LE DEVIANZE – POST SERISSIMO

La scorsa settimana, commentando l’ articolo inquietante del nostro Lezzy, mi ero lasciato prendere da un moto di leggerezza (infilandoci pure il mio aneddoto sui froci amici di Padrepio, che non guasta mai dimenticare). “Ripreso” amichevolmente da Elena mi sono reso conto che la cosa va approfondita, quanto meno per chiarire il mio punto di vista del quale come al solito non fregherà un cazzo a nessuno ma lo chiarisco lo stesso.

Anche se non era il “focus” preciso del post, è emersa la questione pedofilia (più in generale qualsiasi violenza sui bambini) e qualcosa in più qui va detto, per non correre il rischio di mettere anche questo orrore nel calderone delle più o meno tollerabili devianze proprie dell’ essere umano.

Mi scuso in anticipo con chi in qualche modo è più sensibile degli altri alla questione, farò in modo di pesare ogni singola parola, non è mia intenzione andare a rompere i coglioni a chi giustamente ha il nervo scoperto a questo proposito.

Saprete bene ormai (e se non lo sapevate, sapevatelo ora) che la mia visione delle vicende umane – ancor prima che dalla “morale” (qualunque essa sia) o dalla “legge” (che è fallace in partenza) – è ispirata e regolata dalla Natura (che non a caso scrivo con l’iniziale maiuscola). Si applica a tutto, quindi anche a questo. A rischio di apparire semplicistico credo che secondo Natura la specie umana si divida in esseri di sesso maschile ed esseri di sesso femminile. Ciascuno con i suoi organi riproduttivi (distinti e separati), ciascuno con la sua specifica funzione. Entrambi i generi seguono un percorso di maturazione sessuale e arrivano (prima o poi, con qualche eccezione nella media trascurabile) ad un’ età in cui sono “fertili” e in grado di riprodursi. La Natura fornisce un sistema di “messaggi” di vario genere e collegati fra loro (ormonali, visivi, olfattivi, uditivi) che fanno si che questo status sia riconoscibile. Esiste poi una componente istintiva (senza la quale la specie umana sarebbe estinta da millenni) che fa scattare il desiderio, l’attrazione, l’ unione e la conseguente riproduzione.

Poi, siccome noi siamo “complicati” (deve essere quella cosa che dicono ci differenzi dagli altri animali, boh, sarà), siamo subito riusciti a incasinarci a livello basico inserendo nel processo cose tipo la passione, la fedeltà, il piacere dell’ atto fine a se’ stesso e non a scopo riproduttivo e altra robetta. Ci sta. Non male. La Natura già ci aiutava in tal senso (non è che ogni trombata sia una gravidanza, anzi), però fino qui sono complicazioni tutto sommato accettabili.

Questo è ciò che la Natura comanda. E, mi spiace per chi non è d’accordo, questo non contempla nulla ma proprio nulla di tutto ciò che oggi si veste con bandiere arcobaleno. Ancora non sto parlando di pedofilia, quello viene dopo.

Qualcuno potrebbe obiettare che gli omosessuali esistono da sempre, così come i travestiti, gli indecisi, i bisessuali i “fluidi” e tutti gli altri. OK, vero, ma questo non vuol dire che si tratti di fenomeni naturali. Sono fenomeni “contro Natura“, frutto a vario titolo e con vari motivi di distorsioni mentali e sempre lo saranno. Bisogna esserne consapevoli. Questo per me non vuol dire assolutamente che siano un male o una cosa sbagliata per forza (anche il sesso anale etero è “contro Natura” per esempio), se ne può parlare e si può fare, tutto si può fare.

Il problema, secondo me, arriva quando si perde la consapevolezza e non solo si pretende di far passare queste cose per naturali, ma si cerca anche di convincere tutti gli altri che sia così. No, sono desolato, ma non è normale e non è naturale.

Il vero problema (e qui entriamo nel vivo) è che quando si diluiscono troppo i confini (attraverso questi tentativi di legittimazione), si rischia di formare delle menti che anche solo nel giro di una o due generazioni potrebbero arrivare a “sdoganare” di tutto: se si arriva a pensare che sia “naturale” buttarselo in culo fra maschi (pardon my french) si potrebbe facilmente arrivare ad accettare che un adulto faccia sesso con chi adulto non è.

RIPETO PER CHI PENSA MALE: non sto facendo il discorso che mette le due cose sullo stesso piano sostenendo che una faciliti l’altra o ce la porti automaticamente (sarebbe come il discorso che se cominci a fumare poi finisci a farti di eroina: è una cazzata questo come quello).

Il punto è che SONO DUE MONDI SEPARATI. Cazzo. Una cosa sono le “devianze arcobaleno” con tutto ciò che esse comportano, tutt’ altro è anche solo pensare di allungare le mani su un bambino. Non è solo “contro Natura” (per il discorso che facevo in apertura), è proprio un’ idea che deve sparire dalla faccia della terra. E’ un NO-NO-E-BASTA.

Un omosessuale per me non ha bisogno di giustificarsi dicendo “io sono nato/a così“: primo perchè non è vero, secondo perchè sono solo cazzi suoi e del/la suo/a partner. Se invece cominciamo ad accettare (e questo è il solo punto di contatto fra i due “mondi”) questa idea del “born this way“, anche un pedofilo di merda potrebbe appellarcisi: ma non può (e non deve) funzionare. Perchè il pedofilo non è solo “deviato” e non è nemmeno “malato” (una malattia rientrerebbe nella Natura): il pedofilo (mi evito il doppio genere “o/a” perchè mi sono rotto i coglioni e poi perchè salvo poche eccezioni i bastardi appartengono quasi tutti al genere maschile – le donne per fortuna vengono almeno inibite dall’ istinto materno) è solo un pezzo di merda vigliacco e infame che non può essere “curato”, non può essere “scusato”, non può essere “perdonato” ne’ “redento”. Secondo nessuna logica umana e secondo nessuna morale, religiosa o meno. Il pedofilo può solo essere messo in condizioni di non nuocere.

La “devianza” è accettabile. Innaturale ma accettabile. La pedofilia no.

E’ per questo a mio avviso che è fondamentale che i due fenomeni vengano tenuti assolutamente distinti e che mai e poi mai si aprano delle “falle” che gli permettano di mescolarsi fra loro.

La gente, questo lo sa. Ci sarà un motivo se la pornografia è universalmente (o quasi) accettata in tutte le sue forme e “specializzazioni” mentre se entrano in gioco i bambini scattano subito le manette. O no ?

I bambini non si toccano. Punto. Non c’è niente da dire, da discutere, da filosofeggiare, da argomentare. Ognuno vive la sua sessualità come gli pare (cazzi suoi), ma ognuno – prima – deve essere lasciato libero di formarsi la sua coscienza sessuale senza forzature e senza distorsioni: un bambino non può decidere cosa fare o lasciar fare del suo corpo, quindi è fuori discussione. Un bambino ha bisogno di adulti che lo guidino e non di sporchi traditori criminali. Possiamo scherzare, giocare, fantasticare ed appagare le nostre fantasie con tutto quello che ci pare… possiamo “innamorarci” fra uomini, fra donne, fra mezzi e mezzi, possiamo tagliarci le palle, pomparci di ormoni, fare allegri cortei al ritmo di “YMCA”, fare i trenini a incularella, possiamo fare ciò che vogliamo, ma da tutto questo i bambini restano fuori.

Non finirò mai di dirlo: SONO DUE COSE DIVERSE. Guai a parlarne allo stesso tavolo. L’ unico tavolo per un pedofilo è quello della mensa del carcere o in estrema analisi quello dell’ obitorio.

N.B.: anche se questo post non esula dalla mia regola generale (vale a dire accettare critiche, contraddizioni, opinioni contrarie et similia) chiedo a chiunque dovesse avvertire il bisogno di dissentire la cortesia di aspettare un attimo, rileggere dall’ inizio alla fine almeno un’ altra volta e solo allora – se del caso – esprimere dissenso. Grazie.