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Onorevole Barbatoooo…

Onorevole Barbato,

non solo non le è consentito, brutto cazzone, ma sarebbe opportuno che quando c’è da votare non arrivasse all’ultimo minuto, testadiminchia, e visto come è andata a finire aggiungo che ha fatto pure una bella figura di merda.

Brutto cantà vittoria prima di vincere… gliel’ho già detto “minchione” ?

 

Sarei anche contento, ma…

Foto: Il Messaggero

…ma li mejo mortacci vostri de ‘sti gran fiji de ‘na mignotta, c’è bisogno de rompe li cojoni a ‘sta maniera ?

Bravi, davvero bravi. Ma non tanto voi, che magari avevate pure qualcosa da dire, bravi quelli che vi ci hanno portato coi pulmini, bravi quelli che hanno fatto in modo che vi fomentaste, bravi quei quattro stronzi che arrivano, sfasciano e se ne vanno, lasciando che le botte le prendiate voi.

Allora, ricapitoliamo: Fini se l’è presa nel culo, e adesso deve starsene zitto per un bel po’. Ha scommesso, ha giocato e ha perso. E ciò mi riempie il cuore di gioia. Perchè se ‘sto governo deve cadere, almeno che non sia per mano di quel pezzo di merda. Che lo spirito di Almirante lo fulmini nel sonno. Fanculo.

Abbiamo sprecato tempo, risorse, parole, non si è risolto un cazzo. Bene.

Abbiamo assistito ad un altro po’ di scene pietose a Montecitorio, tanto per ricordarci (casomai ce ne fossimo temporaneamente dimenticati) che bella classe politica ci ritroviamo. Bene.

E adesso, a giusto coronamento di una bella giornata del cazzo, ci ritroviamo un pugno di stronzi che facendosi scudo con migliaia di stronzi di diverso tipo (almeno in buona fede), lasciano alla città di Roma un bel regalino prenatalizio.

Grazie, ragazzi. La prossima volta, però statevene a casa.

Se questa è “Democrazia”…

Non sappiamo cosa succederà domani, 14 dicembre, giorno della “fiducia” o Berlusconi-Day (anche giorno dell’udienza di Assange per chi gliene fotta qualcosa), compleanno di uno dei miei cani e casualmente giorno di scadenza dell’assicurazione della mia macchina. Molti sperano che il Governo vada a casa, molti che rimanga dov’è, altri se ne fregano beatamente.

Bene.

Vada come vada, per quanto mi riguarda, sarà un giorno in cui la Democrazia, quella con cui un Popolo a maggioranza (per quanto labile e discutibile possa essere il concetto di “maggioranza”) decide a quale schieramento politico affidare la guida del Paese dove vive, la Democrazia – dicevo – riceverà la botta finale. La botta che ci toglierà finalmente ogni dubbio e ci darà la risposta definitiva all’eterna domanda: “ci stanno prendendo tutti per il culo” ?

Si. Ci stanno prendendo tutti per il culo.

E a che scopo ? Qual’è l’alta motivazione che spinge questi signori a coglionare milioni Continua a leggere Se questa è “Democrazia”…

A che gioco giochiamo ?

Una “breve” riflessione, nata come al solito da un frammento di frase colto al volo fra due mozzichi ad un panino a pranzo.

Allora, Fini, il tortellino rinsecchito ha detto oggi che se Berlusconi non si dimetterà, nessun voto di fiducia gli verrà il 14 dalla corrente “Futuro & Libertà per l’Italia” (e pe ‘r budello della su mà, aggiungo io).

Ok, detta così sembra avere senso, ma…

…ma, pensandoci tre (6) minuti, il tempo necessario a sfilare quel maledetto grasso del prosciutto dai denti, ma Fini che tipo di gioco sta portando avanti, esattamente ? In altre e più immediate parole, Fini che cazzo sta a fà ?

Primo: qualcuno con vedute più larghe delle mie Continua a leggere A che gioco giochiamo ?

Houston, abbiamo un problema.

…che poi effettivamente fu “Houston, we’ve had a problem“, con un passato prossimo. Ma a me piace così.

Il problema, nello specifico, qual’è ?

Adesso cerco di spiegare con parole mie, liberi come sempre di dissentire o correggermi qualora doveste vederla diversamente:

A me piacerebbe (come a tutti, credo) vivere la mia vita in pace, senza rompere le scatole a nessuno e senza che nessuno le rompa a me. Vorrei non dover attingere a risorse esterne e vorrei che nessuno venisse ad attingere alle mie, quantomeno vorrei che nel caso la cosa fosse reciproca e non a senso unico. Diciamo pure che mi pregio di esserci riuscito, almeno per ora. Ma il problema rimane.

Il problema è che le risorse sono “finite”. Non nel senso che non ci sono più, ma nel senso che non sono “infinite”, quindi sono scarse. Il problema è che in un mondo dove più o meno qualsiasi cosa si misura Continua a leggere Houston, abbiamo un problema.