Recensione libresca: “Cristo si è fermato a Eboli” Carlo Levi.

La vita di Carlo Levi, confinato in un paesino della Lucania, ai tempi del fascismo.

Titolo: Cristo si è fermato a Eboli.

Autore: Carlo Levi.

Genere: classico, romanzo autobiografico, storia contemporanea.

Pagine: 244 (formato ebook); 280 (formato cartaceo).

Dove reperirlo: app Apple Books; Google Play Libri; https://www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.kobo.com; https://www.libraccio.it; https://www.giuntialpunto.it; https://www.bookrepublic.it (formato ebook); https://www.www.amazon.it; https://www.ibs.it; https://www.mondadoristore.it; https://www.lafeltrinelli.it; https://www.libraccio.it; https://www.Ebay.it; https://www.libreriauniversitaria.it; https://www.unilibro.it; https://www.giuntialpunto.it (formato cartaceo) e probabilmente anche nelle biblioteche della vostra città/del vostro paese.

Trama: La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all’interno del nostro tempo, è l’ambasciatore d’un altro mondo all’interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia. Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell’opera di Carlo Levi: il protagonista di Cristo si è fermato a Eboli è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco qui non valgono più, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo più complesse e più elementari. (Italo Calvino)

Devo dire che sto recuperando un sacco di classici che, prima d’oggi, non avevo mai letto: tutte delle bellissime letture, interessanti e che mi stanno permettendo d’ampliare il mio bagaglio del genere classico, 😉.

Anche il libro che recensirò in questa post è un’altro classico, con un mix di romanzo autobiografico e storia contemporanea: “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi.

In questo romanzo autobiografico, come dice la parola stessa, viene narrata la vita, o meglio un pezzo di vita (e più precisamente la parentesi in cui Levi viene confinato, in quanto non gradito dal regime che vigeva all’epoca ed essendone lui stesso uno strenuo oppositore, dapprima nel paese lucano di Grassano e successivamente nel piccolo centro di Aliano. Piccola curiosità: nel romanzo il paesino viene ribattezzato Gagliano.) dello scrittore e pittore Carlo Levi. Qui Levi passerà alcuni anni, fino alla liberazione del suo confino, ed oltre a dipingere eserciterà anche la professione medica, essendo lui laureato in medicina. La vita nel piccolo paesino di Aliano è una vita fatta di povertà, miseria e Levi, attraverso le parole di questo romanzo, ne denuncia le privazioni e gli stenti in cui sono costretti a vivere i contadini e gli abitanti di questo paese. Un libro crudo ma vero che racconta la vita contadina ai tempi precedenti la Seconda Guerra Mondiale.

Voto alla fine della lettura del libro: 9.

👍 un grande personaggio e persona: Levi ha saputo dire no alle imposizioni dettate dal fascismo e piuttosto che mettersi dalla parte del potente ha preferito farsi confinare per passare alcuni anni della sua vita dedicandosi alla pittura e alla cura degli ammalati. Che dire di questa persona se non… semplicemente grande!; Levi, con il suo buon cuore e la sua umiltà, riesce ad integrarsi nella comunità del paesino di Aliano; anche questo libro, come quello letto in precedenza, porta chi lo legge a vari spunti di riflessione sul modo di vivere delle persone dell’epoca e su quello che era la vita contadina negli anni 30’.

👎 nessuna nota negativa da segnalare.

E voi avete già letto “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi? C’è stato qualche libro che, con la sua narrazione, è stato come “un pugno nello stomaco” per le vicende narrate?

Aspetto i vostri commenti. 🙂

25 pensieri riguardo “Recensione libresca: “Cristo si è fermato a Eboli” Carlo Levi.”

  1. Bellissima recensione come lo è altrettanto il libro e il suo autore più che stimabile e non solo letterariamente parlando ma da tutti i punti ti di vista. Buon proseguimento di serata ❤️

    1. Grazie mille carissima Giusy, 😊! Eh, sì: Levi è un grande uomo che ha preferito il confino piuttosto che il potere. Un modo pacifico per dire no alla dittatura fascista. Buon pomeriggio, 💖😘.

    1. Cosa ti piace leggere Walter, 🙂? Piccolo consiglio da poco esperta del genere classico: rinvia, per quanto ti è possibile, la lettura di “Moby Dick” e “Il conte di Montecristo”: personalmente li ho trovati pesantissimi e di difficile lettura. Meglio iniziare, ad esempio, da “Dracula”, se ti piace il genere gotico/horror oppure proprio da questo di Levi, 😉.

      1. Mi piace la fantascienza e conosco questo scrittore ma, finora, non ho ancora letto nessun libro. So, però, che si sono ispirati al titolo di una sua raccolta di racconti “Io, robot”, per il film con Will Smith. Il film non è male, 🙂: consiglieresti anche la lettura di questa raccolta?

      2. Consiglierei TUTTA la bibliografia di Isaac Asimov. Ha creato un mondo futuro (per lui ovviamente) completo e verosimile. La sua opera è scienza applicata ad una buona dose di previsioni futuristiche.
        Il ciclo dei robot, sicuramente, ma anche il ciclo della Fondazione, da cui è tratta una serie Apple tv. Ma che te lo dico a fare, i libri sono un’altra cosa…

      3. Ci sarà sicuramente l’occasione d’inserire uno dei suoi libri nelle prossime letture… anche se ho una wish list lunghissima meglio tenerla sempre ben rifornita, 😉. Concordo conte, 👍: il libro, nel 95% delle volte, è sicuramente meglio della trasposizione cinematografica.

  2. L’ho letto alle medie su consiglio della mia fantastica prof. d’italiano. La tua recensione me lo ha fatto “rivivere”. Grazie Ele e buona giornata🖤

    1. Mitici i prof che consigliano e non obbligano i ragazzi ad intraprendere determinate letture, 😀👍. Un bel modo per incentivare al meraviglioso mondo della lettura sia i bambini che i ragazzi che, una volta diventati grandi, continueranno ad amare i libri e la lettura senza vederli come un obbligo ma come un qualcosa che appassiona e arricchisce culturalmente. Grazie a te Low e buon pomeriggio, 😘.

      1. Un legame che dura ancora, anche a distanza di tanti anni, è sempre bellissimo: i prof sono tra le persone che c’hanno accompagnato nel nostro percorso di crescita e una volta cresciuti, anche a distanza di anni, avere un legame d’amicizia e in cui si scambiano quattro chiacchiere fa sì che rimanga un bel ricordo di quelle persone, 😊. Buona serata anche a te, 😘

  3. Libri che sono come un pugno allo stomaco? Me ne vengono in mente tre.
    Il primo, di cui parlerò a breve, è “L’impero del sole”, storia di un ragazzino che quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale viene separato dai suoi genitori (e tutto ciò che ne consegue).
    Un altro, di cui parlerò a breve, è “E Johnny prese il fucile”, l’agghiacciante storia di un giovane soldato che si risveglia un giorno in un letto di ospedale, senza più gambe, braccia e parte della faccia, impossibilitato a comunicare col mondo esterno.
    Ma forse il più duro (ma anche bello) da leggere tra questi è stato “Un uomo”, che è la storia di un famoso anarchico greco torturato dal proprio regime, di cui si innamorò la Fallaci.

    1. Sono molto curiosa di leggere il post in cui parlerai de “L’impero del sole”, 🙂. Sono tre titoli che ho già sentito nominare ma che, fino a questo momento, non ho avuto modo di leggere. Spero che ci sia, prima o poi, l’occasione di leggerli, 😉.

      1. Direi che quello della Fallaci (se ce la fai, perché è davvero tosto) e quello di “Johnny” sono imperdibili. 😉

  4. Manca fra le mie letture. Ho solo visto il film con G.M. Volontè e già quello era validissimo. Se come al solito i film rendono meno dei libri, deduco che sia una lettura imperdibile. Non escludo di recuperarlo…

    1. Mi manca il film ma mi piacerebbe recuperarlo, 🙂. Questo libro merita sicuramente una lettura e credo proprio che in futuro lo rileggerò, 🙂. I libri che mi piacciono molto, prima o poi, torno sempre a rileggerli, 😉.

      1. Ricordati l’ ultimo di Stephen King di cui ti avevo parlato (si lo so, dopo Levi suona strano)… io l’ho quasi finito e fino adesso non ho trovato nemmeno una “stortura”: rispetto agli ultimi, sono quasi certo che questo l’abbia scritto davvero lui.

      2. Eheheh, non l’ho dimenticato affatto: appena me l’hai consigliato me lo sono messo in wish list, 😉. Magari finirà tra i titoli che comprerò nel prossimo shopping libresco, 🙂.

      3. Il film si trova facile… Volontè è un grande, e nella parte è perfetto. Il primo film con lui che ho visto è stato “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, e da lì me ne sono innamorato (artisticamente parlando 😉 )

      4. Ho l’app di RaiPlay, magari riesco a trovarlo tra i programmi del passato, 😉… oppure, se proprio non ci dovesse essere, punto su YouTube, 😉.

  5. letto di recente, proprio nell’edizione che hai riportato in foto…
    libo bellissimo, soprattutto perché descrive un mondo che evidentemente l’autore ignorava e che per certi versi lo sconvolge profondamente, ma senza giudicare, senza far paragoni, senza “indignarsi” perché alcuni suoi connazionali vivevano in modi e con tradizioni e costumi completamente alieni…..
    se si conta che La Malora di Fenoglio, e tutti i suoi racconti a sfondo contadino, sono di poco successivi, le condizioni materiali dei contadini poveri piemontesi degli anni ’30 non dovevano essere molto diversi da quelle della Basilicata dello stesso periodo, e Levi le conosceva di sicuro, anche solo per esperienza personale.
    ad essere molto differenti erano (e forse lo sono ancora) le costruzioni mentali, le credenze, i riti e le superstizioni, la cultura in senso lato. eppure Levi le osserva con gentile disincanto, capendone poco (per forza di cose), e cercando di comprendere cosa ci fosse dietro a certi atteggiamenti e comportamenti indecifrabili.
    quello che ho trovato meraviglioso è l’ultimo capitolo, dove cerca di spiegare, attraverso l’esperienza vissuta e il filtro del suo vissuto e delle sue conoscenze, i luoghi e le genti che aveva potuto conoscere in quel modo particolare, davvero notevole anche come analisi antropologica e sociale: scritta da un dilettante ma con una sensibilità fuori dall’ordinario.
    (ti consiglio di leggere Fenoglio, se non l’hai mai fatto, soprattutto i racconti sono a volte un pugno nello stomaco, tipo “Il gorgo” o “Il padrone paga male” che si trovano facilmente in rete: brevissimi ma fulminanti)
    grazie per la recensione

    1. Mi è piaciuta l’analisi nel tuo commento, 👍: sì, Levi nonostante si trovasse in un ambiente che avrebbe potuto “spaventarlo” per il diverso modo di vivere rispetto a quello del nord, ha saputo adattarsi perfettamente e ad integrarsi in questa popolazione contadina. Fenoglio, no, non l’ho ancora letto ma ho sentito parlare già molto di questo scrittore. Pur avendo tantissimi libri già da leggere mi appunto il nome di questo scrittore: in futuro potrebbe esserci l’occasione per leggere qualche suo libro, 😉. Grazie mille per il consiglio e buon pomeriggio.

      1. cercati e leggiti in rete Il padrone paga male: saranno dieci pagine scarse, ma è un distillato di “fenogliaggine”, se così la si può chiamare.
        Il gorgo è ancora più corto, ce n’è perfino una versione recitata da Lindo Ferretti (ai tempi), se supera le due pagine è tanto

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...