Walter White e’ uno sfigato professore di liceo.
Quelli davvero sfigati, eh. Vestiti in tonalita’ di verdolino diarrea, marroncino autunno triste e grigiolino topo
Ha un figlio disabile. Una moglie incinta. Guadagna poco, quindi arrotonda lavorando in un autolavaggio. Dove gli capita di lavare le auto dei suoi studenti
Ha un cugino poliziotto della DEA. Un giorno gli diagnoticano il cancro. Incurabile. Ha solo due anni di vita. E in parallelo, perde il lavoro all’autolavaggio.
Ha appena compiuto 50 anni.
WW e’ un condannato a morte. Ha solo 2 anni di vita per provare a fare il proprio dovere di padre. Mettere al sicuro il futuro della propria famiglia. Fare in modo che loro possano avere una esistenza decente quando lui non ci sara’ piu’.
Una serie di coincidenze lo portano a incontrare un suo vecchio alunno, che produce metanfetamina, ci fa un sacco di soldi, ed e’ ricattabile. WW lo ricatta e si mette a “cucinare” la meth con lui. E qui scopriamo che WW e’ anche un genio. Un chimico di quelli bravi. Ma davvero bravi, eh.
Tipo che prima di diventare lo sfigato professore di cui sopra aveva fondato una societa’ con altri 2 compagni di Universita’. Lasciandola, per ragioni che si scopriranno poi, con una buonuscita di pochi spiccioli, prima che la stessa diventasse una multinazionale della chimica.
WW e’ un uomo pieno di rimpianti. E di rancori. Di rabbia. E di voglia di riscossa.
Le cose iniziano a succedere. E la sua vita triste e grigia inizia a cambiare. Le barriere morali crollano. L’etica scompare. Quasi tutti si rivelano qualcos’altro.
Tutto succede, in perfetta sequenza, come una serie di reazioni chimiche che trasformano una serie di elementi in qualcosa di altro. Il processo genera ovviamente una serie di scontri e esplosioni. E si ha costantemente la sensazione che tutto possa finire fuori controllo.
Ma non succede. Perche’ WW e’ anche qualcos’altro. Ovvero un uomo incredibilmente fortunato.
Breaking Bad e’ una parentesi nella vita di un uomo, osservata dall’occhio curioso di un piccolo robottino aspirapolvere. Impossibile raccontarla. Difficile recensirla. Puoi raccontare agli amici una avventura di una notte con dovizia di dettagli, ma ti mancano le parole quando devi descrivere il sentimento profondo che provi per una moglie, un figlio, un genitore.
Di Breaking Bad ti innamori piano piano, giorno per giorno, come del compagno secchione che ti passava i compiti, bruttino e imbranato, che poi si rivela in grado di darti emozioni profonde e sconvolgenti. E magari, col tempo, fiorisce in un figo della madonna. Come fai a condensare mesi di sentimento in poche righe?
L’unico modo di raccontare Breaking Bad alla fine e’ quello di focalizzarsi sulle immagini. cercando di non spoilerare nulla
Un uomo in cima a una sedia, in equilibrio precario, che cerca di uccidere una mosca.
Due studenti universitari in una classe, che scrivono una lista di componenti chimici, con associate percentuali.
Un ciccione di proporzioni impressionanti che si sdraia sopra una enorme catasta di soldi.
Una prostituta pesantemente sfigurata dalla droga seduta su una panchina che aspetta un autobus insieme a un ragazzo giovane e belloccio
Un orsetto che galleggia in una piscina
Un uomo di colore di mezza eta’ che indossa una camicia gialla con una cravatta nera, concentrandosi sulla perfetta fattura del nodo.
Un professore sfigato di mezza eta’ in mutande con un grembiule.
Lo stesso uomo che indossa un cappello nero e un paio di occhiali da sole neri
Spendete un centinaio di ore in compagnia di Breaking Bad. E riceverete brividi speciali ripensando a ciascuna di queste singole immagini. Per anni. Garantito