Tutti gli articoli di michelabuffa

Referendum acqua (e basta)

Vorrei riportarvi brevemente un interessante articolo che ho letto su Lavoce.info.

Il tema in questione è uno dei referendum in programma per il 12 e 13 di giugno, ovvero il duplice quesito sull’”acqua pubblica”. Ho messo volontariamente tra virgolette il termine utilizzato dai comitati referendari, il perché lo vedremo a breve.

Il primo quesito è inerente l’abrogazione dell’articolo 23-bis ossia la privatizzazione dell’acqua.

Come ci fanno notare gli autori dell’’articolo la proprietà della risorsa idrica non viene messa in discussione e neppure la sua natura pubblica (l’acqua appartiene ai cittadini e cosi anche le infrastrutture, ecco il perche delle virgolette); è il coinvolgimento del privato l’arte del contendere. Viene illustrato quindi un esempio calzante della situazione: il condominio cittadino ha bisogno di un idraulico per far funzionare il servizio e deve decidere se assumerne uno alle sue dipendenze o affidare il servizio ad un idraulico esterno. L’assegnazione del compito viene regolata da una gara di appalto. Quindi è ovvio che l’idraulico non è né il padrone dell’acqua del condominio né dei tubi che la portano.

Dov’è il problema? Il problema è che l’idraulico non viene lì per beneficienza, ha un costo e il costo viene coperto dalle tariffe, che sono a carico del cittadino. Se l’idraulico è il privato la tesi dei comitati referendari è che i costi salgano. Ancora i cari economisti de Lavoce hanno la risposta pronta. Il prezzo sale perché la copertura (poca) degli investimenti, è stata fatta in passato dalla finanza pubblica, mentre la tariffa pagata dai cittadini copriva a malapena i costi di esercizio. Visto che la finanza pubblica è alla canna del gas, il gestore pubblico o privato che sia deve trovare le risorse finanziarie per far fronte ai costi di gestione, agli ammortamenti e al capitale investito. Ed è facile immaginare come farà.

Last but not least i “drammatici” effetti collaterali (e te pareva..)

Il quesito referendario fa riferimento ad un intero articolo di legge che si occupa di tutti i servizi pubblici locali, vedi smaltimento dei rifiuti, trasporto locale ecc. quindi dovessero vincere i si , il legislatore dovrebbe applicare l’esito del referendum a tutti i servizi suddetti.

Ora in conclusione, nelle mie intenzioni c’è la volontà di discutere dell’argomento, ho dei dubbi al riguardo e mi piace sentire tutte le campane, valutare i pro e i contro per poi decidere.

Gli slogan sono efficaci, sono fanno breccia (l’acqua è di tutti, acqua pubblica, …) ma è sempre bene essere informati dei fatti.