Notte

Certo il cuore della notte andrebbe usato per dormire. Non per scrivere, almeno non con un cellulare che spara, negli occhi già stanchi, radiazioni luminose che mi dicono non essere amiche della buona salute. Ma la cattiva abitudine di scorrere notizie a fine giornata allontana un sonno che già di suo fatica ad arrivare. Un sonno che troppo spesso invece che ristoratore diventa portatore di sogni ripetitivi e stancanti. Solo immagini riflesse dall’acqua di un pozzo profondo come lo sconforto, la rabbia, il senso di colpa. Meglio forse allora una più sana insonnia costruttiva, magari adoperata nello sforzo di trasferire pensieri e visioni in modo che altri possano goderne. Ma che senso ha scrivere per chi non di conosce quando chi ti è vicino non ti legge? Che serve la fatica di farsi comprendere sulla carta quando non si riesce a farsi comprendere in altro modo, se poi quella fatica non è nemmeno conosciuta e, quindi, riconosciuta?
È tutto inutile. Tutto inutile. Lascio  che il sonno mi prenda, nella speranza che non sia intriso di pensieri oscuri come la notte, che ha perlomeno la bontà di alternarsi al giorno.

20 pensieri riguardo “Notte”

  1. Un consiglio spassionato; non leggere notizie prima di dormire, non fare niente prima di dormire, tranne che pensare a dormire. Se ti dedichi al sonno, allora dormi bene, ti svegli meglio e affronti la giornata in modo tale che delle notizie da schifo non ti interessano minimamente. Concentrarsi sul meglio è un modo efficace per combattere il peggio. Farsi condizionare dal peggio, soprattutto a fine giornata, è il modo più efficace per farsi rovinare anche il meglio. Un saluto. 🙂

      1. Mi sono salvata cominciando a farmi le docce calde alla sera ed evitando come la peste video di tv e cellulari almeno fino a due ore prima di addormentarmi. Non sto scherzando 😉 Siamo come le piante e abbiamo bisogno di buio, per dormire.

      2. A mia discolpa dico che finisco di lavorare tardi e arrivo a casa dopo quasi due ore di auto intorno a mezzanotte. Il mattino non ho tutto sto tempo per cui se non approfitto delle ore presonno per far qualcosa, come adesso per esempio, alla fine non combino nulla…

      3. Dunque, lavoro in un Winebar a Copenaghen ma ho trovato casa a 120 km sotto, in una riserva naturale. Inizio alle 1330 e finisco alle 2130. Metti quasi due ore di viaggio per andata e altrettanto per ritorno, fai tu i conti. Il mattino, per fare almeno due cose non si può dormire fino a tardi, se lo si fa, non si fa nient’altro. Poi ho domenica e lunedì off e mi godo lo spettacolo del posto dove vivo.
        Non è che mi lamento eh, il lavoro non è male, la paga è buona e ogni minuto passato a casa sulla striscia di terra tra il mare e un fiordo e tutta la natura che c’è mi ripaga della fatica.

      4. Cazzarola!! 240 km al giorno sono una roba fuori di testa! Ci credo che poi non riesci a dormire! Io facevo 70 km su una strada di montagna, come pendolare e qualche anno fa e tornavo a casa sfatta e finita. A volte mi addormentavo per strada; accostavo e dormivo… e poi mi svegliavo magari dopo due ore. E’ vero che il lavoro che facevo all’epoca era stressante, perché ero nel calderone centrale fra le serpi e gli avvoltoi, ma mica ce la facevo a tirare dritto fino a casa!! Mai più nella vita!! Mai più! Però se tu ce la fai… beh… non siamo tutti uguali.

      5. A mia discolpa devo dire che prima facevo l’autista di furgoni e di km ne facevo ben di più ogni giorno e guidare non mi pesa. Ovvio che sto valutando di ridurre la distanza 😁

  2. Io invece soffro di insonnia, probabilmente di origine ansiosa. Per fortuna nel weekend qualche volta vado a fare il riposino pomeridiano che mi permette di ricaricare meglio le batterie.

  3. Senti, tu fai una cosa: per non sbagliare, scrivi.
    Sti cazzi del senso, della comprensione e dell’ utilità.
    Per quel che mi riguarda (ma penso che fra noi sia una cosa generalizzata) almeno qui o sul tuo Blog, se tu scrivi io leggo. Poi, ti comprendo ? Boh. Colgo il senso ? Talvolta. E’ utile tutto ciò ? Chissà. Ma se dovessimo fare solo cose utili e parlare solo di cose sensate ci rimarrebbe troppo tempo vuoto, ed è lì che l’ insonnia ti aspetta. Io di solito dopo aver scritto – anche un mucchio di cazzate irripetibili – riesco sempre a dormire.

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