Un altro post di “indagine”… 😉 Fa parte in effetti di un argomento di ben più ampio respiro (il valore “oggettivo” e quello “soggettivo” delle cose), ma la uso come “rincorsa” per raccogliere qualche dato in più e studiarmi meglio la cosa.
Ricorderete senz’ altro il vecchio slogan di una nota casa di orologi (da qui il titolo), che è perfetto per la domanda di questo articolo:
C’è qualche cosa (uno o più oggetti) da cui fate veramente fatica a separarvi ? Qualcosa che tendenzialmente avete sempre addosso e che non cedereste mai, nemmeno temporaneamente perchè troppo utile o troppo importante per voi ?
Alcune indicazioni per “centrare” l’obiettivo:
- parliamo solo di cose inanimate, oggetti;
- è escluso il denaro, in ogni forma;
- se l’ oggetto è “troppo” personale (tipo un amuleto, un ricordo o cose così) non serve naturalmente descriverlo. Basta dire “ho un amuleto” 😉
Al solito, inizio io, che dopo attento ed approfondito esame ho concluso che gli oggetti imprescindibili ed inseparabili (tolto ovviamente tutto il parafernale contenuto nella tracolla di cui già ho parlato – compreso il telefono – e dalla quale mi separo appena trovo un posto dove appoggiarla senza rischio che me la fottano) sono in totale quattro, di cui due visibili e due no. I due visibili sono questi:
Non la mano, naturalmente 😀 Parlo dell’ anello, nient’ altro che un fascione di acciaio satinato con delle scritte e un minuscolo brillantino (regalatomi molti ma molti anni fa dalla mia Signora, indossato allora e mai tolto se non una volta per fare una radiografia) e dell’ orologio che cambia nel tempo ma deve sempre esserci. Di questo in particolare avevo già parlato, è quello che mi ha “salvato” dalla schiavitù dello smartwatch e quello ad oggi con il più alto grado di affidabilità e robustezza.
I due che non si vedono, invece, sono: una medaglietta con inciso un planisfero (era di mio padre e sul retro ha il suo nome) che porto appesa al collo, e l’ altro vabbè, ve lo risparmio, diciamo che è un utile amuleto personale. 😉