Siamo giunti alla fine della serie “Cervello in fuga”. E un po’ ci manchera’, ammettiamolo. Se volete faccio uno speciale cazzeggio tra un paio di settimane a cui vi invito a partecipare
Ma veniamo alla parte piu’ importante della nostra ultima puntata. Potete rivedervi le puntate precedenti cliccando sullla categoria “a la carte” e rendervi conto di quello che abbiamo fatto. E possiamo suggerire ai committenti anche un passo che la politica italiana dimentica troppo spesso
Controllare se quello che si e’ fatto funziona
Pertanto, se i nostri brillanti governanti sono fiduciosi nel risultato del progetto “controesodo”, o meglio ancora se avessero seguito i nostri consigli, non dovrebbero aver paura a pubblicare ogni 3 mesi su un sito apposito una seri di statistiche che possano farci capire se i cervelli stanno o meno rientrando in Italia.
Io ne suggerisco tre
Saldo tra laureati in entrata e uscita dal paese (totale comunitari e immigrati)
Saldo tra imprese aperte e chiuse nei settori ad alto valore aggiunto (suggerisco alcuni setttori: IT, energie rinnovabili, automazione industriale, aerospazio, TLC)
Tasso di piena occupazione (non quindi i precari) e stipendio medio dei laureati nei 5 anni successivi alla laurea
Si potrebbe almeno capire, vedendo un trend su 18 mesi, se ci siamo mossi nella direzione giusta o abbiamo sparato una palla di cannone in acqua. Siamo uriosi, lo proporremo, crediamo non succedera’
Signori, si chiude qui lo special. E’ stato un piacere