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La pioggia colpisce ancora!

A causa del maltempo si contano danni un po’ in tutta Italia, e dopo l’emergenza nel Veneto eccone un’altra … in Campania!
La notte tra il 9 e 10 novembre straripa il Sele, uno dei principali fiumi della regione che attraversa il salernitano. I soccorsi non si son fatti attendere nelle cittadine colpite dall’alluvione, dove circa 500 persone sono state allontanate. Ma andiamo al dunque: l’esondazione ha provocato la rottura di un tratto della conduttura dell’acquedotto del Sele che rifornisce d’acqua 14 comuni del salernitano. Insomma mezzo milione di persone residenti nei comuni della piana del sele sono rimasti senza rifornimento d’acqua potabile!

Ieri il capo della protezione civile Bertolaso (un nome, una garanzia!) ha incontrato gli amministratori locali e il sindaco di Salerno De Luca per decidere le manovre d’emergenza e in conclusione hanno stabilito che i 14 comuni coinvolti nell’emergenza riceveranno acqua potabile tramite autobotti.
Come se non bastasse, straripa anche il Tanagro, affluente principale del Sele, e si avvia l’ennesima conta dei danni!

Ora, è stata fatta una stima sui tempi realizzazione di una nuova conduttura, risultato? una 40ina di giorni (insomma, l’acqua sarà un regalo di natale!!!)!!! Inoltre ci sono vari fattori che ritardano l’inizio dei lavori:
-se il tempo non migliora, il terreno su cui bisogna lavorare rimane troppo morbido, per cui c’è il rischio che i macchinari per la ricostruzione della conduttura affondino letteralmente!
-Bertolaso afferma che bisogna seguire “alla lettera” il piano d’azione, per cui bisogna aspettare che martedi il consiglio dei ministri dichiari lo stato di calamità (e quindi nomini ufficialmente il commissario per l’emergenza e stanzi i primi finanziamenti) e che mercoledi si decida a quale ditta affidare i lavori.

infine, piccola nota: io sono una salernitana “emigrata” e posso affermare con certezza che i miei amici e parenti sono senza acqua da 2 giorni! Alla faccia delle autobotti!