Tutti gli articoli di Raffa

Appassionata di cinema e di tutte le cose belle della vita. Scrivo recensioni senza prendermi troppo sul serio, ma soprattutto cerco di trasmettere emozioni.

Non date un centesimo!

Io vivo a Ravenna, e qui si sta andando avanti grazie ai volontari che vengono ad aiutare, e naturalmente ai vigili del fuoco e all’esercito che stanno lavorando incessantemente. Un grazie dal profondo del cuore.

Dopo essersi mangiati i fondi che dovevano usare per la manutenzione del territorio (mai stata fatta!), ora i nostri aministratori hanno il coraggio di chiedere aiuti economici ai privati cittadini, che come si sa in questi casi sono sempre pronti e prodighi di buona volontà.

Non mandate un soldo, perché questi se li mangiano, come hanno mangiato il resto.

Per ora teniamo botta, ma non crediate alla narrazione dei tg: io di gente che canta Romagna mia non ne ho ancora sentita…

Buona libertà

Due versioni, a mio avviso molto belle e significative, di una canzone stupenda che è innanzi tutto un canto di libertà.
E la libertà non dovrebbe avere colore.

Bella ciao, cantata durante la commemorazione “Je suis Charlie”

Bella ciao, cantata in persiano da una donna iraniana.

Non ci posso credere

Quando credi di aver visto tutto, c’è sempre qualcosa che riesce a sorprenderti. Di fronte alla bara di Costanzo, alla veglia funebre, qualcuno ha chiesto a Maria De Filippi di poter fare un selfie con lei.

Tante le reazioni di vera o presunta indignazione sui social, ma fra tutte mi è piaciuto il commento del giornalista Andrea Pennacchioli, che l’ha definita “Forse la migliore rappresentazione della decadenza morale di una intera generazione”.

Avrei voluto ripubblicare un post che ho appena letto sull’accaduto, ma vi lascio il link.

Un selfie con Maria De Filippi, o: chi è causa del suo mal…

A proposito di mondiali e di libertà

Ieri ho letto un raccontino, semplice e molto ben scritto, che parte in sordina, sembra una storia come tante, ma alla fine mi ha aperto un mondo. Forse perché anche a me è capitato a volte di giudicare qualcosa che non conoscevo, senza avere la più pallida idea di cosa ci fosse dietro. Il racconto è tratto da qui, ma lo riporto per comodità. Forse qualcuno di voi conosce già questa storia, ma se non la conoscete, abbiate pazienza per favore, e arrivate fino in fondo.

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Facciamo lavorare la fantasia

Rispondendo al sondaggio di WuOtto su come immaginavamo Alberto, avevo proposto di allargare l’esperimento a tutti noi che nascondiamo le nostre identità dietro simboli o disegni.

In altre parole, se vi va di rispondere, la domanda è: come immaginate, ad esempio, la sottoscritta, o l’amico Walter che ci diverte con le sue storie originali, o la misteriosa Elena, col suo tributo alla bellezza, o ancora l’Allegropessimista, che ci ha già mostrato come non è (per fortuna, aggiungo io)?

Purtroppo dal gioco di ipotesi e supposizioni rimangono esclusi quelli di noi che hanno già mostrato il proprio volto in foto, come Paola e Eleonora, ma possono divertirsi a immaginare come siamo.

Ho già detto che immaginavo Walter come una specie di Simenon, con tanto di pipa annessa, dietro a una vecchia scrivania incasinatissima e piena di libri. Invece è tutt’altro e l’ho scoperto per caso. Molto meglio, se posso aggiungere.

Anche su WuOtto mi sono sbagliata. Vederlo in foto è stata una grande sorpresa. Che fosse atletico l’avevo immaginato, ma chissà perché pensavo fosse biondo e di colori chiari.

Lezzy invece è esattamente come lo avevo immaginato, non tanto fisicamente, quanto come persona: meravigliosamente folle e fuori dagli schemi, ma di quella follia sana, che aiuta a vivere.

Elena la vedo come una donna solida, una di quelle donne senza tanti fronzoli, non perché non si curino, ma perché non ne hanno bisogno; una donna che non dà importanza alle apparenze, di quelle bellezze senza età, in cui anche le rughe, se mai ci sono, hanno un fascino. Capelli lunghi, ma raccolti, e niente trucco. Di poche parole, solo quelle che contano.

Su Allegro ci sto lavorando, ma è davvero difficile, sfugge a qualunque definizione. Di sicuro non è una persona che ama delegare ad altri, anzi, magari gli scoccia, ma preferisce fare le cose personalmente pur di farle bene, piuttosto che farle fare male a qualcun altro. Con le centomila cose che fa, oltre al delirio, lo immagino sempre in movimento, perciò non credo che abbia tempo e modo di ingrassare (come lui stesso ha dimostrato), anche se ama la buona cucina.

Coulelavie e Zipgong restano per me grandi misteri, non riesco proprio a immaginarli fisicamente. Qualcuno ha un’idea?