[A cura di: Elettrona, da Il Mondo Positivo]
Disclaimer: niente è quello che sembra.
C’è chi ha trovato quello giusto al primo colpo, senza troppa fatica, ed è felice così; c’è pure chi si accontenta di quello che è giusto all’inizio per poi rivelarsi un’autentica fregatura.
Alla fine ti ci abitui anche, è così, perché non è lui a cambiare; sei tu nel tempo che vuoi sempre di più e lui può darti fino a un certo punto, inizia a invecchiare ed essere meno prestante. E a quel punto che fai? Lo cambi. Da là in avanti la ricerca continua finché ti stanchi, o finché ti rendi conto che forse quello giusto in assoluto non esiste. Anche quando sai di aver provato a coprire più esigenze possibili.
Negli ultimi anni poi, sono diventata sempre più selettiva e pretendo il massimo delle prestazioni:
- deve parlare, ma solo quando glielo chiedo
- deve starmi in braccio
- deve starmi sul letto ma senza occupare troppo spazio perché ho tutto il diritto di spaparanzarmi senza farlo cadere
- che non sia troppo ingombrante da portare in giro
- che sia sempre a disposizione quando glielo chiedo. Anche quando sto in macchina.
Adesso metta su il pollice il primo che pensava stessi parlando di frustrazioni d’amore! Potrei anche dire “metta il cuoricino chi credeva parlassi di un animale domestico” ma a differenza di altre piattaforme questo WordPress ha solo il like. Pazienza, si fa quello che si può!
Io invece stavo parlando di computer! Sono una donna informatica e mi prendo la libertà di fare il verso agli stereotipi che vorrebbero la donna sempre e solo interessata a trovarsi un uomo e agli animali domestici. Certo uno non escluderebbe l’altro, ma non è il mio caso. In inglese si direbbe che sono “geek”, e come tale mi comporto!
In realtà la questione è complessa perché il mercato è pieno di soluzioni tecnologiche e ne ho provate tante sia “mainstream” sia non, ma ogni volta manca sempre qualcosa perché sono una di quelle persone definite in gergo “con esigenze speciali” perché priva della vista.
Per fortuna rispetto a una decina di anni fa le cose sono cambiate e quasi tutte le soluzioni di computer, smartphone e tablet hanno dentro di sé uno screen reader interno o se ne può installare uno di terze parti, il problema però è la capacità di elaborazione! Ci sono ottimi tablet, cellulari o mini-pc da 100 euro o poco più che per una persona vedente sono un’ottima soluzione, poi se ci carichi i software di lettura schermo diventano dei veri e propri pachidermi con cui neanche il cane avrebbe coraggio di giocare a Frisbee da quanto sono pesanti. E nel migliore dei casi hai l’audio che spernacchia tanto da non capire addirittura se la voce ti sta dicendo “attiva” o “disattiva”, oltre ai tempi di risposta che fra interazione su tastiera/touch e riscontro vocale e/o Braille un dispositivo di bassa o media gamma ci mette anche fino a 5 secondi. Piccoli (in senso ironico) dettagli.
C’è gente messa peggio di me se è per quello, io non vedo un cazzo e dello schermo mi può fregare il giusto ma se è una persona che necessita ingrandimento del testo e contrasto colori poi le esigenze sono più delicate ancora.
Nel 2017 ho avuto tra le mani un affare costato 100 euro fatto dai cinesi che si chiamava Gole1 su cui era montato Win10; aveva uno schermo touch da 5 pollici più che sufficiente, giusto perché se si piantava l’audio qualche persona occhiomunita mi dava una mano a risolvere, e ci avevo messo su NVDA screen reader gratuito.
Tutto bene per un po’ di mesi perché giravo con una borsetta di quelle per le macchine fotografiche dove mettevo mini pc, minitastiera Bluetooth, cavo di ricarica e auricolari a filo. Poi sono bastati un paio di aggiornamenti di Windows e NVDA, per uccidere letteralmente la macchina che ha iniziato ad arrancare fino a non rispondere più.
Sempre avuti smartphone e PC portatili ma negli ultimi 3 anni e mezzo in cui ho iniziato a bloggare dentro e fuori casa, volevo una soluzione tipo Gole Mini PC ma più prestante perché con 8 GB di memoria RAM, è un bradipo.
Un vedente fa veloce: carta, penna, postit, se li mette in tasca e via. Io farei presto comunque perché con lo smartphone e il tablet scrivo e salvo tutto in bozza, l’app nativa di WordPress/Jetpack è utilissima per il lavoro di base e così anche le varie soluzioni di scrittura note più o meno sincronizzabili con servizi di archiviazione esterni.
Però avendo anche tanti plug-in particolari per i motori di ricerca e un sacco di altri tecnicismi, lavorare sul blog da smartphone o tablet sui programmi di navigazione tipo Chrome e simili, è un bordello perché gli screen reader per mobile hanno meno possibilità per svolgere i comandi a cui invece sono abituata su Windows, tipo vai in cerca di questa parola per attivare immediatamente questa funzione.
Allora certe volte mi trovo a tenermi una bozza per giorni perché non arrivo in tempo sul PC o a pubblicare articoli senza “miglioramenti” per la stessa ragione.
Adesso ho un convertibile della Microsoft che mi dà parecchie soddisfazioni ma ancora… Troppo grande e tocca tenerlo sempre nello zaino!
Forse però il nuovo mondo della ricerca potrebbe avere una soluzione nel 2024? Si chiama Optima e pare quello giusto. Anche le misure sembrano abbastanza OK … 1.5 kg, 29.6 x 19.0 x 3.3 cm.
Vediamo quanto si farà pagare e si accettano scommesse.