Mi sto ritrovando in una situazione di cui sono purtroppo un abitudinario. Decidere se è il caso di cambiare auto oppure sistemare quella che ho. Siccome faccio una barcata di chilometri per andare a lavorare, almeno fino a quando non trovo una soluzione alternativa, necessito di un mezzo comodo, affidabile e che non beva come un danese il venerdì sera. L’auto che uso adesso e che ho comprato qui, dopo 50.000 km in 8 mesi e 310.000 totali comincia a manifestare un certo disappunto. Da qui il dilemma, vado per una nuova, e intendo quasi nuova, roba di un paio d’anni di vita, o faccio sistemare questa? (Che per inciso anche se non è danese le piace bere).
Il fatto è che nella mia vita non ho mai acquistato automobili nuove, o facenti funzione. Ripensando a quelle che ho avuto mi son reso conto che se le avessi comprate, che so io, non nuove ma un po’ meno usate, forse avrei speso meno.
Ma facciamo un piccolo excursus.
Preciso che le immagini le ho prese da internet, foto reali ne dovrei avere ma sono perse in chissà quale scatola in italia o in chissà quale hard disk smagnetizzato. A parte i colori in alcuni casi, si riferiscono ai modelli esatti che ho avuto.
Ford Capri Coupè 1.3 benzina del 1978. La mia prima auto da 18enne. Comprata da un amico di mio padre. Tamarra come poche. Un cofano inutilmente lungo per il piccolo motore che conteneva. Coupé tre porte con tetto in vinile. La adoravo. Fermato ad ogni posto di blocco perché sembravo un delinquente. Ce n’erano già poche nel 1986, ora sarebbe un pezzo da collezione. Mia madre cucì tutti i coprisedili a mano su misura. Ricordo benissimo quando il carro attrezzi la caricò, causa frizione da rifare e altri problemi. Ancora la rimpiango. Forse l’unica auto che non vorrei mai aver dato via. Ma ero un ventenne stupido. Ora sono un quasi sessantenne stupido.

In contemporanea con il Capri, di cui tra l’altro I numeri di targa compongono ancora una mia password, abbiamo avuto una A112. Era della mia dolce metà, ma ci abbiamo fatto non so quanti km un mese prima che i Balcani esplodessero. Da Milano arrivammo a Spalato e ritorno. Unica A112 in un mondo di auto d’epoca sovietiche. Ma magari ne parlerò un’altra volta.

Ford Escort 1.6 diesel. Un trattore anonimo che però non mi ha mai lasciato a piedi. Anzi una volta sì, ma per poco. La detti via per prendere la…

Citroën CX 2.0 Pallas. Questa era di mio nonno. Più che un’auto era il mio sogno. Il giorno in cui la presi pensai che l’avrei tenuta per la vita. Bella, comoda, chi ne ha provata una sa di cosa parlo. Purtroppo costosissima di manutenzione e non tenuta molto bene dal mio nonnetto, per cui dopo qualche anno dovetti dichiarare sconfitta. Passava più tempo in officina che su strada. Per qualche tempo ho accarezzato l’idea, poi abbandonata, di trovarne un’altra restaurata. Certo ogni volta che ne vedo una (qui in Danimarca per fortuna non ancora) provo un certo sconforto nel non averla più.

Ford Transit prima serie 9 posti. Comprato per poter traslocare con calma dalla Lombardia al Piemonte. I sedili si smontavano facile, anche se più che sedili erano panche leggermente imbottite. Risistemato il motore con mio suocero, poi demolito dopo qualche anno per eccessiva usura generale. Anche questo un poco lo rimpiango.

Moto Guzzi 350 C. Qui non dico nulla perchè non voglio piangerne il ricordo…

Peugeot 405 1.6 benzina. Era esattamente come quella della foto. Colore, tettuccio e alettone compreso. Una signora macchina che ho consumato letteralmente, con impianto a gas. Demolita perché non valeva la pena cambiare bombola e fare la manutenzione (tanta) di cui necessitava.

In quel periodo alcune Fiat Panda 750 si sono alternate o sono state affiancate ad altre auto. Ne ho avute almeno 3 diverse, tutte recuperate a pochissimo o nulla e sfruttate fino all’osso. Direi superfluo mettere una foto, se c’è qualcuno che non ha presente come è fatta una Panda, vuol dire che arriva da un altro pianeta.
Un camper Ford Transit prima serie con guida a destra per fare vacanze con le bambine. Usato un anno in Liguria e poi ciao. Tenerlo dritto in strada era un lavoro e in salita mi superavano anche i pedoni…

Opel Kadett SW. Auto tedesca. Spartana. Dimenticabile. Non ricordo nemmeno perché la diedi via, quasi mi sento in colpa, poverina.

Fiat Tipo prima serie. Inaspettatamente comoda e spaziosa. Ne ho avute due in tempi diversi, una 1.4 bianca e una 1.6 verde. Molto usate e moltissimo consumate. La seconda morta per cinghia distribuzione uscita dalla sede a causa di un dosso per manovra azzardata della dolce metà. Altrimenti andrebbe ancora.

Volvo 240 Polar Station Wagon, benzina. Un transatlantico che come guida ricordava molto il CX Citroën. Dato via in un momento di crisi a causa della pompa benzina morta. Ci si potrebbe vivere dentro tanto è spaziosa. Aveva pure due strapuntini ripiegati nel baule ma chissà perché non omologati.

Fiat Marea weekend. Quando l’ho presa era in lizza con una Subaru Forester ma mi son lasciato convincere dagli interni e da un prezzo più accessibile. Peccato che la Subaru era 4×4 e questa invece non teneva la strada manco a pagarla. Culo troppo pesante, o forse troppo leggero. Finita contro un palo in una notte di neve. Breve storia triste.

Land Rover Freelander 2.0 TD. Ecco, ha soddisfatto la mia voglia di fuoristrada, comoda e molto spaziosa, guidata senza un pelo fuori posto per anni. Poi quando sono cominciate le magagne alla trasmissione integrale sono cominciati i dolori. Ceduta a un tizio che l’ha rimessa a posto. La rividi andare su strada qualche anno dopo. Spero sia ancora in giro.

Daewoo Kalos 1.2. Una meteora. Aveva problemi irrisolvibili. Peccato perché non mi dispiaceva.

Fiat Idea 1.9 JTD. Ufficialmente sempre stata di proprietà di mio fratello e usata da noi per sua concessione. Una scheggia versatile. Chiunque parli male della Fiat Idea deve vedersela con me. Stavo pensando di spenderci qualcosa per alcuni lavori, la mia signora mi ha tolto d’impaccio andando a schiantarsi contro una Mercedes.

Fiat Panda 900 ie prima serie e Fiat Panda 1.1 seconda serie. In contemporanea. La prima gira ancora con un nuovo proprietario, la seconda la sta usando mia figlia in Italia. La Panda se non ci fosse bisognerebbe inventarla, come recitava lo spot.


Ford Mondeo sw 2.0 benzina. Ultima arrivata, qui in Danimarca. Nata come ammiraglia (come la CX e la 240) si difende bene a dotazioni. Essendo del 2005 ancora manca di quello che ormai ogni auto sembra avere, un display multifunzione che rende figa anche una C1. L’unico optional che avrei gradito è il cambio automatico, ma non si può avere tutto dalla vita e io sono uno che si accontenta. Ed è appunto questa ultima arrivata che ora mi pone di fronte al dubbio amletico. Ma confido che la ragazza deciderà per me, resta solo da capire quando. Nel frattempo ho il numero del soccorso stradale memorizzato sul telefono.

Ecco qua, che poi di veicoli ho avuto occasione di guidarne tanti altri, per lavoro o caso. Persino un mezzo cingolato da guerra. Ma questa è un’altra lista…
E voi? Come siete messi a mezzi?
“quasi sessantenne”
ti facevo più giovane
pensavo anch’io di fare un post, prima o poi, sulle mie auto. ma tu ne hai utilizzate davvero tantissime!
io quando ho dovuto “lasciarne” una, ho sempre avuto il cuore spezzato, perché le auto, benché io non abbia nessuna passione per le 4 ruote, mi hanno comunque accolto e trasportato ovunque per anni. ma io sono un romanticone, su queste cose.
non sono ricco. ho 2 utilitarie, una un po’ più di qualità, una un po’ più “basic” che ora guida il figlio, fresco di patente. Il problema è che hanno rispettivamente 12 e 17 anni, e non ho i soldi per sostituirle, nel caso fosse necessario.
la “basic”, che noi chiamiamo “giallina”, nell’ultimo anno ci ha fatto diventare matti, e per sistemarla ho speso una valanga di soldi.
Per alcune ho sofferto il distacco e ancora mi pento. Però ripensandoci devo ammettere che se ho scelto di non riparare è perché in quel momento era la scelta giusta. Ho sempre comprato usato proprio perché non ho mai avuto disponibilità di comprare nuovo e almeno per l’auto non volevo fare finanziamenti…
Dai, faccio i 56 quest’anno. Non sono proprio 60 😂😂😂
Siamo quasi coetanei, io faccio 54.
Io ho sempre viaggiato su auto piccole, adesso ho una Suzuki Celerio, del 2016, che è uno spettacolo. Peccato che in Italia non le importino più.
Qui avevo adocchiato una Suzuki Ignis quasi nuova, ma al prezzo che ha in Italia ne prendi una veramente nuova… Bellina la Celerio 😁
fufù, torno dopo che mo non poto… E’ un mini autosalone 😀
Azzo che excursus… 😉
Mi sa che ti “copio”, ma mi ci vorrà un po’. Vedo che abbiamo diversi punti di contatto (ma ormai ho capito che qualcosa ci lega, quello nella foto sul V35C potrei tranquillamente essere io a quell’ età e la mimetica americana verde ce l’ho ancora 😉 ).
Partendo dalla Capri (mai avuta ma sempre desiderata), ti seguo sulla A112 (la prima auto che ho guidato per strada e quella con cui ho fatto l’esame di pratica) e sul camper su base Transit prima serie (è quello con cui sono arrivato a Capo Nord con mio padre, e poi molto più avanti me ne sono comprato un altro io con l’idea di restaurarlo ma ho finito per usarlo come alloggio mentre costruivo casa).
Altro punto di contatto è la CX con la quale ho avuto una storia breve ma intensa: andava una meraviglia ma un malfunzionamento improvviso delle sospensioni me l’ha fatta schiantare contro un guard-rail. Grazie alla massa notevole dell’ auto io non mi sono fatto un graffio ma lei l’ho dovuta buttare.
Proseguiamo con la Tipo prima serie, mia fida auto di servizio guidata in Tunisia per un annetto: era la versione col cruscotto digitale (la DGT) e in quei luoghi per certi versi primitivi sembrava un’ astronave. Ricordo che la polizia mi fermava (nonostante la targa diplomatica) solo per darle un’ occhiata: “voulez vous les papiers” ? “Non, non, c’ est bon monsieur, que jolie voiture” !
Esperienza Daewoo pessima (una Matiz, però), buttata col motore fuso appena scaduta la garanzia. Mai più coreane.
Sulla Guzzi ti “batto”: dopo averla desiderata per anni, sono riuscito nel 2014 a mettere le mani su un California 2 1.000 immacolato (e ad ottimo prezzo). Ci ho viaggiato in lungo e in largo per 4-5 anni, poi ho mollato per vari motivi e l’ ho scambiato pari e patta con la Jeep Cherokee che mi pare di aver già citato qui. Ora è venduta anche quella.
Andando avanti, altra “liaison” è la magica Panda: ancora presente, è secondo me l’ auto più pratica che esista al mondo. Ti rinnovo l’ invito (anche se inutile) a tenertela da conto anche perchè la seconda serie è in assoluto la meglio riuscita. E tiene anche il prezzo !
Oltre al fatto che fra te e me abbiamo le migliori colorazioni in assoluto: giallina e rossa, imbattibili… non esiste metallizzato !
Le mie auto sono state tutte acquistate usate (in certi casi prese a due soldi e poi restaurate), in un paio di occasioni ho preso quelle dismesse da mio padre (lui invece le comprava nuove). Ci fu solo un’ eccezione: una Y10 LX 1.1 i.e. acquistata nuova di fabbrica (e pure a rate, che me possino). Nulla da rimproverarle, ha fatto egregiamente il suo lavoro viaggiando per 300.000 km e rotti con me e poi è passata alla Signora che ce ne ha messi sopra non dico altrettanti ma quasi. Poi ce l’hanno fregata. Amen.
Quanto al tuo dilemma (riparare o cambiare) non so. Io sono per la riparazione nel 90% dei casi anche perchè se un’ auto ti piace e ti ci sei abituato, tendenzialmente cambiare è inutile. Certo dipende da molti fattori (incide il costo iniziale, il tipo di problema, la disponibilità finanziaria al momento e tante altre cosette), però spesso il gioco vale la candela. Che fa la Mondeo ?
Tieni conto che a volte dei casi che sembrano “disperati” si risolvono con molto meno del previsto (e c’è da dire che il costo dei ricambi ormai è il problema minore, l’offerta è enorme, anche online).
E qui ti aspettavo… 😁
Di tutte queste auto ti assicuro che ne rimpiango veramente solo una. La Capri. Tornassi indietro nel tempo la terrei sempre e comunque. Poteva essere riparata e restaurata con una spesa non eccessiva e una volta diventata auto d’epoca, bum. Per carità, non che ora avrebbe avuto un valore altissimo, ma vuoi mettere andarci in giro?
Vabbè inutile piangere sul latte (o sull’olio) versato. Detto questo, son contento che anche tu abbia provato la CX, quindi sai di cosa parlo. Sono cresciuto dentro la DS di mio nonno, il famoso Squalo, poi appunto nelle CX che ha avuto nel tempo. L’ultima, questa. Troppo costosa in manutenzione, purtroppo. Qui stavo per cedere e acquistare una C5. Ne vendono un botto usate e ci sarà un perché 😂.
Anche la Guzzi mi ha dato del filo da torcere, tra carburatori, trasmissione cardanica, serbatoio bucato. Ma la botta la diede la nascita delle figlie. Chi aveva più tempo di andare in moto… Comunque, ora mi rimane la gigantesca curiosità di sapere cosa cazzo ci facevi in Tunisia con una macchina con targa diplomatica 😱😱😱
Ufficialmente, addetto alla sicurezza dell’ ambasciatore italiano in Tunisia. 😉 Ufficiosamente, ancora non è passato abbastanza tempo per scriverlo…
Oook.. 🤐
Ah, la Mondeo perde colpi. L’ho fatta vedere e mi dicono che bisognerebbe cambiare i cablaggi delle candele e non ho capito cos’altro perché l’inglese lo capisco ma fino a un certo punto. Poi ci sarebbe un fine corsa sospensione rotto che fa rumore e non ho capito quale pezzetto ruggine da cambiare. Ma li la spesa sono più o meno 1000 corone, 130 euro. Il problema è il cablaggio che mi han chiesto 8000 corone, qualcosa più di 1000 euro. Va da sé che ora provo a smontare le candele, appena trovo una chiave robusta, che son strette da hulk, e vedo come sono messe. Altro problema è che non mi serve più una auto così grossa, mi basterebbe una più economica e parsimoniosa utilitaria.
Io sono passata dalla mia mitica turbinosa, immortalata persino da Google maps, alla attuale nina 🙂
Uhh, vero, anche la mia Freelander stava su Google maps. Devo vedere se non hanno aggiornato. Però Turbinosa e Nina è un po’ vago…
Turbinosa = Smart nera, ma tutta nera come Calimero. Era un errore, rifiutata dal presunto acquirente se ne stava lì ad aspettare me.
Nina = 500 bianca, anche lei un pochino diversa: niente volante bianco, niente interno bianco, ma tanto accogliente per me.