Archivi tag: covid

PSYOPS e la guerra psyco.

Il “Ministero della Verità” di Orwelliana memoria, macina a pieno rodaggio da un biennio abbondante a questa parte, e ormai funziona a meraviglia.
Il 99% della controinformazione è infatti in mano ai servizi segreti, in particolare a quelli angloamericani dove, sopratutto in Italia, sono molto bravi ad agire e a nascondere la mano, i migliori di tutti, magari addossando ad altri la colpa.
Conosciamo bene nella storia recente della nostra repubblica e anche non recente, fin prima dell’unita d’Italia, quali sono stati i loro coinvolgimenti nelle nostre vicende principali, dai Garibaldi e i Mille alla capitolazione dei Borboni nel Meridione, dalle crisi economiche pre-belliche all’ascesa di Capoccione e alla sua capitolazione, dal periodo post bellico fino a Tangentopoli, le stragi di stato e la fine della prima Repubblica.
Ebbene dovete sapere che esattamente due anni fa, al battesimo del Covid19, da noi, arrivarono esperti militari USA di guerra psicologica, presso il Camp Darby, nella tenuta del Tombolo in provincia di Pisa.
La base, che è, a tutti gli effetti, una base militare USA, anche se ospita un comando NATO, occupa circa 2mila ettari, oggi parte integrante del Parco di Migliarino e al suo interno ci sarebbero 125 bunker, dove si troverebbe “stoccato” circa un milione di proiettili di artiglieria, ma anche bombe aeree e missili. Secondo alcuni esperti ci sarebbero anche dotazioni nucleari, oltre a carri armati e diversi veicoli militari.
Ebbene a giugno del 2020, la cronista Francesca Angius, descrisse che assieme alle armi della guerra convenzionale, i nostri alleati stavano allestendo da anni in quell’area, circa dagli anni ’60, un centro strategico per le “forze d’elite”, destinate alle cosiddette “guerre non convenzionali” e alle famigerate “operazioni psicologiche”, che tecnicamente vanno sotto il nome di PSYOPS.
Riporto ancora la dichiarazione di Francesca Angius nell’articolo.
“Si tratta del complesso delle attività psicologiche pianificate in tempo di pace, crisi o guerra, dirette verso gruppi obiettivo amici, nemici o neutrali, al fine di influenzarne gli atteggiamenti e i comportamenti che incidono sul conseguimento di obiettivi prefissati di natura politica e militare. Le PSYOPS, quindi, sono finalizzate alla conquista delle menti attraverso la gestione ad arte delle informazioni e delle verità e costituiscono uno strumento di strategia militare. L’esigenza di dotarsi di unità PSYOPS è nata, in seno alla NATO, dalla convinzione che l’uso programmato delle comunicazioni di massa possa influenzare, anche in modo decisivo, l’esito di un conflitto.
Il dominio delle informazioni è sempre più una dimensione fondamentale del moderno campo di battaglia, dove propaganda, disinformazione e manipolazione delle informazioni ne rappresentano una parte essenziale”.
E ancora ci chiediamo perché c’è gente “mascherinata” al supermercato o perché c’è ancora chi crede che morirà contagiato ?
Come se non fosse più possibile morire d’altro ?
O chi crede ciecamente ai servizi giornalistici sulla “guerra dei bottoni” combattuta oggi in Ucraina ?
Perché le unità di PSYOPS, italiane ed angloamericane, dalla mattina alla sera, martellano coi mezzi di persuasione/informazione, tutte le menti deboli di questo Paese. Siamo immedesimati in un film al quale partecipiamo a volte da comparse e a volte da protagonisti nostro malgrado, senza possibilità di declinare la scrittura e la nostra partecipazione. Io ad esempio verrei molto meglio in video con un bel paio di baffi alla Amedeo Nazzari. Non vi risparmierei neanche la battuta passata alla storia dei Caroselli della mia infanzia : “Chi non beve con me … peste lo colga !!!” 😉

Il Covid ha colpito anche Gualtieri: piangiamo un grandissimo sindaco!

I romani e gli italiani si stringono tutti attorno al Sindaco Gualtieri e alla sua famiglia per l’infausto destino che gli è capitato.

Saprete tutti che il Sindaco è stato colpito dalla malattia che non lascia scampo, il Covid 19, e dal letto di morte ha rilasciato questa dichiarazione: «Oggi ho fatto un tampone di controllo e purtroppo sono risultato positivo al Covid. Sto bene e sono in autoisolamento».

È evidente che i devastanti effetti del Covid si siano già manifestati su di lui. Oramai è solo questione di ore, forse minuti, e anche Gualtieri morirà, come già accaduto a 13.800.179 persone in Italia, tutti coloro che hanno contratto questa implacabile malattia che non lascia scampo.

Ricordiamo che Gualtieri è stato uno dei migliori sindaci di Roma, al pari di Rutelli e Veltroni, e già dopo pochi mesi dal suo insediamento ha risolto tutti i problemi creati dalla giunta precedente.

È indubbio che Gualtieri sia stato contaminato da un no-vax. Va sottolineato che i no-vax sono dei terroristi, che si organizzano in gruppi armati, e il cui unico obiettivo è contaminare gli altri, per ucciderli. I no-vax infatti non solo contaminano i propri familiari, per uccidere genitori, figli e nonni, ma vogliono soprattutto uccidere te, che ci stai leggendo. Quindi, tu, in nome della Costituzione e di Bella Ciao, fai come Gassman, il figlio bravo di un modesto commediante, e denuncia i no-vax! Se non li denunci, se non li odi, se non rendi impossibile la vita di tali criminali, sarai moralmente e penalmente corresponsabile dei loro crimini.

Come ha detto il TG, i no-vax hanno contribuito a far scoppiare la guerra in Ucraina, dove si andavano ad addestrare con dei gruppi neonazisti.

ERRATA CORRIGE: Il sindaco sta bene, grazie al vaccino. Come sappiamo, oggi solo i no-vax muoiono di covid. Muoiono tutti, ma prima vogliono contagiare te e i tuoi famigliari. Muoiono perché rifiutano il bene che il governo vuole loro, che gli offre GRATUITAMENTE i vaccini che la SCIENZA ha magnanimamente loro offerto. Infatti, come dice La SCIENZA, prima dei vaccini chi si ammalava di covid moriva. Oggi, GRAZIE AI VACCINI, il covid è sotto controllo. Infatti tutti coloro che muoiono in ospedale PER covid sono no-vax. Gente egoista e ingrata che pesa sul nostro sistema sanitario. Terrapiattisti che rifiutano di accettare che 2+2=5.

Lunga vita al Grande Fratello!

E’ FINITA. FATEVENE UNA RAGIONE.

LO SO.

Lo so che ormai vi eravate abituati.

Lo so che quasi vi dispiace.

Lo so che adesso trovare un argomento di sicura efficacia di cui parlare per ore ed ore, discutere, litigare sui social, confrontarsi con amici e parenti, schierarsi a favore o contro e magari non parlarsi più (a ragione) per tutta la vita sarà veramente difficile.

Però, da qualsiasi parte voi siate e comunque la vediate, fateci pace: è finita.

I nostalgici potranno ancora far affidamento su qualche scampolo, qualche breve proroga, qualche colpo di coda da parte di quelli che “non si rassegnano”… perchè ancora qualche briciola da rubare c’è rimasta e nessuno vorrà rinunciarci. Però, mi dispiace, è finita.

Così come due anni fa – su queste stesse pagine – pur dubbioso e facendo tutti gli scongiuri possibili avevo previsto che sarebbe stato un “bagno di sangue” (avrei voluto esser smentito, invece no, avevo sopravvalutato la nostra inteligenza, anche la mia), oggi annuncio ufficialmente che è finita.

Ed è stato tutto inutile.

Inutili i “lockdown“, inutili i “coprifuoco“, inutili le chiusure, inutili le file al supermercato, inutili le scorte di lievito e farina, inutili le cantate e le spentolate sui balconi, inutili gli “andrà tutto bene“, inutili gli arcobaleni del cazzo, inutili le “primule“, inutili le autocertificazioni, inutili i codici ATECO, inutili i “ristori“, inutili le mascherine, inutili i guanti in lattice, inutili i gel idroalcoolici, inutile il comitato tecnico-scientifico, inutili i virologi, inutili i talk-show, inutili i DPCM, inutili i DL, inutili le ordinanze, inutili le multe, inutili le “varianti“, inutili i “vaccini“, inutili i “greenpass“, inutili i fiumi di parole, inutili le litigate, inutili le manifestazioni, inutili i “gilet gialli“, inutili i MORTI.

Eh già. Inutili anche i morti. Porcoiddio e che riposino in pace, amen. Perchè se c’era una cosa, una sola cosa che avremmo potuto e dovuto imparare da più di due anni di pagliacciata oscena, beh quella cosa – quell’ UNICA cosa – non l’abbiamo imparata. E nemmeno abbiamo cominciato a dar segno di capirla, se è per questo.

In un mondo in cui tutto si fa per profitto (ed è giusto e sacrosanto che sia così), c’è solo una cosa, prioritaria e propedeutica rispetto ad ogni altra, che al profitto non ci deve pensare nemmeno per sbaglio… ed è la SALUTE. O la “sanità” che dir si voglia, pubblica o privata che sia. Dite che quella privata è giusto che ci pensi ? Bene, se quella “pubblica” non ci pensasse, quella “privata” neanche servirebbe, e quindi non esisterebbe. E allo stesso modo, la sanità dovrebbe essere l’unico settore autonomo, limpido, trasparente, non legato alla politica in alcun modo, libero da legacci, inciuci, favoritismi, paramenti di culo, burocrazia, paradossi legali.

Altro che i tribunali, liberate gli ospedali ! Lasciate che i medici facciano i medici e non gli impiegati, lasciate che i primari facciano i primari e non i dirigenti, lasciate che gli infermieri facciano gli infermieri e non gli operai al servizio dei sindacati. Lasciate che chi ha studiato dieci anni fra laurea e specializzazione possa mettere a frutto quello che ha imparato invece di dover perdere metà della sua giornata lavorativa a riempire moduli e registri del cazzo, utili solo a scaricare responsabilità.

Ora che è finita (e non perchè non ci siano più virus in giro, è solo che non è più umanamente possibile continuare a prendere per il culo la gente in questo modo), tornerà tutto come prima, compreso il fatto che (come prima, perchè non è cambiato un cazzo) dovremo pregare tutti i santi di non ammalarci mai: perchè se entriamo in ospedale, le probabilità di uscirne a piedi avanti saranno sempre le stesse, anzi forse di più.

Me le sbatto al cazzo le teorie del complottogiudoplutomassonicodelnuovoordinemondialedeibildebergleschiechimiceil5Gilgrafenedibillgatesejeffbezoseirothschildemarypoppinseipipistrellicinesidelcazzocheselifregaedelbigpharmaesevedreteilfilmatoconverreteconnoichequestaèverità(johnholmesunavitaperilcinema):

Qui stiamo tutti con le pezze al culo, per fare il pieno alla macchina mi ci vogliono 200 euri, per fare una TAC mi ci vogliono 4 mesi, l’ agenzia delle entrate ha caricato i cannoni coi pezzi da 90 ed è pronta a farci un mazzo tanto, da domani parte il lasciapassare per lavorare (a me non me ne frega un cazzo, ma voglio vedere quanta gente resterà a casa) e (per buona misura) se quel rincoglionito di Biden non lo legano al letto fra un po’ mi tocca imparare il russo per spiegare ai Tovarisc che mi troverò fuori dal cancello che io a Putin in fondo gli ho sempre voluto tanto bene. Il prossimo che mi rompe il cazzo col covid lo prendo a calci nei denti.

E che madonna.

(pur riservandomi di proseguire individualmente ed amabilmente le conversazioni a tema “virale” per mezzo di commenti di qua e di là, sempre disponibile ad aiutare per quello che posso chiunque ritenga utile il mio operato, dichiaro qui ufficialmente conclusa – per quello che mi riguarda come “coautore” – la fase “covid” di questo Blog, iniziata qui, il 10 marzo del 2020. Perchè quello che dovevo dì l’ho detto, quello che dovevo fà l’ho fatto, e mò me sò davero rotto er cazzo).

QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA

Ieri sera, siccome ero bello tranquillo e sereno, e arrivato ormai alle 21:30 circa a pancia piena e TV spenta era difficile che qualcosa potesse farmi incazzare, la mia Dolce Metà (che sa sempre come tenermi impegnato) ha pensato bene di farmi vedere questa immagine, da lei pescata in Rete chissà dove:

Si legge bene ? Nel caso fosse svaccata o troppo piccola, se siete curiosi e qualche dettaglio vi sfugge, scaricatevi pure il .pdf qua.

So che il vostro pensiero adesso sta andando immediatamente nella stessa direzione nella quale ieri è andato il mio, cioè: “ma no, dai, che cazzo. E’ un fake. Non può essere vero… vabbè no-vax, vabbè no-pass, ma questi hanno rotto il cazzo a inventare queste stronzate, così si danno la zappa sui piedi, poi esce fuori che è photoshoppata e apriti cielo“…

Una volta letto, pronunciata la mia sentenza e rimessomi bello calduccio sul divano a pomiciare col cane, stavo quasi per tranquillizzarmi, poi tutto a un tratto mi ha assalito il ragionevole dubbio: “ho liquidato troppo in fretta questa cosa, non è da me”.

Biascicando delle fievoli e risibili scuse per aver dubitato di Lei (non si può contraddire impunemente una donna, soprattutto se è tua moglie), le ho strappato il tablet dalle mani, ho riletto, mi sono appuntato mentalmente nome della scuola, nome del dirigente scolastico, data della circolare, ed ho infilato il tutto su Google.

Beh, ragazzi, è tutto VERO. Che me possino cecamme. Increduli ? seguite questo link, porta dritto sulla pagina delle circolari pubbliche della scuola in questione. Sono in ordine cronologico dalla più recente, scorrete in basso fino alla data del 10 gennaio, ed eccola lì. E’ la numero 185.

Vi prego, rileggetela. Respirate profondamente, mettetevi in modalità “nulla può nuocermi, sono calmo e rilassato, il mondo è mio, ooommmmmmm…” e rileggetela. Da cima a fondo. Intestazione e piè di pagina compresi.

Adesso, io non ho figli. Leggo questa roba e sono quasi contento di non averne. Perchè se ne avessi avuti, ed avessero per caso frequentato questa scuola (come se non bastassero tutte le cazzate che stanno toccando agli studenti di ogni ordine e grado da due anni a questa parte), io sarei entrato in presidenza, avrei preso per i capelli questa imbecille e l’ avrei fatta rinsavire a capocciate sulla scrivania (metaforicamente parlando, eh ? Sia chiaro: sono un nonviolento convinto, a maggior ragione dato che si tratta di una donna).

Primo: chi cazzo te l’ha fatta ‘sta carta intestata di merda, che fa piangere solo a vederla, pare fatta coi modelli di Word ’97, e avete pure toppato il nome del ministero che sono anni che si chiama “MIUR” e non “MI”.

Secondo: stiamo parlando di bambini di scuola primaria e secondaria di primo grado. Ragazzini dai 6 ai 12 anni. E stiamo parlando della loro RICREAZIONE, porcodiddiomaledetto. Tu li fai stare fermi, seduti, con la mascherina, mangiare a turni e manco girarsi verso i compagni ? Tu, ragazza mia, sei matta da legare. Io non so che traumi abbia sofferto da piccola, ma devi farti vedere da uno bravo davvero. Qui stiamo tirando su una intera generazione di futuri babbei ignoranti e complessati e tu ti inventi pure ‘sti giochetti ? Non stai bene.

Terzo: curiosità mia. Ti firmi “Prof.ssa“, sei una Dirigente Scolastica, se non sbaglio un tempo si diceva “Preside”. Si presume quindi che tu sia laureata, giusto ? Non so in cosa, ma sei laureata. E non credo nemmeno si possa accedere alla tua posizione con una laurea breve, serve quella magistrale. Beh, dimmi… a che sono serviti minimo 18 anni di istruzione e non so quanti di carriera scolastica, se in calce ad un obbrobrio del genere mi ci scrivi, testuale:

Il Dirigente Scolastico, INVITA e DEROGA (!) tutto il personale a far rispettare tali disposizioni previste dalla normativa vigente????

Laurea in lettere, eh ?

Veloce analisi: la prima virgola non c’entra un cazzo. Al limite andrebbe messa dopo “disposizioni“. Poi, che “inviti” ci sta, ma che cazzo “deroghi” ? Volevi dire “delega” ? Già questo basterebbe ad invalidare la disposizione. Ancora, “previste dalla normativa vigente” un paio di coglioni, scema. La normativa vigente – per quanto idiota e “bizantina” – non è mai arrivata a prevedere una follia come quella scaturita dalla tua mente.

E siccome non mi accontento, tante volte per “normativa vigente” avessi voluto intendere la nota interministeriale che citi come fonte all’ inizio della circolare, mi sono cercato pure quella. E’ follia pura, si, ma non c’è assolutamente un cazzo di nulla che avalli o preveda in alcun modo la cazzata immensa che hai sparato. Per chi è curioso, la nota in questione è scaricabile qui (mi scuso per aver linkato un sito della CGL, ma l’ho trovata solo lì).

Io posso comprendere la difficoltà del momento, lo stress indubbiamente causato dalle responsabilità insite nella tua carica, l’ incomprensibilità e la contraddizione delle mille norme in materia, capisco tutto o quasi. Ma una cazzata del genere non si spiega, e non ha scusanti: qui c’è il dolo. Lo fai apposta.

In conclusione, chiarissima Professoressa Roberta Venditti, Dirigente Scolastico dell’ Istituto Comprensivo “Frezzotti/Corradini” di Latina, tenuto in considerazione quello che sei stata capace di ordinare al tuo personale, al modo in cui l’hai fatto, e alle stronzate che hai scritto, acclarata altresì la manifesta ignoranza che pervade codesta esternazione, atteso infine l’ evidente delirio di onnipotenza che ti ha animato, ti suggerirei di prenderti un anno sabbatico durante il quale fare vita sana, alimentarti correttamente, evitare alcool e droghe di ogni genere, intraprendere un percorso di riabilitazione psicologica con l’assistenza di un professionista (che si spera abbia studiato in un ateneo diverso dal tuo) e da che ci sei, ripassare un po’ di italiano e magari darti un’ infarinatura di diritto civile ed amministrativo.

Ah, quasi dimenticavo: vai a cagare. (A volte un intestino non compiutamente liberato può esser causa di disagio fisico non indifferente, che spesso si riflette sull’ umore, inficiando la lucidità necessaria a svolgere serenamente e senza pregiudizio gli uffici della propria professione).

Nota: tutto quello che è scritto qui, è scritto. L’ho scritto io. Per i più sono “anonimo”, ma se del caso la Polizia Postale può facilmente risalire all’ origine dell’ articolo. Se la Professoressa in questione si trovasse a leggere codesto post, se ne sentisse offesa e decidesse di querelarmi, la invito ad estendere le sue rimostranze in un commento. Sarà mia cura trovare il modo di palesarmi e proseguire la discussione, risparmiando anche un bel po’ di lavoro ai Tecnici della Postale (che con l’occasione saluto cordialmente).

E INVECE PARLIAMONE

Ieri, in uno scambio di messaggi con una persona molto “in alto”, ma molto, molto molto in alto (che cazzo ne volete sapè voi), avevo detto che no, non avrei scritto nulla in occasione della ricorrenza odierna.

Pensandoci bene, però (e la persona in questione dall’ alto della sua posizione molto in alto – molto ma molto in alto – capirà e mi perdonerà, sono certo, questa mia piccola incongruenza), forse qualcosa la scrivo.

In parte sarebbe inutile, perchè basterebbe leggere questo post della scorsa estate per capire come la penso, però credo sia opportuno ribadire alcune cose ed aggiungerne altre. Partiamo dalle aggiunte.

Ciò che è da premettere è che in linea generale non amo le “Giornate di Questo e di Quell’ Altro“: non mi piace la festa del papà, quella della mamma, quella della donna, quella della marmotta, quella della porchetta. Non mi piacciono soprattutto perchè la tendenza generale è quella di fare grandi ragionamenti, grandi esternazioni, grandi commemorazioni e grandi “mea culpa” tutti concentrati in un giorno e poi fottersene alla grande per tutto il resto dell’ anno. Nel caso specifico, non credo che un evento come la Shoah potrebbe mai essere dimenticato, anche se non vi si dedicasse una giornata l’anno, e allo stesso modo non si potrebbe porvi riparo nemmeno se vi si dedicassero tutti i giorni dell’ anno.

La mia personale conoscenza e visione di quello che accadde a quella particolare “minoranza” (che minoranza in assoluto non è), non viene tanto dalla storia come ce la narrano libri film e documentari, bensì dai racconti ascoltati direttamente dalla voce di chi ci passò e da quella dei loro diretti discendenti. E’ bastato lavorare insieme ad un (allora) ragazzo ebreo, andare a pranzo spesso e volentieri a casa della zia in pieno Ghetto a Roma per entrare in un mondo diverso, del quale poi ho voluto sapere più cose possibili, a volte pentendomene un po’. Sentire e vedere certe cose esclude di netto ogni possibilità di fare il “negazionista“. Anche senza tirare in ballo le emozioni, i fatti sono fatti e c’è poco da negare. Lo stesso ovviamente vale per ciò che accadde a nostri Connazionali (e non solo) per mano dei comunisti titini, e vale per ogni altra infamia compiuta da questo o quel figlio di troia (o governo di figli di troia) ai danni di questo o quel gruppo di esseri umani più o meno accomunati da etnia, religione, o credo politico.

Con ciò abbiamo (spero) sgomberato il campo dagli equivoci. In questo discorso, la mia etnia, la mia religione ed il mio credo politico sono completamente irrilevanti: riconosco un’ infamia quando la vedo, anche se a commetterla è mio fratello o il mio “dio”. E l’infamia non si perdona.

Veniamo adesso alla parte delle precisazioni. Sempre in aggiunta ed integrazione a quanto detto nel citato post, vorrei parlare un attimo di come alcuni fatti e certa simbologia legata all’ infamia di cui ricorre oggi la commemorazione siano stati accostati recentemente alla situazione dei non “vaccinati”.

Ecco, dalla mia posizione ferma, convinta ed incrollabile di non “vaccinato”, non “tamponato”, non munito di “lasciapassare” e molto ma molto incazzato (chi mi conosce appena un po’ sa bene quanto io sia incazzato), credo che evocare la condizione degli ebrei di allora in manifestazioni di oggi non sia una cosa da fare. Almeno non nei termini in cui è stato fatto sinora.

Primo, perchè sono cose assolutamente non paragonabili: Il giorno in cui verranno a prendermi a casa, mi tireranno una raffica di mitra alla schiena (se sono fortunato) e poi si prenderanno tutto quello che avevo, solo perchè non mi sono “vaccinato”, ne potremo riparlare. Anzi no, perchè sarò morto. Ma altrimenti per favore non scherziamo.

Secondo, perchè è una grave mancanza di rispetto verso gente che ci ha lasciato la pelle sul serio: essere costretti al caffè nel bicchierino di plastica è fastidioso, sì, ma è un’ altra cosa. Come scrissi altrove, è come lamentarsi di un’ unghia incarnita di fronte ad un malato terminale di cancro.

Terzo ed ultimo (oh, se vi siete rotti il cazzo potete pure mollare, eh ? Non è che vincete un premio se leggete tutto il post fino alla fine…), perchè agli occhi del popolo medio, fare così aggiunge frecce all’ arco dei benpensanti “trivaccinati, greenpassati e tamponati” che non vedono l’ora di dare addosso ai “no-vax” bastardi, maledetti e così pure irrispettosi e abominevoli. C’è da essere un po’ più assennati e cauti.

Se siete arrivati fin qui – e per questo vi ringrazio – non mollate proprio adesso, perchè arriva la parte per la quale invece l’ analogia vorrei che fosse fatta, e con essa la riflessione “seria”.

Seria quanto rapida: i tempi sono altri, le conseguenze sono altre, ma le teste di cazzo che accettano che qualcuno con cui magari fino al giorno prima andavano a cena insieme o con cui lavoravano, venga privato della sua Libertà (ed in alcuni casi del suo Lavoro), soltanto perchè si cacano sotto e perchè tanto a loro “non gli tocca” (loro sono furbi), beh, quelle teste di cazzo sono rimaste le stesse. Ora come allora. E sono le stesse teste di cazzo che non solo accettano questo sistema di merda, ma se ne fanno anche parte attiva. Ora come allora. E questo, mi scusino i fratelli ebrei, e mi scusino i fratelli istriani e mi scusino tutti i miei fratelli in generale, questo si che è un bel problema. E mi dà la conferma che anche se l’abbiamo preso al culo in tutti i modi, non impariamo mai.

Ci ricaschiamo sempre.

Fine del Post.

(ma come diceva un Essere Umano Illuminato, “All Things Must Pass”. Io ci credo, quindi finirà pure questa. E a proposito, un video che non c’entra un cazzo ma che mi piace un sacco. E poi forse, in fondo, c’entra pure):