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La gnuranza e’ na brutta bestia – Maria Stella Gelmini

I. Quel giorno eravate al Quirinale, avevate affidato il comunicato a un giovane, non l’avete controllato.
MSG. “Al primo incidente di percorso ho pagato un prezzo alto, sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po’ d’ironia. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, “il “tunnel tecnologico” dentro il quale sono viaggiati i neutrini”.

 

Mariastella Gelmini – Ministro della Pubblica Istruzione

 

Ma come cazzo si fa……….


Gelmini:”non ci saranno tagli nei prossimi anni all’istruzione.Se ci fossero,Tremonti me lo avrebbe detto”

Cooooooooosa?

Buhaahaahhahahahahahahahaahhahahahahahahahahaahahhahaahhaahah
Ahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahaahhahaha

Ragazzi,chi non l’ha vista se la vada a rivedere a ballarò di oggi (ieri per chi legge).
La ministra di sto cazzo ha dato uno spettacolo misero e pietoso.Mi sono sbudellato dalle risate a sentire questa ritardata.Non è ministro dell’istruzione,vero?Ditemi che non è vero……….

QUANDO CE VÒ CE VÒ

Caro Cavaliere, non ci siamo. Quali Suoi fedeli consiglieri dell’ultim’ora, vorremmo metterla in guardia dagli spin doctor che lei si ostina a mandare in giro per giornali e tv. Abbiamo letto con sgomento la formazione-tipo dei signorini grandi firme convocati ad Arcore per organizzare “il contropiede micidiale”. Oltre appunto a Signorini, Mulè di Penorama, Sallusti del Geniale, Crippa di Mediaset, Currò di Fininvest, oltre ai figli meno dotati (Pier Silvio, Marina e Luigi). Un trust di cervelli mica da
ridere. Un concentrato di neuroni da Accademia delle Scienze. Mancavano persino Fede, Vespa, Vinci, Mimun, Minzolingua, Belpietro e Rossella O’Hara, che è tutto dire. Risultato. Signorini, a Kalispèra, manda in onda l’ostensione di Ruby travestita da Maria Goretti che lacrima come una madonna di Civitavecchia, talmente fedele alla linea del “raccontare cazzate e passare per pazza” che sullo sfondo si sentono le risate dei cameramen. Libero, che bada al sodo, cioè alle vendite, spara venti pagine al giorno di verbali, salvo poi spiegare Continua a leggere QUANDO CE VÒ CE VÒ

Una previsione: mercoledi mi arrestano.

Nostradamus mi fa un baffo, a me.

E allora si da’ il caso che mercoledì prossimo venturo siano previste nuove “manifestazioni” in centro a Roma. Perchè pare che ci sia fretta (mi chiedo a che cazzo serva correre così due giorni prima di natale, ma vabbè) di approvare ‘sta benedetta riforma e che ci sia altrettanta fretta di rompere un altro po’ le palle ad una città che sta girando “a mille” dato che – nonostante crisi, piagnucolamenti da “annozero”, quarte settimane, precariati vari e sfighe assortite – siamo agli ultimi giorni di spese, regali, ricchi premi e cotillons. Per inciso, ieri giravo dalle parti di Viale Marconi (non proprio “centro”) e non c’è stato verso di fermare la macchina 5 minuti, manco in quarta fila. Alla faccia della crisi.

Dicevamo, sembra che (complici TUTTI), mercoledì sia previsto il “bis” del panico da 14 dicembre.

Con una differenza: il sottoscritto ha un appuntamento con un avvocato in via della Fontanella di Borghese, pieno centro. Premesso che:

1) l’appuntamento è irrevocabile ed imprescindibile dato che detto Principe del Foro mi deve sganciare una cospicua somma di danaro e sono tre mesi che gli corro appresso. Quindi col cazzo che me lo faccio scappare;

2) per non rimanere bloccato, mi porterò in loco tramite mezzi pubblici (metropolitana fino a piazza di Spagna e camminata fino a destinazione);

3) sono molto incazzato, ho finito la pazienza e non ho voglia di scherzare;

prevedo qui ed oggi che con grande probabilità verrò fermato e trattenuto per accertamenti perchè non intendo fermarmi davanti a niente e nessuno e non tollererò ostacoli al mio obiettivo, di qualsiasi natura essi siano: transenne, guardie, blindati, studenti, cortei, blackbloc, bookblock, block-notes, blocchetti di tufo, sommosse, rivoluzioni, incendi, catastrofi, crolli, cavallette, cavalli, elefanti.

Lancio quindi il mio messaggio di cittadino romano spazientito ed incazzato: non provate a fermarmi.

Alla fine, in ordine discendente di probabilità la giornata potrà avere quindi i seguenti esiti:

1) Vengo ingabbiato per resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale;

2) Vengo ingabbiato per lesioni gravi su manifestanti;

3) Torno a casa sano e salvo col grano;

4) (perchè uno più grosso di te lo trovi sempre) passo le feste in trazione in ortopedia al San Camillo.

Speriamo bene, ma prepariamoci al peggio… 😉