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Il segretario invincibile

“Se la sinistra andra’ al governo, fara’ quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini, le coppie di fatto, buttando fumo sulla societa’ spagnola, distraendo le forze migliori dallo sviluppo e dalla crescita”
(A. Alfano)

Si ricomincia con le cazzate….
Punto primo,col pd non correremo il “pericolo” di diventare finalmente uno stato laico all’avanguardia.Troppi “chiesìni”.
Punto secondo (che è quello che salta agli occhi subito)…

IL SIG. ALFANO MI PUÒ SPIEGARE COSA STRACAZZO C’ENTRANO I MATRIMONI GAY E LE COPPIE DI FATTO CON LA CRESCITA ECONOMICA DI UN PAESE?

Mi stupisco che ci sia gente che riesce ad ascoltare questi ragionamenti a cazzo di cane senza porsi qualche domanda (o farla).

Punto terzo,a proposito di “forze migliori”:
Per otto anni il partito di questo babbeo si è solo preoccupato di parare il culo al suo leader con leggìne del cazzo solo ed esclusivamente per portare alla prescrizione i suoi processi,fregandosene allegramente delle sorti del paese,e adesso ci viene a parlare di come utilizzare le “forze migliori”?
Ci vuole proprio un bel coraggio.

Questo mi farà rìde quasi quanto il nanodimerda…..il bello è che ci sta anche serio :mrgreen:

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Mi sento frocio.

No, non sto per fare outing… se mai mi fosse venuto un dubbio sulla mia eterosessualità credo che in questo momento me lo sarei tolto immediatamente e definitivamente come si fa con un dente marcio che ti fa vedere le stelle alle tre di notte.

Perchè io – oggi – io che storicamente sono sempre stato il portabandiera dell’uguaglianza, della libertà, della totale indifferenza verso le preferenze sessuali della gente… io che ho sempre aperto la porta di casa agli amici anche quando erano coppie cazzomunite o coppie prive di fava… io che addirittura fino ad oggi non mi sentivo di escludere a priori la possibilità di trarre piacere da un rapporto con un altro uomo (anche se non ho mai avuto l’occasione di provare)… io insomma che applicavo il principio dello “sticazzi” anche alla sfera omosessuale, beh… signori… oggi dichiaro che froci e lelle mi hanno bell’ e rotto il cazzo.

E’ un po’ che gira nell’aria questa storia, io la noto personalmente da un paio d’anni, forse è di più. Però Continua a leggere Mi sento frocio.

Siamo favorevoli al matrimonio tra cattolici!

Siamo completamente favorevoli al matrimonio tra cattolici. Ci pare un errore e un’ingiustizia cercare di impedirlo. Il cattolicesimo non è una malattia. I cattolici, nonostante a molti non piacciano o possano sembrare strani, sono persone normali e devono godere degli stessi diritti della maggioranza, come se fossero, ad esempio, informatici od omosessuali.

Siamo coscienti che molti comportamenti e aspetti del carattere delle persone cattoliche, come la loro abitudine a demonizzare il sesso, possono sembrarci strani. Sappiamo che a volte potrebbero emergere questioni di sanità pubblica, a causa del loro pericoloso e deliberato rifiuto all’uso dei profilattici. Sappiamo anche che molti dei loro costumi, come l’esibizione pubblica di immagini di torturati, possono dare fastidio a tanti. Però tutto ciò risponde più a un’immagine mediatica che alla realtà, e non è un buon motivo per impedire loro il diritto al matrimonio.

Alcuni potrebbero argomentare che un matrimonio tra cattolici non è un vero matrimonio, perché per loro si tratta di un rito e di un precetto religioso assunto davanti al loro dio, anziché di un contratto tra due persone. Inoltre, dato che i figli nati fuori dal matrimonio sono pesantemente condannati dalla Chiesa cattolica, qualcuno potrebbe ritenere che – permettendo ai cattolici di sposarsi – si incrementerà il numero dei matrimoni “riparatori” o volti alla semplice ricerca del sesso (proibito dalla loro religione fuori dal matrimonio), andando così ad aumentare i casi di violenza familiare e le famiglie problematiche. Bisogna però ricordare che questo non riguarda solo le famiglie cattoliche e che, siccome non possiamo metterci nella testa degli altri, non possiamo giudicare le loro motivazioni.

Inoltre, dire che non si dovrebbe chiamarlo matrimonio, ma in un’altra maniera, non è che la forma, invero un po’ meschina, di sviare il problema su questioni lessicali del tutto fuori luogo. Anche se cattolici, un matrimonio è un matrimonio e una famiglia è una famiglia!

E con questa allusione alla famiglia, passiamo all’altro tema incandescente, che speriamo non sia troppo radicale: siamo anche favorevoli a che i cattolici adottino bambini. Qualcuno si potrà scandalizzare. È probabile che si risponda con un’affermazione del tipo: “Cattolici che adottano bambini?!? I bambini potrebbero diventare a loro volta cattolici!”. A fronte di queste critiche, possiamo rispondere che è ben vero che i bambini figli di cattolici hanno molte probabilità di diventare a loro volta cattolici (a differenza dei figli degli omosessuali o degli informatici), ma abbiamo già detto che i cattolici sono gente come tutti gli altri. Nonostante le opinioni di qualcuno e alcuni indizi, non ci sono tuttavia prove che dimostrino che i genitori cattolici siano meno preparati di altri a educare figli, né che l’ambiente religiosamente orientato di una casa cattolica abbia un’influenza negativa sul bambino.

Infine i tribunali per i minori esprimono pareri sulle singole situazioni, ed è precisamente loro compito determinare l’idoneità dei possibili genitori adottivi.

In definitiva, nonostante l’opinione contraria di alcuni, crediamo che bisognerebbe permettere ai cattolici di sposarsi e di adottare dei bambini. Esattamente come agli informatici e agli omosessuali.

da Franco Buffoni, Laico alfabeto in salsa gay piccante. L’ordine del creato e le creature disordinate, Transeuropa, 2010.

Alla faccia della dignità delle donne e dei gay.

Il fatto risale al 2006, e grosso modo è andata così: Palermo, scuola media statale “Silvio Boccone”. Alcuni ragazzini prendono di mira un compagno di scuola, e a ricreazione gli impediscono di entrare in bagno dicendogli che non ce lo vogliono, perchè è una femminuccia, è un frocio, e quindi nel bagno dei maschi non ci deve entrare.

Fino qui, nulla di terribile: la “vittima” scoppia in lacrime e ciò richiama l’attenzione dell’insegnante (tale Giuseppa Valido, oggi in pensione). L’insegnante richiama all’ordine i ragazzi e mentre uno o due mettono la coda fra le gambe e chiedono scusa al compagno offeso (pur controvoglia), uno, il “duro della situazione”, si mostra sprezzante ed altero e si rifiuta di fare altrettanto.

La signora Giuseppa, allora, gli fa scrivere 100 volte sul diario “sono un deficiente” e chiede che all’indomani il ragazzo riporti la pagina firmata dal padre.

Un padre che si rispetti, una volta saputo il perchè, avrebbe prima preso a calci in culo il figlio, poi Continua a leggere Alla faccia della dignità delle donne e dei gay.