concrete e semplici, attuabilissime, tra l’altro. E non sai quanto questo mi faccia piacere. Non sai quanto ti sono grata per aver proposto qualcosa di importante come l’attenzione all’alimentazione. Semplice, lineare e immaginativa. GRAZIE!!!!
Grazie a te per lo spunto dato dal tuo post, 😊: immaginare un mondo diverso di quello in cui viviamo ora può essere fattibile. Sta ad ognuno di noi dare il suo piccolo ma importante contributo in modo che chi verrà dopo di noi abbia in eredità un mondo migliore. 🤗
❤ esatto, concordo su tutta la linea, Eleonora.
💖
Dimenticavo, a proposito di una cosa che dici: se qualcuno volesse scrivere un post di 384 pagine, lo spazio c’è. E io sicuro (ma credo quasi tutti qui) lo leggerei. Quindi se vi va… 😉
Riprendo il discorso, che st’ articolo mi appassiona.
Di base concordo con Vittorio e interpreto a modo mio: il problema grosso non sta nel singolo. Un essere umano finchè sta per conto suo è pari a un dio: non ha pregi, non ha difetti, ha tutte le qualità e non ne ha nessuna. Potenzialmente è il Mahatma Gandhi, Madre Teresa ed insieme Adolf Hitler e Iosif Stalin. La questione nasce quando questo essere – volente o nolente – si deve rapportare con altri suoi pari (e lascio fuori per il momento la natura e gli altri esseri viventi per non complicare troppo il quadro). Due persone è già troppo, tre sono una folla.
Il problema di base sono le risorse. Facciamo un’ ipotesi.
Anzi, guarda, scusami se faccio “PostJacking” (cioè ti rubo l’idea e dirotto la discussione su un post a parte 😉 ), ma se no il commento diventa difficile da leggere… Fra un po’ pubblico.
Dico subito che sono concorde con te sul fatto che il movimento collettivo può nascere solo se il singolo si sa muovere, ma il punto focale è proprio questo: noi singoli individui semidei, ce l’abbiamo una visione di quello che vorremmo fosse il nostro contesto ideale dove vivere? O abbiamo solo una visione di ciò che altri ci hanno costruito attorno? O che ci siamo lasciati costruire attorno? Perché se i singoli semidei non hanno una visione chiara di quello che vogliono, se ognuno di noi non sa quello a cui tendere, ma si limita a ripetersi esclusivamente quello che non gli piace, non lo costruiremo mai qualche cosa di meglio!! Il gioco che fanno loro, i manipolatori, è proprio questo: se tu togli la capacità di immaginazione alla gente, hai tolto la capacità di costruire futuro, a tutti i livelli, sia individuale che collettivo. E’ questo il punto. E chiederci a che punto siamo noi singoli in merito a tale questione, ovvero alla nostra capacità immaginativa, è vitale. Per noi e per tutti.
Anch’io lavorerei molto sui bambini perché i bambini saranno gli adulti del domani. Proporrei loro di guardare alle loro attitudini e di studiare con la pratica. Arte, musica, spettacolo (di qualità) natura…..farli entrare nel vivo delle materie perché dai libri si imparano tante cose ma senza pratica poi si perde e si dimentica nel tempo. Io ho avuto la fortuna di studiare così, con le mani in pasta come si suol dire, e grazie a quel metodo ho capito che nella mia vita l’arte e la creatività sarebbero state mie alleate. Educare la mente al rispetto comporta insegnare il rispetto in primis verso sé stessi, a nulla serve dirlo se poi non ci si ama. Chi non ama sé stesso non può amare il resto, né piante, animali, persone…. È importante prendersi cura di sé stessi, cosa che oggi si fa più per farsi vedere immortalati in una foto che per altro. L’immagine purtroppo non è quasi mai reale, ma finzione. Ecco la penso così molto Utopicamente🌹
Più che utopica, a me mi sei sembrata con i piedi ben piantati a terra e le idee chiare; l’arte dà questi meravigliosi effetti collaterali, di solito. 😉 Sarà che ci abitua a far funzionare i due emisferi del cervello e ci rende più elastici. Hai fatto un percorso fortunato. ❤
Grazie mille sì mi reputo molto fortunata, ho studiato in una scuola simile a Saranno Famosi….
Eh beh… il top!!! Penso tu sia una delle poche italiane a potersi vantare di cose simili!! Il mio sogno sarebbe vedere uan scuola italiana simile, ma molto, molto ,molto più ricca. 😀 😀 😀
Eh purtroppo qui siamo indietro tanto tanto tanto
Ma non importa; non appena tutti si renderanno conto che si può fare meglio, lo rifaremo. Intanto ognuno dovrebbe cominciare a prenderne coscienza. E’ il primo passo. Pian piano ci sveglieremo, vedrai!! ❤
Sì vero io lo spero tanto
Io ho una fede cieca che accadrà!! Purché ci si lavori ognuno per se e ognuno per tutti, come i Moschettieri! 😀 😀 Dumas la sapeva lunga!! Non per niente scrisse anche il Conte di Montecristo! 😉
Vero!
Fame ricordi?
Certo. 🙂