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Questi sono il nostro futuro, cazzo

Ascolto del buon Teo Renzi e mi risollevo molto, vuol dire che la mia generazione non è del tutto monnezza.

Poi mi giro un attimo indietro e osservo cosa sta combinando D&G con l’aiuto della Gelmini, con i residui della Moratti, un pizzico di Dragon Ball e di Simona Ventura. Questi due “cosi” hanno 20 anni, facendo due conti son cresciuti con tutti i suoi ministri dell’istruzione del buon Silvio da quando ne avevano quattro.

Risultato: dei rispettabili imbecilli.

La figata è che se guardo i loro coetanei, è forse anche peggio. Alcuni miei amici insegnanti (precari) mi raccontano che tutti sti idioti prendono in giro i bidelli e tutti coloro che svolgono mestieri, a loro dire, umili. Poi me li ritrovo a fare gli stage, nel migliore dei casi fanno male quello che gli si chiede, nel peggiore fanno gli schizzinosi e si rifiutano di fare ciò che gli si chiede. Alla fine del loro periodo vengono cacciati, e si incazzano pure che le aziende son cattive e non dan da lavorare dopo averli fatti lavorare come schiavi. Idioti

Mercedes alla conquista di Torino

No, non stiamo parlando di una acquisizione tra case automobilistiche, la FIAT resta dov’e.
Clamoroso risultato in Piemonte, dal riconteggio dei voti la candidata Bresso risulta in vantaggio. E il piccolo Cota si ca’a sotto.

No, non stiamo parlando di una acquisizione tra case automobilistiche, la FIAT resta dov’è. Dopo mesi di ricorsi e controricorsi alla sentenza del TAR, è arrivato il giorno del riconteggio, e quindi escludendo le liste minori che non erano ufficialmente imparentate con la Lega, il risultato delle elezioni sembra stia capovolgendo.
Risulta infatti che la maggioranza sia da attribuire a Mercedes Bresso che è gia in vantaggio di 3000 voti circa, e manca ancora la città di Torino da riconteggiare.

“Roberto Cota è il presidente, ha vinto le elezioni. Ma se nel riconteggio Mercedes Bresso fosse in vantaggio, allora finisce male…”. Così il leader della Lega Umberto Bossi ha commentato ieri a Montecitorio le operazioni (ancora in corso a Torino) ordinate dal Tar Piemonte, mentre il trota gli svuotava il pappagallo.

Il soldato e il calciatore

E’ con una certa emozione che scrivo il mio primo articolo.

Prendete un calciatore, uno anche bravetto, lo si compra fiori di milioni dal Manchester di turno e lo si mette nelle mani dell’allenatore. Prova gli schemi, raffina i tiri, prova i colpi di testa, dribbla, trova i compagni ad occhi chiusi, perfetto ora vai in campo.
No.
Come no, sei fuori?
No, è pericolosissimo andar in campo, pieno di gente che mi viene addosso, e milgiaia di persone che mi guardano e giudicano. no no.

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