Sull’Africa, l’immigrazione indotta e Giorgia Meloni

Buon pomeriggio a tutti,

oggi vorrei affrontare due questioni, Africa e Guerra in Ucraina, che tratterò separatamente, e sulle quali vi lascio del valido materiale, che magari potrà tornarvi utile per il fine settimana.

In tutti i casi mi avvarrò dell’uso di invidious, front-end che permette di accedere ai contenuti di youtube liberamente e senza essere controllati.

Per quanto riguarda l’Africa, e l’immigrazione, invito ad ascoltare due interventi che sono stati pubblicati negli ultimi giorni. Entrambi hanno a che vedere con Giorgia Meloni.

Prima le folgoranti parole di Mohamed Konare, Leader in Italia del Movimento Panafricanista, che chiarisce una volta per tutte la situazione in Africa, ricordando che tutte le presunte “guerre” di cui la propaganda italiana (specie la pseudosinistra nazi-chic) parla, non sono altro che scontri tra i governi fantoccio messi là da Francia, Regno Unito e Stati Uniti da un lato, ed essenzialmente delle forze partigiane dall’altro. Konare parla principalmente di Paesi africani francofoni, ma da una fonte del Biafra (territorio assoggettato alla Nigeria) ho ricevuto descrizioni del tutto sovrapponibili a quanto qua raccontato. Konare lo menziona solo di sfuggita, ma va sottolineato che non di rado alle guerre civili tra forze partigiane e forze foraggiate dai Paesi occidentali si aggiungono guerre tra Paesi, ossia Francia e Regno Unito (un po’ meno gli Stati Uniti, cui le prime due preferiscono non contrapporsi) si fanno la guerra guerreggiata per interposta persona, per il controllo di aree ricche di materie prime.

https://invidious.privacydev.net/watch?v=-69RrQ9nU5I

Konare si appella alla Meloni facendo riferimento a un famoso intervento della stessa contro Macron di alcuni anni fa. Anzi, rinfaccia al Primo Ministro italiano di aver messo da parte la dignità per piegarsi ai doveri di bottega (quella stessa bottega che ha S.M. come kapò).

Il secondo video che voglio proporvi è una intervista a Michelangelo Severgnini, autore del film-documentario “L’Urlo” circa gli africani sub-sahariani che dalla Libia vorrebbero emigrare in Europa.

Severgnini spiega cosa esattamente sta succedendo in Libia, descrivendo una situazione che non ha quasi nulla a che vedere con quanto i potentati vogliono che si creda.

https://invidious.privacydev.net/watch?v=2PtcaurDEqs

Questi video aiutano a smontare la narrazione ufficiale, che già è farraginosa di suo, e a dare una descrizione reale del fenomeno immigrazione (che, ricordiamo, è voluto e spinto dall’ONU, con il famigerato programma Replacement Migration). Si palesano quindi come evidenti, cose cui ognuno di noi potrebbe arrivare semplicemente riflettendo un po’. Purtroppo non tutti abbiamo la fortuna (o la curiosità) di cercare e ascoltare chi vive e ha vissuto sulla propria pelle certe situazioni. Da oggi non avete più scusanti 😉

Chiudo con un pensiero a Thomas Sankara, ex presidente del Burkina Faso, ucciso per ordine della CIA. Un eroe, un simbolo, un mito. Ambiva a creare una Africa unita e indipendente dalle ingerenze occidentali. Un po’ come tentato da Muammar Gheddafi, altro fatto fuori da USA, Francia e Regno Unito (col masochistico e fratricida beneplacito del governo italiano).

7 pensieri riguardo “Sull’Africa, l’immigrazione indotta e Giorgia Meloni”

  1. Oggi a pranzo stavo giusto pensando alla visita della Meloni, ricordandomi il suo discorsetto avvelenato su Macron fatto durante non so quale “Atreju”.

    Mah.

    Far fuori Gheddafi (e come lui tanti altri) mi pare si sia rivelato col tempo un grosso errore, le “Primavere Arabe” erano delle cazzate atroci, ma mi sembra che all’ epoca ce le avessero incartate per benino, dato che pure qui c’era gente che festeggiava manco fosse la Sagra dell’ Uva di Marino.

    Comunque quella a cui assistiamo non è emigrazione, è deportazione.

    1. Le primavere arabe, insieme a quella ucraina, erano colpi di stato organizzati dalla CIA, in pieno stile cileno.
      Poi la gente non capisce ed ecco che in Egitto la democrazia fa salire al potere i Fratelli Mussulmani, che anche un analista politico in terza elementare sapeva rappresentare la società civile (Sic. Islam e civile nella stessa frase….) egiziana. Contrordine: nuovo colpo di stato militare, con conseguente rientro dello stile Mubarak. In cambio ai fratelli è stato consentito di continuare a fare fuori o cristiani.
      Tanto ai liberal dei cristalli importa nulla.
      In Tunisia si volevano fare fuori i francesi , in Libia gli italiani.
      Solo noi fessi siamo riusciti a farci fuori da soli.

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