La cosa più divertente quanto ci sono queste pantomime fiume in Parlamento è la diretta via SMS di Aldo Cazzullo pubblicata sul sito di Corriere.it….. regala delle perle imperdibili…..
Io me lo immagino in quel grigiore mentre gli balenano in testa quei commenti e sorrido.
La mia scheda ipotetica è compilata idealmente con il suo cognome.
E’ da ieri che provo a scrivere, scrivo e cancello, scrivo e cancello. Perché quelle tre parole che stanno nel titolo del post non avrei mai immaginato di pronunciarle, nella vita. E francamente, ancora adesso mi sembrano un’enormità. Per questo è difficile raccontare. Alla scuola di scrittura mi hanno insegnato che l’essenzialità paga. Che i racconti devono essere semplici, devono descrivere un momento importante della vita del protagonista, che devono iniziare in un certo momento e proseguire con linearità, senza flash back e senza fronzoli. E allora provo a scrivere con semplicità, dall’inizio.
Erano mesi che Iaia me lo diceva, me lo diceva per iscritto, me lo diceva al telefono. Apri un blog, mi diceva. E alla fine l’ho aperto, all’inizio del 2012, e ho iniziato anche a divertirmi. Poi, dopo qualche mese, arriva Halloween. E’ una ricorrenza importante per Iaia, e lei lancia l’idea dei “Racconti intorno al fuoco”…
Premetto a tutti coloro che si accingono a leggere che questo post da libero sfogo alla malinconia del tempo che passa. A voli la scelta se leggere o meno, ma poi non venite a rompere le palle sulla tristezza.
***
Ieri in tarda mattinata, dopo aver svolto una dose notevole di massicce battaglie per motivi strettamente lavorativi, ero sul tram ed ho visto delle ragazze che guardavano la foto di classe ritirata fresca fresca da scuola. Ho avuto un tuffo al cuore. Mi si sono affollati in testa un trilione di ricordi…..e di pensieri…che si sono cozzati per convogliare in:
1- Cazzo tutte con le gambe di fuori e super truccate, nella prima foto di classe che mi viene in mente del liceo ho dei jeans strappati, le adidas gazelle blu e una maglietta di quelle fatte scolorire nella candeggina per l’effetto caleidoscopio…..quanto eravamo babbi da uno a dieci
2- Cazzo sono passati almeno 14 anni da quella foto
3-
E quest’ultimo pensiero mi ha mandato in bamba…..questa canzone mi strazia il cuore perchè riesce a dettagliare perfettamente la sensazione che provi quando hai quell’età, qella del “tranquillo siam qui noi”, quando ancora non immagini tutta la merda che ti aspetta lungo il percorso, ma non immagini nemmeno che ogni tanto arriva anche qualcuno a spalarla, quando ancora ti fai vivere dal tempo e non passi tutto il giorno a rincorrerlo inutilmente, quando il maggiore dei tuoi problemi è come copiare la versione di latino o tornare alle quattro di notte cercando di fregare tuo padre…quando non puoi guardarti indietro…quando ti senti fico e invincibile mentre sul tram urli le minchiate del giorno, quando il fatto che un tipo incredibilmente bello ti butta addosso due litri di acqua non ti fa dire “mavaiapigliarlanelculo, ora come la faccio la riunione” ma “oh, quello me lo faccio”…
La vita, la fatalità o la sfiga mi hanno tolto un pezzo enorme di quel “noi”, e la cattiveria me ne ha tolto un altro….ma posso dire di avere ancora buona parte di quel “noi” con me…ora..e di questo non mi resta che ringraziare perchè il tempo passa per tutti lo sai…nessuno indietro lo riporterà neppure noi…..
Perché a volte un blog non basta.(A noi ce lo sfoderate parecchio!)