POST TUTTAPPOST. ELEONORA C’E’ !

Dopo un po’ che la nostra Eleonora non si vedeva “in giro”, qui giustamente qualcuno ha cominciato a preoccuparsi.

Ma tranquilli, il vostro Albert1 veglia costantemente e porta buone nuove. Se non fosse stato per Andrea che mi ha dato l’imbeccata starei ancora a cercare l’ email in giro. A dire il vero coi miei “potenti mezzi” 😉 avevo beccato pure il numero di telefono, ma una telefonata cosĂŹ, “out of the blue” mi sembrava sconveniente… 😉

E allora, email è stata. Giro direttamente qui la sua risposta (arrivata quasi subito, quindi è “reattiva” 😀 )

Ciao Albè, 😀! , Naa, tranquillo: la tua non è affatto un’intrusione, anzi mi fa molto piacere aver ricevuto una tua mail. Sì, è un bel po’ che non sono presente sul blog a causa del Covid. Ho fatto giusto una breve apparizione sul mio blog per gli auguri di Natale. Rassicura tutti e dì che farò il possibile per rientrare quanto prima: appena mi sentirò bene prometto che ritornerò sul blog. Sei molto gentile e ringrazio sia te che tutti voi per la premura, 😊. Mi mancate tutti tantissimo e non vedo l’ora di tornare. Auguro anche a te un’ottima giornata, ti mando un grande abbraccio e un saluto sia a te che a tutti gli altri amici. Ciao! 👋

Quindi direi che è tutto a posto. Poverina, voleva stare un po’ in pace invece FugaDaPolis le è andato a rompere le palle ! 😀 (Ma noi siamo fatti cosĂŹ)…

Notte

Certo il cuore della notte andrebbe usato per dormire. Non per scrivere, almeno non con un cellulare che spara, negli occhi giĂ  stanchi, radiazioni luminose che mi dicono non essere amiche della buona salute. Ma la cattiva abitudine di scorrere notizie a fine giornata allontana un sonno che giĂ  di suo fatica ad arrivare. Un sonno che troppo spesso invece che ristoratore diventa portatore di sogni ripetitivi e stancanti. Solo immagini riflesse dall’acqua di un pozzo profondo come lo sconforto, la rabbia, il senso di colpa. Meglio forse allora una piĂš sana insonnia costruttiva, magari adoperata nello sforzo di trasferire pensieri e visioni in modo che altri possano goderne. Ma che senso ha scrivere per chi non di conosce quando chi ti è vicino non ti legge? Che serve la fatica di farsi comprendere sulla carta quando non si riesce a farsi comprendere in altro modo, se poi quella fatica non è nemmeno conosciuta e, quindi, riconosciuta?
È tutto inutile. Tutto inutile. Lascio  che il sonno mi prenda, nella speranza che non sia intriso di pensieri oscuri come la notte, che ha perlomeno la bontà di alternarsi al giorno.