Tutto deve essere sempre più veloce!
Sto pulendo l’obbiettivo della mia reflex, dietro ci va un rullino, dodici ventiquattro o nei casi speciali trentasei scatti, prima di pigiare apri l’occhio trattieni il fiato serri le dita e solo dopo click.
Col pollice ricarichi, e senti il rumore meccanico degli ingranaggi fino al click fermo corsa, poi un attimo e rilasci guardi nella finestrella il numero, quante foto hai fatto e quante te ne mancano.
A fine giornata bisogna sbrigarsi, il fotografo chiude alle sette e mezza.
Riavvolgo il rullino con cura, lo inserisco nel tubetto di plastica gialla col tappo blu e lo consegno al fotografo.
Dopodomani sono pronte mi dice
No dai non riesci per domani sera?
Vabbè passa dopo le sette.
Ritiro le mie foto oggi le ho stampate grandi controllo i negativi nella busta di carta e guardo il portafoto in omaggio
Pensando… Che palle infilare le foto in fila nella plastichina trasparente
Ah già devo pensare al titolo da scrivere sull’album.
Ma poi quando in compagnia le rivedo, perché ci puoi giurare che le rivedo, la cosa più bella è: oh ti ricordi?
E mi ricordo si, trentasei mila lire di stampa azz!
Ho ottomilatrecento foto sul cellulare per vederle tutte mi devo sbrigare sennò non faccio in tempo a comprare l’uovo di Pasqua!
Ciao Albé
Una volta 18k era l’oro
Fra un pó saranno televisori
si dice che in un giorno vengono scattate più fotografie che nell’intero XX secolo.
non so coma hanno fatto a calcolarlo ma ci posso credere tranquillamente.
le foto fatte con la pellicola erano TUTTE ragionate, mica scattavo con leggerezza, sapendo che come una nota di piano, una volta lanciata era irreversibile e non modificabile.
le reflex le ho ancora, una Nikon e una cinese, quel che mi manca è la pellicola e l’indirizzo di un fotografo che sappia ancora come si fa
scusate, dimenticai di modificarmi la firma.
tranquillo, ormai ti riconosciamo… 😉
Ciao Wu !
Credo che questo sia in assoluto il post più lungo scritto da te, e ciò mi onora 😉
Oltretutto rende perfettamente l’ idea di ciò che intendi.
Credo che la fotografia digitale (soprattutto se di “pronto uso” come quella che si fa coi cellulari) sia in ogni caso una “benedizione”, dato che permette di cogliere attimi che altrimenti andrebbero persi. Siamo comunque da sempre attratti dalla possibilità di rivedere subito ciò che abbiamo catturato, e le Instamatic della Polaroid ebbero il loro porco successo proprio grazie a questa brama: foto di pessima qualità che si deterioravano col tempo, però si vedevano subito !
In definitiva, per l’utente quotidiano va bene così.
Però…
Ho recentemente fatto ristampare dei negativi 35mm di quarant’ anni fa, foto scattate con una Nikon F3 (che ancora conservo come reliquia con una nutrita serie di obiettivi). E non c’è un cazzo da fare. Hai voglia a megapixel, ma la qualità e la bellezza di quelle foto non hanno rivali. Per non parlare del fatto che i negativi sono arrivati fino ad oggi, mentre i gigabyte di .jpg che conservo qua e là non credo mi sopravvivranno.
In linea generale direi “in culo alla velocità”. La velocità va bene per certe cose, per altre è meglio prendersela moooooolto comoda…
F3? io ho una FA, un vero gioiellino….. un po’ sporca adesso, ma credo che il suo lo faccia ancora
una jaguar xkr Rr
4000 Vu Otto rimappata da cinquecentosesanta cavalli
Blue cosmo
Cerchi da ventidue antracite
Interni beige Connolly
…
Ripone le ali
Solo quando la parcheggio
A fianco
Della Bentley continental gt
Che c’entra,
Nulla
Certe foto del passato a colori… hanno cambiato colore; quelle in bianco e nero no.
Buon Pomeriggio.
Quarc
In casa ho tantissimi album di foto scattate con la macchina fotografica. È bello sfogliargli perché si rivivono i ricordi del periodo in cui sono state scattate quelle foto, 😀.
La reflex, che nostalgia …