IL RITORNO DEI COMODINI.

Di questa cosa avevo riscritto di recente, riepilogo per chi se la fosse persa (tutti 😉 no, non è vero, sicuro Walter l’aveva letta) ed introduco così in altro dei miei “giochini scemi“…

Nell’ insieme era una storia molto più complessa, ma in sintesi era una cosa che avevo lanciato nel 2010 su un altro blog. Avevo chiesto a chi volesse partecipare di descrivere in un commento cosa teneva sul suo comodino (o per terra, o mensola, qualsiasi cosa vicina al letto facente funzione di comodino, perchè puntuale era arrivato l’originale che aveva detto “io non ho il comodino“. Fregato anche lui).

Bene, adesso che siamo di nuovo tanti, mi ha preso questa fissa di riprovarci qui, con una “versione” leggermente modificata.

Ovviamente, trattandosi comunque di argomento che per molti potrebbe essere classificabile come “personale”, come al solito partecipa chi vuole e come vuole: unica raccomandazione è rimanere più aderenti alla realtà possibile (eventualmente se è il caso omettendo particolari che non si vogliono condividere) e seguire le semplici istruzioni:

Diversamente dalla prima versione del “gioco”, qui dividiamo la partecipazione in due fasi:

Nella prima, scrivere solo quanti sono gli oggetti sul proprio comodino (o facente funzione) e a cosa servono (poi faccio esempio col mio), ma senza dire cosa sono.

Nella seconda (lasciato il tempo a tutti per fantasticare su quali siano questi oggetti), svelarne la natura e ricollegarli alla funzione descritta nella prima. Per questa seconda fase, l’ ottimo sarebbe una bella foto, ma per i motivi di cui sopra chi non vuole metterla si limiterà alla descrizione testuale (mi immagino l’Allegro, figurati se ci pubblica una foto del suo comodino ! 😀 ).

Allora, anche a titolo di esempio, comincio io con la prima fase:

Sul mio comodino risiedono al momento solo tre oggetti. Uno sta sempre lì, gli altri non sempre ma sicuramente quando sono a letto io. Di questi, uno mi aiuta ad addormentarmi, uno mi aiuta a svegliarmi, uno serve se qualcosa mi sveglia in piena notte.

La palla passa a chi vuole giocare !

P.S. per chi fosse curioso (nessuno) posso riraccontare come è andata l’altra volta…

54 pensieri riguardo “IL RITORNO DEI COMODINI.”

  1. Sul mio comodino ci sono 7 oggetti, 5 stanno sempre lì, e 2 solo quando dormo. Uno mi serve solo quando è buio, un altro invece è di riserva, se il primo non funziona (e sempre se è buio); uno mi serve solo come informazione, uno per addormentarmi se non sono abbastanza stanca, due sono utili se mi viene qualche idea o faccio sogni strani, infine uno sta lì solo quando dormo, e durante il giorno mi segue. Aggiungo un’idea: perché nella seconda fase non proviamo a indovinare gli oggetti altrui dalla descrizione? Ovviamente ognuno è libero di non rispondere…

    1. Grazie Raffa ! Ottimo e abbondante, e anche il suggerimento lo colgo al volo. Dunque ci provo:
      Il primo, una lampada, il secondo un torcia, il terzo, uhmm… un tablet ? Non so. Il quarto è oscuro… una mascherina per gli occhi ? No, sul quarto passo. Quinto e sesto sono carta e penna, quasi sicuro. Il settimo potrebbe essere il telefono.

      1. Bravissimo! Indovinati tutti tranne il terzo e il quarto, che non svelo se qualcun altro vuole tentare. Dei tuoi penso di aver riconosciuto il telefono e la sveglia, al terzo ci devo pensare…

  2. Sul mio comodino c’è una cosa soltanto, non è il telefono che alla sera spengo e lascio in salotto. Ha due cassetti, dentro ci sono quattro cose.

      1. Azz, l’ acqua ! Vero… pure io, ma tengo la bottigliona da 1 litro e mezzo appoggiata per terra vicino alle pantofole, quindi era fuori gioco 😉

      2. No, vabbè. 😀
        Vedi che tipo semplice che sono? Tu dici acqua e io penso acqua.

        Però dovresti tenerla l’acqua vicino al letto…

        Riprovo. Una lampada?

      3. Vabbè, te lo dico perché siete talmente abituati a tenere il telefono sul comodino che avete dimenticato l’esistenza della sveglia.

      4. La sveglia !
        Chissà perchè non ti facevo tipo da sveglia… Che poi la lampada l’ avevo già detto e avevi detto di no. Mi sto rincoglionendo anzichenò… 😉

    1. Vediamo. La prima è la sveglia, quasi sicuro come sono sicuro che non ti serve.
      La seconda è più difficile. Sarò fissato con l’acqua, ma ipotizzo una borraccia da bicicletta… Chissà.

      1. No, non ci arrivo… forse l’orologio che te lo levi e lo usi come sveglia ? No. Vabbè dai, tanto arriva la seconda fase e dovrai svelarlo ! 😉

  3. Ok, ho controllato. A parte quella cosa abbastanza comune che serve a fare quella cosa che ti permette di fare le cose quando non c’è la cosa, non ci sono cose fisse, ma cose che variano in base a quello che ho in tasca quando vado a letto…

      1. No, beh, avevo capito che li avrei elencati in un secondo momento.
        Ma forse ne avevo dimenticato 1.

        Ad ogni modo:
        radiosveglia, lampada, pupazzetto, libro, orologio e – qualche volta – un medicinale che devo prendere o la sera o la mattina.

      2. Infatti l’ elenco era per la seconda fase, in questa era solo da dire a che servivano ma a volte scrivo talmente tanto che mi incasino pure io… 🙂
        Fai dunque parte della scuola di pensiero (maggioritaria, direi) che di notte si leva l’orologio…

  4. La faccio breve…
    Sul mio comodino (attuale, a bresha) ci sono principalmente 2 oggetti un po’ strani che immagino non si trovino sui vostri comodini.
    Uno è un oggetto molto comune, utilizzato per lo più al cesso, che io utilizzo come… fonte inesauribile di fazzoletti di carta (capito qual è?). D’altronde sono un soggetto allergico…
    L’altro è un oggetto in metallo pesante, lucido, ricurvo. Volete sapere a che serve? I primi tempi che dormivo in quella casa (la casa della mia compagna) sentivo un mucchio di rumori strani, inoltre non mi capacitavo di quanto fosse leggera la porta della sua abitazione (io, che venivo da roma ed ero abituato alla delinquenza), una porta che sarebbe venuta giù con un sol calcio. Per questo quell’oggetto, avrete capito, potrebbe essere utilizzato a mo’ di arma di difesa di prima necessità, qualora dovesse succedere quel che spero non accada mai…

      1. Pensavo a un tirapugni… Ne trovai uno nella cascina in Piemonte dove abitavo, con tanto di punte sulle nocche per creare più danno. Credo un cimelio dei tempi del fascio… Non ricordo se me lo sono portato qui…

  5. Sul mio cassetto ho tre cose: una che uso, anche di notte, altrimenti quando devo andare in bagno finisco sempre che sbatto da qualche parte, 😁, la seconda mi serve per svegliarmi la mattina ma spesso ce l’ho attaccata, pur con le cuffiette, anche di notte, e la terza per evitare di dovermi alzare ogni volta per andare in cucina. 🙂. Dentro i cassetti meglio sorvolare: c’è praticamente di tutto, 🤣.

    1. Ci provo. La prima quasi sicuro la torcia a pile (c’è un affollamento di torce che non credevo, sarà che non ci sono abituato perchè non avendo le serrande, in casa un po’ di luce per muovermi c’è sempre). La seconda potrebbe essere il telefono usato come sveglia o qualcosa del genere, la terza (quasi sicuro) bottiglietta d’acqua. Ci ho preso ?

      1. La terza è giusta, la prima e la seconda ci sei andato molto vicino, 😉. Bravissimo comunque Albè, 😀. La prima è la lampada da comodino mentre la seconda è la radio-sveglia che ha anche lo scomparto dove mettere i cd. Tempo fa avevo anche il libro sul comodino ma da quando sono passata all’ebook i libri cartacei, quando mi gira di rileggerne qualcuno, li tengo sia sugli scaffali che nelle librerie, 😉. Ne ho tantissimi: non è più una camera da letto, ormai, è diventata la succursale di una biblioteca, 🤣🤣.

      2. Parto avvantaggiato nell’ indovinare perchè negli anni mi sono fatto una cultura sui comodini altrui… 😀
        Mi sono ingannato sulla lampada perchè ho focalizzato sul discorso dell’ andare in bagno, quindi pensavo ad una cosa portatile. Invece probabilmente hai il bagno vicino alla stanza quindi ti basta accendere l’ abat-jour…

      3. Un vero maestro, 😀. Sì, per abitare in un appartamento il bagno è vicino alla stanza… e per fortuna perché mi è capitato un po’ di tempo fa, mezza addormentata, di prendere in piena faccia la porta del bagno, 🤕. Così oltre ad essere mezza addormentata ero pure rintronata, 🤣🤣.

  6. OK, mancano ancora diversi comodini all’ appello ma siamo a buon punto. Quindi il gioco resta aperto per chi vuole cominciare ma possiamo iniziare alla spicciolata anche la seconda fase.

    Quindi svelo a mezzo immagine il mio (con tre cose era abbastanza semplice, ma se servono chiarimenti sono qui 😉 )

    La sveglia, naturalmente era un “must”, il resto magari un pochino più difficile…

    1. Manca la lampada perchè non è sul comodino ma sull’ altro lato del letto appoggiata per terra. D’ altronde è indispensabile, perchè il fido Kindle è un “seconda serie”, quindi rigorosamente privo di qualsiasi forma di illuminazione autonoma. Come un libro vero, se stai al buio non leggi. 😉

  7. Coooomunque, ho una semplice lampada fissa. Il resto come dicevo varia ogni volta. Scontrini (si, a volte li chiedo per controllare i prezzi) che tiro fuori dalle tasche e poi lascio ad ammuffire, monetine, elastici, qualsiasi cosa ti possa finire in tasca insomma. L’orologio a volte lo tolgo, a volte lo tengo. D’altronde sono uno che a volte d’inverno va a dormire vestito, jeans, felpa, ecc. Si lo so sono pigro in modo assurdo. Cellulare in carica per terra. Cassetto? Boh non lo apro da non so quando…

  8. Il mio comodino è frutto di evoluzione, come me.
    Quindi ora ci sono solo due oggetti:nel tempo ho eliminato e non c’è molto da indovinare, però il gioco è davvero divertente anche come autoanalisi personale 🙂

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