Per essere venerdì, direi che c’è già parecchia “carne al fuoco” (ringraziamento all’ Onnipotente per aver fatto la spesa 😉 ), ma il barbecue di questo fine settimana lo vogliamo fare bello abbondante. Doppia griglia, anche per i vegetariani, le verdure alla brace hanno sempre il loro perchè. Inoltre è un po’ che non mi cimento in “pipponi del venerdì” quindi aggiungo.
La cosa su cui sto riflettendo non è una novità, ma la tiro fuori per due motivi principali: il primo è che sembra che l’argomento sia tornato alla ribalta, sia dal punto di vista politico che da quello “mediatico”; il secondo è che approfitto della presenza delle nostre “new-entries” (Elettrona e Gifter, i “PlusBrothers”) perchè sono convinto che da parte loro possa venire un utile contributo.
Sto parlando (si sarà capito) dell’ interesse rinnovato che si è (ri)acceso intorno ai temi delle adozioni, delle famiglie arcobaleno, delle coppie omosessuali, delle gravidanze surrogate e argomenti correlati.
Ho premesso che non è una novità perchè negli anni (più o meno ogni volta che se ne tornava a parlare) ci ho già rimuginato sopra, trascrivendo qui i miei ragionamenti. Sintetizzo, per chi non abbia voglia di andare a frugare indietro, il mio personale punto di vista di base.
Io sono molto ancorato alla Natura: nel mio pensiero non c’è morale, non c’è religione, non c’è pregiudizio, non c’è “stigma”. Resto convinto che la vita umana debba scaturire – funzionalmente – dall’ unione fra un essere umano di sesso femminile (che si accolla la parte “difficile”) ed uno di sesso maschile (che la sconterà dopo, credevi di cavartela così, eh ?). Questa è la base, non vedo altre possibilità. Fino a questo punto non ci sono considerazioni da fare, si tratta di dati oggettivi, validi dall’ origine della specie umana sino ad oggi e non credo potranno variare in un futuro prossimo.
Da qui in avanti entrano in gioco le mie opinoni, quindi è da qui che si può discutere (non litigare, discutere). Inoltre, da questo punto abbandonerò la dicitura “nuova vita umana” e la sostituirò con il più acconcio “figlio” o “figlia” o “figli” perchè in fondo è di figli che stiamo parlando, non di cose da allevamento.
La mia opinione è articolata in diversi punti, li elenco come vengono, senza un ordine particolare:
- E’ umano, giusto e naturale volere dei figli (è la cosa che porta avanti la nostra specie), ma non è possibile “pretenderli”. In una coppia, se uno vuole figli ed l’ altro no, cominciamo male. Forse i due dovrebbero riconsiderare il loro rapporto.
- Per lo stesso motivo, anche se tutti e due i componenti vogliono dei figli ma questi non possono essere generati, qualunque sia il motivo dell’ impossibilità, bisognerebbe avere la forza di accettare la cosa e tirare avanti senza.
- Il legame fra una madre ed i suoi figli è un patto indissolubile (altro che matrimonio) che va oltre qualsiasi legge, qualsiasi usanza, qualsiasi credo religioso e qualsiasi sega mentale. Una donna che “cova” un figlio per nove mesi (o giù di lì a seconda dei casi) e gli dà la vita mettendolo al mondo, ne è responsabile vita natural durante. Molti non ci pensano, o credono non sia così, ma è così.
Si comincia a capire dove vado a parare ?
Per quanto l’ argomento sia abbastanza “trito”, una novità ultimamente l’ ho sentita. Ho sentito parlare di “diritto ad avere figli“, peggiorando le cose, confuso con i “diritti dei figli“. E qui mi parte l’ embolo. Cazzo.
Nessuno, per nessun motivo e per nessuna “legge” al mondo possiede un “diritto ad avere figli”. Sono i figli ad avere diritti (spesso calpestati e dimenticati): diritto ad essere amati, diritto ad essere cresciuti, diritto ad essere educati, vestiti, sfamati… ma non esiste il “diritto di averne”.
Non ci inventiamo un cazzo, per favore. Se cominciamo a creare i “diritti” dal nulla, è finita. Pensiamo a far valere quelli che esistono e che vengono sistematicamente ignorati, se no andiamo a finire male.
Va da se’ a questo punto che ogni “artificio” in questo senso, secondo la mia visione, è fuori discussione. Poche, pochissime le eccezioni che contemplo: una per tutte, il caso di una coppia formata ad esempio da donna sana e in grado di gestire una gravidanza e uomo non in grado di compiere fisicamente l’atto necessario. Ove entrambi lo desiderino, consapevolmente e responsabilmente, la scienza può venire in soccorso con un procedimento di inseminazione artificiale. Oltre a questo, tenendo a mente i punti elencati poco sopra, non vedo altre eccezioni percorribili. Qualche “spintarella” ormonale in caso di carenza potrebbe essere un’ opzione, ma qui siamo “borderline”.
Odio l’espressione, ma è ormai di uso comune: “utero in affitto” ? Ma vaffanculo. Affittati l’appartamento, affittati la macchina, affittati il culo, ma l’ utero lascialo in pace (se hai dubbi, leggiti il punto 3 di cui sopra). Non è un atto d’ amore, non è spirito umanitario, è vigliaccheria. C’è chi dice sia addirittura un reato, ma a me non frega un cazzo, il problema è a monte e non c’è legge civile o penale che tenga. Se fai un figlio è tuo. Se lo “vendi” o anche lo “regali” non sei nemmeno una “bestia”, sei tipo un frigorifero. Anzi nemmeno. Sei una merda. Anzi nemmeno.
Rimane aperto il discorso “adozione”.
Qui sono molto più possibilista, ma anche su questo tema ho da fare una precisazione: sento parlare di adozione, di bambini da adottare, di bambini da “salvare”, come se fossimo ancora nell’ Inghilterra di fine ‘800 o nell’ Italia del secondo dopoguerra. Come se ci fossero ad oggi conventi ed orfanotrofi traboccanti di povere creaturine di pochi mesi tragicamente rimaste senza mamme e papà periti sotto le bombe o figlie di prostitute vittime della tubercolosi…
I tempi sono un tantino cambiati, il neorealismo alla Rossellini ha abbastanza rotto il cazzo, le cose oggi non stanno più così: non c’è più questa vasta “disponibilità a catalogo” di cuccioli di uomo (a meno che non ci rivolgiamo ai veri “cataloghi” di venditori che pure esistono, ma lì siamo davvero contro la legge, oltre che contro la Natura). I bambini che hanno veramente bisogno al giorno d’oggi hanno esigenze un po’ più alte e problematiche, e in genere non sono così facili da gestire. E’ bene che chiunque vada a “pescare” in quelle acque si faccia prima un’ idea seria di quello che va ad affrontare, e faccia le sue valutazioni. E’ proprio sulle capacità di valutazione della gente che sono parecchio scettico: ci sono molti che sbagliano nell’ adozione di un cane, già bastano quelli a fare danni.
Chi ha avuto la pazienza di leggere fino qui, avrà notato che nonostante il tema che tratto faccia venire subito in mente un riferimento alle coppie omosessuali (che ho pure citato all’ inizio, quindi mi sono spoilerato da solo, stronzo che sono), non ho mai parlato espressamente di questo aspetto. Ma adesso ci arriviamo.
E’ facile capire che, secondo tutto ciò che ho scritto, l’ unica possibilità che vedo per questo tipo di coppia è proprio quella dell’ adozione. Fanno eccezione i soli casi specifici di coppia di donne dove una delle due concepisca e partorisca più o meno naturalmente un figlio (anche con “uomo a perdere” qualora questo sia d’ accordo) oppure di coppia di uomini dove uno dei due porti con se’ un figlio precedentemente concepito con una donna a patto che questa sia o morta o consapevole e consenziente, fermo restando che ne rimane comunque la madre (sempre riferimento al punto 3).
Però, c’è il solito “però”. E qui usciamo dal “naturale” ed entriamo nel “legale” (e come al solito cominciano i cazzi). Pare che in questo (per altri versi splendido) paese la legge rompa parecchio i coglioni alle coppie omosessuali quando si tratta di adottare. Rompe talmente tanto che non si può fare. A meno di inventarsi strani cavilli (tipo adozione all’ estero, con tutto quel che ne consegue) o di perdere tempo in battaglie dal dubbio esito.
La soluzione secondo me ? La mia proposta ? Più semplice di quanto non si possa pensare. Ma prima un’ altra piccola “tirata” (prometto, è l’ ultima).
Io credo che al di là delle questioni strettamente biologiche e naturali, l’ amore inteso come vero sentimento di affetto, stima, comprensione e condivisione fra due esseri viventi, sincero (e sempre “consapevole e responsabile”, che sarà lo slogan del mio partito 😉 ) sia una cosa che va oltre il sesso (inteso non come atto, ma come differenza genetica). Quando è sincero, sti gran cazzi se siamo XX, XY, o qualsiasi altra combinazione. D’ altra parte “la nostra vita è una sciarada, sulle prime sembra xxyxxx, invece è zxyxxxz” (cit.)
E se le cose stanno così, non è forse abbastanza per crescere un figlio ?
Ma torniamo alla soluzione: invece di combattere contro i mulini a vento, facendosi sbattere di qua e di là dalle varie correnti politiche che davanti “spingono” le vostre cause e dietro ve lo spingono in culo nel senso brutto del termine, abbandonando sempre tutti sul più bello perchè alla fine sono sempre più bacchettone e conformiste dei bacchettoni conformisti che dichiarano di combattere… perchè non concentrarsi sulla possibilità di adozione da parte di una singola persona ?
Non è impossibile, è fattibile. E secondo me sarebbe molto ma molto più utile di tante menate che alla fine si rivelano solo stupide “questioni di principio“. Utile per tutti, per i bambini, per le persone (omo o etero che siano), per tutti.
E, forse, un po’ più giusto. Ed umano.
Vi mancava, il pippone del venerdì, eh ? 😉
Ma io tutti questi problemi non li vedo.
La cosa che non mi piace è l’utero in affitto.
La mercificazione delle gravidanze, questo non mi piace.”
Anche perché così solo chi ha soldi può avere un bambino-
Adottare è più complicato e costoso che che andare e comprarselo.
Sostanzialmente son d’accordo sul fatto che se un figlio non arriva tra un uomo e una donna vuol dire che così deve essere.
L’utero in affitto credo esista da sempre, solo che ora lo hanno sdoganato. Mi frega qualcosa? No.
Sul diritto ad avere figli, credo sia più importante il diritto a bere acqua gratis. Lo so, non c’entra un cazzo ma è per dire che non abbiamo diritti a meno che non li possiamo pagare.
Buon weekend a tutti.
Nei bei tempi andati c’erano le gonadi in affitto. Un nobilastro gaio doveva comunque sposarsi dare eredi al padre/nonno.
Uno o più servi adempivano alla bisogna, fungendo da inseminatore supplenti della giovine nobilastra consorte.
Del resto chi non ricorreva a tale pratica correva il rischio di mettere al mondo dei mostriciattoli, vista la prassi di sposarsi tra parenti.
Il mondo è pieno di orfani. Se qualcuno (unico requisito che deve avere è che sia una brava persona) ne vuole adottare, o comunque desidera un figlio e non può averlo per motivi biologici, che adotti un orfano! La cosa è talmente ovvia che ovviamente i nostri governi fanno di tutto per complicarla.
Sbagliato accanirsi nel tentativo di far avere figli a una coppia che non può averne. Proprio queste coppie, in cui lei o lui non possono procreare, invece di elemosinare aiuti da parte della società scientifica per avere figli in maniere innaturali e moralmente discutibili, dovrebbero essere molto incazzate con la Società stessa perché è molto probabile che non sia un semplice caso se queste persone non possono avere figli, ma è probabile che invece sia colpa di una qualche forma di inquinamento (in aria, cibo, acqua) che la Società del catzo in cui vivono gli ha gentilmente fatto assumere contro la loro volontà. MI PREOCCUPA CHE QUESTE COPPIE NON ABBIANO NEANCHE LA LONTANA COSCIENZA DI QUESTA EVENIENZA.
Io concordo.
Devo ammettere che ho atteso vigliaccamente di vedere quali commenti avresti suscitato con il tuo articolo, e ho preferito trattenermi dal commentare perché l’argomento è delicatissimo, e si rischia, anche senza volere, di ferire qualcuno. Ora che ho letto qualche commento, vorrei dire anche la mia opinione. Personalmente concordo su tutto quello che hai scritto. In particolare mi è piaciuto quando hai detto che è umano e naturale desiderare dei figli, ma non è giusto pretenderli. Il “diritto ad avere figli” non si può sentire, non esiste al mondo, ma purtroppo è il frutto di questa società malata ed egoista in cui ogni individuo è convinto di avere diritto di calpestare tutto e tutti pur di perseguire la propria personalissima idea di felicità. Non vuoi essere madre? Non c’è problema:abortisci. Vuoi a tutti i costi un figlio? Che problema c’è, si può comprare. In tutto questo, dove sono i diritti del bambino? Qualcuno si è fermato a pensare cosa vorrebbe lui o lei? I bambini non sono oggetti che si comprano o si vendono, e non sono i diritti di nessuno. Non sono trofei da esibire o vittorie da festeggiare. Non sono animali da allevamento che si vendono anche prima della nascita come i cuccioli di cane. I bambini hanno una psiche delicatissima che non dovrebbe essere turbata dalle schifezze degli adulti. I bambini hanno dei diritti che sembra non interessino a nessuno. Forse perché non votano.
la soluzione che proponi è la più semplice e anche giusta…..
si potrebbe tranquillamente fare “alla giapponese”: laggiù è consentita l’adozione di chiunque d parte di chiunque altro, cosa che ha permesso finora l’esistenza di decine di coppie di omosessuali in cui il più vecchio adotta il più giovane, trasferendo così su di lui tutti i diritti non di un coniuge ma di un figlio, e direi che non è poco.
quanto al discorso sesso/amore, a me sembra che al mondo ci sia molto ma molto più amore senza sesso che sesso senza amore, e questa è una bellissima cosa che non si va mai a riconoscere abbastanza.
l’amore ha centomila modi di manifestarsi, compreso il rapporto carnale, ma non è limitato a quello, anzi a vederlo in senso lato l’amore erotico è una componente molto piccola nella summa degli scambi amorosi del pianeta (come botte e omicidi sono parti minime dell’intero oceano d’odio che si agita tutti i giorni tra gli uomini).
e il sesso “ricreativo” può essere di suo una cosa bellissima per entrambi (o ambettré o più) i partecipanti anche se in uno o più di essi non c’è la minima traccia di sentimento amoroso per l’altro/a/i, il sentimento può o meno interferire con le sensazioni della pelle e degli altri sensi, e questo può dipendere anche dalle circostanze contingenti, e anche in un rapporto di amorosi sentimenti che va avanti da tempo.
ma fondamentali nel gioco tra corpi sono soltanto il rispetto reciproco e l’amore per quel che si sta facendo, altrimenti è soltanto ginnastica e rientra nel (poco) sesso senza amore che c’è in giro.
ho detto la mia, sui 3 punti di monsù concordo pienamente, pur comprendendo desideri e debolezze di noi peccatori
PS: era meglio quando c’erano gli Squallor (grazie per la cit.)
Impressione personale, Albert1, ma ravvedo una incoerenza tra la premessa e la conclusione. O meglio, un vero e proprio ribaltamento di prospettiva tra inizio e fine. Parti dall’interesse per la vita e lo sviluppo dei bambini, cosa decisamente condivisibile, per poi arrivare a ipotizzare l’adozione da parte di persone singole, ripiombando totalmente nelle pretese da adulto del “voglio un figlio”. Dando per scontato che bisogna saper fare il genitore, amando e prendendosi cura dei piccoli, siamo sicuri che un bambino non abbia necessario e ineludibile bisogno di due figure genitoriali di genere complementare, ossia una maschile e una femminile? Nati queste come uomo e donna, che si sentano e siano rimasti tali, intendo.
Un esposizione chiara ed esaustiva. Se fossi in televisione ti interromperebbero continuamente. Se le regole del “debate” venissero rispettate non è improbabile che i nostri politici cadrebbero miseramente dal loro piedistallo. Appena caduti andrebbero “sparati” non prima di aver fatto fuori il conduttore lecca-lecca di turno.
Zipsonoincazzatoneroetuttoquestononloaccetteròpiù
[Elettrona] – Parlo io, ho detto a Gifter che è assolutamente il caso stia fermo perché lo conosco e so che lui quando vengono fuori certi discorsi, è molto più feroce di me.
A me come donna, che già un uomo si metta a parlare di cosa una o due persone che vogliono figli dovrebbero o non dovrebbero fare, sta enormemente stretto, specie se una persona di sesso maschile si mette a dire che “se porti in grembo un bambino senti la responsabilità per tutta la vita”, fosse proprio così non ci sarebbe gente che li butta nei cassonetti allora… Non importa, non ci voglio entrare più di tanto; io sono una di quelle che non vogliono figli e rivendico il diritto a non volerne, anche Gifter è uno di quegli uomini che non ne vogliono, gay o no, quello è un discorso assolutamente soggettivo e non stiamo qui a parlare di questo.
Non parliamo poi di “natura” perché se ci mettiamo con la faccenda del pro e contro natura, a questo punto anch’io dovrei smettere di camminare per la strada: mi riferisco al bastone guida, universalmente detto “bastone bianco”. Potrebbe essere anche nero o di altri colori e la sua funzione non cambierebbe, sarebbe in tal caso solo da cambiare il simbolismo dei colori per i vedenti che si farebbero mille pare e già fanno fatica a rispettarti se hai quello bianco, ma a me importerebbe sega.
Quell’affare lì, lungo a partire da un metro e venti a salire, non è un affare utile a sorreggerti, ma è il prolungamento del dito indice: si appoggia al dito e permette di esplorare la terra! Più “contro natura” di così, volessimo andare “secondo natura” noi persone prive della vista dovremmo piegarci a 90 gradi e camminare a quattro zampe, possibilmente anche a piedi nudi, così da avere l’esplorazione tattile della terra. Invece no. Un qualunque umano qualche secolo fa s’è inventato l’escamotage che, forse forse, prolungando il dito del cieco tramite un bastone diventato negli anni sempre più ergonomico, si può ottenere lo stesso risultato restando in posizione eretta.
E anche per il bastone di un anziano che fa da “terza gamba” sul secondo o contro natura sarebbe da dire qualcosa, perché “secondo natura” a un certo punto gli anziani dovrebbero schiattare non continuare a camminare in strada.
Non parliamo poi dei cani guida o poliziotto o antidroga, ecco, l’uomo non fiuta per cui è contro natura addestrare un cane che lo faccia al posto suo! Lasciate la droga girare libera! Anzi, legalizzatela che è meglio! Pure quella, è contro natura, se vogliamo tanto stare a guardare.
Su inseminazioni artificiali, gestazioni per altri e simili, ho letto varie storie anni fa perché anch’io sulla gestazione per altri la pensavo in modo… Come la pensa la destra ovvero “utero in affitto”, “mercato”, senza guardarmi in giro; a proposito se penso a tutte le volte che ho pagato uno perché mi accompagnasse, a tutti gli occhi in affitto che ho usato in vita mia…
Sì, sono contraria nel momento in cui tu persona di qualunque genere e grado prenda e vada in un paese in via di sviluppo a sfruttare una donna per i tuoi comodi, qualunque essi siano. Ma se come negli Stati Uniti e in Canada è regolamentata, io non lo farei mai di portare in grembo l’ovulo fecondato di un’altra e poi partorire il figlio che va a una terza coppia ancora, etero o gay che sia. Ma è un problema mio e, essendo favorevole all’autodeterminazione delle donne, voglio che la legge le tuteli qualunque scelta esse facciano. Anche quelle che personalmente non condivido.
Io personalmente ho la rabbia che sale, quando sento il classico maschio privilegiato sano ed etero dire “uno che non può dovrebbe accettare la cosa e fare senza”, si tratti di figli o di altro, porca puttana anch’io ho accettato di non poter vedere. Di non poter, per natura (sono nata così) mai guidare una macchina.
Ma pretenderò sempre di andare in giro, sia col bastone suddetto, sia col cane, sia anche con un accompagnatore e pensa un po’, pure di scegliermelo l’accompagnatore, secondo i miei canoni che io stessa ho diritto di decidere.
Sul discorso dei figli biologici, guai se non ci fosse la procreazione assistita: migliaia di coppie sierodiscordanti (partner positivo all’HIV e partner negativa o viceversa) capaci di generare figli, nell’era pre-farmaci avrebbero tutti avuto figli positivi se non ci fosse stata l’inseminazione artificiale a permettere loro di concepire in sicurezza. Prima dell’inseminazione, e anche delle diagnosi pre-impianto, migliaia di bambini – ora adulti – sono nati con la retinite pigmentosa e ora ciechi, e ti dicono “io sono cieco perché i miei genitori hanno voluto che lo fossi”; ora, con la scienza, questa cosa non succede più.
Una delle più belle storie d’amore che ho letto è stata quella di una signora che ha “prestato la pancia” alla nuora quando quest’ultima ha subìto un’isterectomia per un cancro, scoperto proprio dopo una serie infinita di aborti spontanei: senza più utero non poteva avere figli e la suocera ha portato in grembo l’embrione generato dall’ovulo congelato della ragazza operata e lo spermatozoo dell’uomo. Io mi sono commossa pensando al gesto di generosità che quella donna ha fatto verso figlio e nuora, e quanto quel bambino sarà loro grato a vita. Le seghe mentali di “ma come la deve chiamare, mamma o nonna?”
Cosa se ne importa alla fine, per citare Shakespeare “una merda anche se le cambi nome puzza lo stesso”… No, era la rosa e il profumo ma ci siamo capiti! Anche io mia madre la chiamo fulli, e allora?
Quella persona qualunque nome il bambino le dia, sarà sempre per lui una persona speciale.
Poi, certo, sarei più d’accordo che una coppia impossibilitata per qualunque ragione ad avere figli, li adotti piuttosto che li generi ma questo è un discorso legato a un altro fattore cioè che al mondo siamo in TROPPI e il mondo lo stiamo già distruggendo, è pieno di bambini abbandonati, ma anche qui: è un pensiero mio. Senza poi contare che l’omosessualità in natura esiste, e le specie animali in cui è presente, accudiscono i loro simili cuccioli/pulli abbandonati. Quindi sì, in natura ci sono omosessuali con figli anche se non se li generano.
Per cui al netto delle idee di ognuno, se leggi ci devono essere, le leggi devono proteggere TUTTI.
Io adesso ho detto la mia e, onestamente, mi ritiro a spettatrice perché non mi va di tirar fuori discussioni e flame sui social dove posso bloccare, figuriamoci se mi va di farlo qui. Ho parlato solo perché sono stata in qualche modo chiamata in causa insieme al mio collega, altrimenti dove trovo post di questo genere li evito molto volentieri.
[Elettrona] – E per inciso,
io sono d’accordo con le istanze delle famiglie omogenitoriali e tutta la questione procreazione assistita in ogni sua forma, questo probabilmente era chiaro dal mio post di prima. Però mi immalinconisce sapere come diverse persone attive nel settore, se leggessero un post come il tuo ti darebbero dell’omofobo.
Niente di tutto questo: tu hai le tue idee, le rispetto e non le condivido, anch’io la pensavo come te fino a qualche anno fa.
Fino a quando non ho conosciuto una famiglia omogenitoriale reale e la sua storia, che poi anche là ogni storia è diversa e non si può basare un’idea sull’esperienza di un singolo. Ma soprattutto fino a quando non ho avuto esigenze diverse che mi hanno fatto riconsiderare “lo status quo” di persona con disabilità. Se mi manca qualcosa, non vuol dire che non possa avercelo -e anche pretenderlo se possibile – in altro modo.
Sui figli è diverso, vanno cercati casomai, non pretesi; ma un figlio “lottato” sia per adozione sia per altra strada, sarà sicuramente più amato degli altri. Pensaci, a questo punto di vista. Torno al mio posto.
[Elettrona] – Porco mondo neanche posso modificare, i commenti, qui. Mi dà un fastidio aggiungerne uno nuovo per integrare quello che c’era già! Mi pare di comportarmi come i peggiori inquinatori di dibattito, pur volendo fare tutto l’opposto.
Purtroppo su questi temi di omogenitorialità e dintorni, il dibattito è già inquinato di per sé in quanto vengono raccontate le storie estremamente belle come quella di Maria Silvia e Francesca coi loro figli, o quella di Tiziano Ferro -che li ha adottati- o quella della famiglia etero su cui raccontavo più sopra, ragazza isterectomizzata e aiutata dalla suocera. Ma insieme raccontano l’estremo opposto, come la storia di Sarah e Jennifer Hart.
In sintesi, due donne omosessuali che hanno adottato sei figli, in giro per i social postavano tante scene di amore e felicità poi è finita che in realtà in quella casa era pieno di abusi e son morti tutti. L’ho seguita come ho seguito anche altre storie di persone, più o meno accoppiate, che hanno adottato una squadra di pallone a forza di prendersi bambini, e non va bene neanche quello; là però si parla di situazioni in cui chi doveva vigilare non l’ha fatto, non c’entra l’amore né niente.
Un dibattito sano si dovrebbe basare sulle storie raccontate ma senza polarizzazione in un senso o l’altro, perché guarda caso a raccontare le storie tipo quella di Sarah e Jennifer sono sempre quelli politicamente orientati in un modo e chi poi divulga quelle belle sono sempre dell’altro schieramento, in un invito al tifo selvaggio. Quando invece ci sono storie belle di famiglie etero coi figli nati spontaneamente o adottati, famiglie in cui si era una coppia etero poi lui o lei si è messo con un altro uomo o un’altra donna e i figli hanno preferito vivere con loro, insomma, è complessa la faccenda.
Ci sono pure famiglie “tradizionali” dove padri, mariti, fratelli, pongono e dispongono delle donne come gli pare e piace e poi le ammazzano, c’è di tutto eppure nessuno in quel caso dice più di tanto; tutti a prendersela con le famiglie omogenitoriali come se il male fossero loro, no una cultura che mette i figli come immagine di se stessi, omo o etero che si sia.
Io credo che i figli abbiano diritto di essere amati e cresciuti senz’altro, ma non sia assolutamente detto che ad amarli e crescerli debba per forza essere la persona che li ha messi al mondo o ha dato il proprio spermatozoo. Una persona non è fatta solo di caratteri biologici, una persona è complessa e un genitore di qualunque ordine e grado che veda il figlio come un prolungamento di se stesso, o dove scaricare i propri sogni infranti, quello non sta amando. Lo sta distruggendo. Chi ha detto padri che si atteggiano ad allenatori improvvisati o madri che picchiano i prof? Io. Quelli sono “bambini che hanno bisogno di una mamma e un papà” [cit.] ma sono nati da quelli sbagliati, sono venuti fuori spontaneamente, magari da un preservativo bucato, e nessuno dice una parola.