Il secondo argomento con cui voglio augurarvi un ottimo fine settimana è la intervista al Generale Fabio Mini: https://invidious.privacydev.net/watch?v=D3g9sD1KzTI
Mini non ha bisogno di presentazioni, credo, essendo uno dei massimi esperti di guerra che abbiamo in Italia. Ospite da almeno un decennio in varie trasmissioni e autore di più libri su questioni geopolitiche e militari.
Si tratta di un video un po’ lungo, ma che vale la pena ascoltare dall’inizio alla fine. Non è che Mini dica cose straordinarie. Anzi, si attarda su argomenti alquanto ovvi e lampanti. Il problema è che la famigerata narrazione ufficiale racconta l’opposto, ossia cose inverosimili spacciate per reali. Mini, con chiarezza e dovizia di particolari, descrive invece quello che è coerente con la storia degli ultimi 60 anni e con l’evidenza dei fatti attuali. In un mondo fatto solo di becera finzione, non è poco.
Alle considerazioni di Mini andrebbe aggiunto che bisogna tenere d’occhio la Polonia, e quanto sta accadendo là. Quel Paese, politicamente molto vicino agli USA, sta accumulando sul proprio territorio armi di ogni tipo, gentilmente fornite dai servi di Washington. Il timore è che gli USA vogliano coinvolgere la Polonia nella guerra, continuando a provocare la Russia anche da là, facendo così definitivamente esplodere lo scontro diretto tra Paesi europei, ossia tra i servi degli USA (in primis Regno Unito e Paesi aderenti alla UE) e la Russia, appunto. Con gli USA a guardare interessati, pronti a entrare in azione solo in un secondo momento, come fatto nella seconda guerra mondiale, dopo aver fatto scorrere il sangue di altre milioni di persone. Che fare, è la cultura da Far West che hanno… si divertono così.
Buon ascolto.
Grazie per il prezioso contributo, zipgong. La Polonia sta facendo di tutto per accattivarsi le attenzioni degli USA, per esserne serva “privilegiata”. C’è chi prova piacere nello strisciare davanti al padrone. Come già visto con le prove contro Saddam Hussein e l’Iraq, è parere di molti analisti che gli USA inventeranno una scusa per coinvolgere la Polonia nel conflitto, ed essendo quel Paese slavo membro di UE e NATO, ciò è pianificato per fare da apripista all’intervento in grande stile di tutti gli eserciti della famigerata organizzazione guerrafondaia dell’Atlantico del nord.
A me continua a sfuggire la ragione dell’ interesse che questa cosa suscita nel popolo.
Non parlo di “alte sfere” dove è naturale che l’ interesse ci sia, è ovvio quale sia, ed è certo che non è di natura umanitaria o dettato da amor di giustizia.
Parlo proprio della “ggente”, cioè di noi, di voi e di tutti quelli che (a quanto vedo) in gran parte sono pronti in questo caso a cucirsi la bandierina gialloblu addosso. Qualcuno anche quella biancoblurossa (fra i quali nel caso il sottoscritto, ma questo non conta).
Ma sti cazzi ?
Quanto all’ essere servi degli USA, beh, lo siamo più o meno dal 1943, ormai ci siamo pure abituati. Mi dirai che almeno prima gli ordini arrivavano diretti e adesso passano pure per il tramite della UE, ma tanto sempre la stessa pappa è.
Problema grosso: all’ epoca gli USA erano una potenza “vera” (per quanto solo “formale”, concetto che mi ci vorrebbe un post-pippone per esporre, me lo tengo da parte per un’ altra volta), mentre oggi si sono ridotti – con le loro mani – all’ ombra di loro stessi. Sicuri che continuare a prendere ordini da un moribondo in bolletta sia ancora una buona idea ? Io no.
Albert1, se non avessi letto i tuoi articoli sulla questione, interpreterei in maniera errata questo tuo commento. Parto allora dai tuoi precedenti scritti per dire che sì, magari fosse stato possibile dire “sticazzi”! Da colonia USA, dove libertà e diritti dipendono esclusivamente dalle paturnie dello zio Sam, questo è lusso che però non possiamo permetterci. Purtroppo l’Italia è già in guerra al fianco dell’Ucraina, per ordine degli USA, dichiaratamente contro la Federazione Russa. Visto che il conflitto sta andando avanti, e sta peggiorando (nel senso anche che ci sono già tutti i presupposti per un allargamento), è solo questione di giorni che anche l’Italia invii militari. E che la Russia risponda congruamente, magari spedendo da noi qualche regaluccio (ne avrebbero tutto il diritto). Insomma, il tempo degli “sticazzi” è finito da oltre un anno. Per chiudere, a me non preoccupa, ma spaventa, il fancazzismo che vedo attorno a me, di gente che invece di riempire le piazze per protesta e magari occupare Parlamento e Quirinale, continua tranquillamente a fare la propria vita come se nulla fosse, e la sera magari si mette davanti al TG per urlare contro il cattivo di turno che gli USA ci hanno messo davanti. Ma in fin dei conti questo è il popolo delle file per farsi inoculare il siero magico, quindi che aspettarsi?
Sulla stessa questione, suggerisco di ascoltare le considerazioni del professore emerito di economia Gianfranco La Grassa.
https://invidious.projectsegfau.lt/watch?v=ipJ-U0XuHos