IL MIO RAPPORTO CON L’ ACQUA.

No, non parlo del mare e nemmeno in senso stretto dell’ elemento – alimento composto da idrogeno ed ossigeno (più varie ed eventuali) con tutte le sue caratteristiche fisiche e chimiche…

A darmi lo spunto per questo ennesimo pippone è l’ articolo odierno del nostro Andrea, che come sempre non sbaglia un colpo. (N.d.A.: Non è più l’ articolo odierno perchè questo doveva uscire ieri quindi è l’articolo di ieri di Andrea. Dice: “ma non facevi prima a correggere” ? Si, ma mi piace di più così).

Il mio pensiero, in estrema sintesi, è che al giorno d’oggi ci laviamo troppo.

Lascio perdere tutte le aberrazioni e le paranoie dell’ ultimo periodo, portate dalle fisse “pandemiche”: farsi il bagno nell’ amuchina è – e spero rimanga – un’ esagerazione temporanea… chi si è lasciato prendere da queste manie si accorgerà presto da se’ dell’ errore. Il mio è un discorso che parte da lontano, di carattere generale.

Come al solito, non sono qui per affermare di avere la verità in mano e non pretendo di essere l’ unico ad aver “capito tutto”: mi limito a dire come la vedo e perchè la vedo così. Il mio rapporto con l’igiene – come sempre pragmatico e distaccato – è molto semplice. A parte i periodi dal clima medio-molto caldo (nei quali può capitare una veloce doccia anche più volte al giorno, a seconda del tipo di attività svolta e per ovvii motivi), un bagno completo, con annessa lavata di capo (perchè secondo me un bagno o una doccia non sono tali se non ti lavi pure i capelli) me lo faccio una volta a settimana. Calmo, tranquillo, rilassato, tutto il tempo che ci vuole e anche di più. Se riempo la vasca sono capace di rimanerci finchè non si raffredda l’ acqua, approfittando per varie incombenze fra cui taglio unghie, “scrub” vari con pietra pomice ed altre amenità: quando uno si “ammorbidisce” viene tutto più facile 😉 . Per il resto, su base giornaliera e alla bisogna tocca solo a mani, piedi e parti intime. I quattro denti in croce che mi sono rimasti (e no, gli altri non li ho persi per scarsa igiene orale, anzi) vengono accuratamente spazzolati dopo ogni pasto. In aggiunta, evito accuratamente ogni tipo di “aroma artificiale”: una roba a base di sali di allume neutralizza ogni eventuale eccesso ascellare e non uso profumi, lozioni, dopobarba (tanto non me la faccio, la barba) e simili.

Questa semplice “routine”, unita all’ opportuno cambio giornaliero di biancheria (perchè alla fine è quasi più importante quello) mi consente di vivere tranquillamente anche vicino ad altri esseri umani senza essere “scansato” e allo stesso tempo di risparmiare parecchio su tutta l’ inutile pletora di prodotti specializzati che normalmente affollano le nostre stanze da bagno. Nondimeno, sono convinto che la mia pelle, i miei capelli ed – non ultimo – il mio sistema immunitario mi siano molto grati per questo (e ne ho le prove).

A ciò si aggiungono poi ancor più personali motivazioni “ideologiche”: sempre fermo restando il solito fatto che ognuno è libero di credere e/o fare quello che gli pare, penso che gli attuali livelli di “costrizione” all’ igiene da un punto di vista sociale siano frutto di una enorme e lunghissima campagna di marketing che, sfruttando le nostre insicurezze, ci spinge da secoli a credere che certe abitudini (e di conseguenza certi prodotti) siano imprescindibili. Ci mettiamo addosso roba chimica (che spesso viene spacciata per “naturale”, ma sempre chimica e probabilmente anche dannosa) in quantità industriali quando ne basterebbe un decimo per essere “puliti”… per non parlare di quella che aggiungiamo poi per essere anche “profumati” (perchè puliti non basta) oppure della merda di cui si abusa ultimamente con l’ illusione di essere puliti, profumati e (rullo di tamburi….) igienizzati ! Non so voi, ma io mi sento abbastanza preso per il culo. Come se non lo fossimo già abbastanza in altri campi, poi. Prendiamo ad esempio lo “shampoo”: da sempre ci hanno insegnato a fare la “doppia passata”. Adesso, a meno che non abbiamo un chilo di merda nei capelli (e anche in quel caso basterebbe insistere prima con l’ acqua calda), qualcuno mi spiega a che cazzo serve ? Io lo so: a far finire prima lo shampoo, così lo dobbiamo ricomprare. Procter & Gamble ringrazia.

Infine una nota ancor più personale e per questo forse ancor meno condivisibile ma tant’è, mi piace giocare a carte scoperte, ormai lo sapete. L’ animaletto che è in me, quello che in tante situazioni mi salva da sempre il culo, usa molto l’ olfatto (secondo per importanza solo alla vista): io le persone prima le guardo, poi le annuso (con discrezione, ovviamente… se potessi farei come i cani ma non è indicato 😉 ). E’ una cosa che va allenata, ma se uno la sviluppa abbastanza è stupefacente come l’ odore di una persona possa svelare molte ma molte cose interessanti. Credo valga per tutti, ma non tutti se ne accorgono: se qualcuno vi attrae oppure vi sta sul cazzo come si dice, “a pelle”, ancor prima di parlare, è probabile che sia per l’ odore che ha, o per quello che non ha. In questo senso per esempio, chi tende a coprire il proprio odore con qualcosa di artificiale secondo me ha qualcosa da nascondere… e già parto prevenuto. Il predatore, prima di andare a caccia, tende a rotolarsi nella merda (in genere quella della sua stessa preda) per confondere l’olfatto: il trucco è vecchio e conosciuto. (Se a questo punto ve lo state chiedendo, si. Tutto questo articolo è “anche” una metafora, ma non solo).

In sintesi, credo che l’ igiene sia importante ed opportuna (questo si), però sono convinto che i livelli a cui siamo oggi siano un’ altra delle cose da mettere nel calderone dei “bisogni indotti“. E che forse potremmo fare a meno di molte cose senza per questo perderci in salute, anzi.

Anche dal punto di vista sessuale, non ritengo assolutamente una buona idea esagerare con le abluzioni: a nessuno (uomo o donna) piace certo fare roba con qualcuno che sembra uscito da un cassonetto della monnezza, però esagerare al contrario secondo me fa peggio. Se io mi trovassi in intimità con una donna che non solo si è scorticata per mezz’ ora sotto l’acqua bollente ma in più ha pensato di immergersi in una nube tossica di bagnoschiuma al patchouli (o come cazzo si chiama quella roba), deodoranti vari e detergenti intimi ai fiori di souncazzocosa e aggiungendo per buona misura una spruzzata di profumo qualsiasi beh, mi sentirei parecchio a disagio non potendo sapere di “cosa sa” effettivamente. E’ una di quelle cose che mi “smontano”. Credo che nessun odore corporale vada rimosso (o peggio coperto), perchè se esiste c’è un motivo. Unica eccezione è se è causato da una patologia (ed è facile da capire… scendo nel dettaglio ? No, va, non c’è bisogno): in quel caso, la cosa migliore è soprassedere, guardarsi magari un bel film e cercare di risolvere il problema alla radice.