Beh. Stanno strumentalizzando la cosa. Come era ovvio. Ti pare, quello è leghista, quell’ altro è marocchino, c’è scappato il morto, come si fa a non strumentalizzare ? Stamattina ho sentito subito le dichiarazioni di Letta che ovviamente ha detto “Basta con le armi private“. A Letta, fà ‘na bella cosa, vattene subito affanculo in silenzio. Così tanto per sgomberare il campo da equivoci.
Detto questo, non so come sia andata effettivamente, ho letto il più possibile sull’ argomento e una mia idea me la sono fatta. L’ Assessore Massimo Adriatici per me ha fatto bene, ma è un coglione. Mi dispiace dirglielo, vorrei essere smentito da una reale ricostruzione dei fatti, ma attenendoci a quello che è uscito sinora io lo classifico come coglione.
Non sono contro la Lega o i leghisti, non sono contro i poliziotti o ex-poliziotti, sono a favore delle armi e del loro uso.
Però, cazzo, due cose fondamentali:
- NON SI LITIGA CON UNA PISTOLA IN MANO;
- LA PISTOLA VINCE SULLA BOTTIGLIA, MA IN TRIBUNALE LA COSA SI INVERTE.
Adesso, dichiarare che cadendo è “partito un colpo” che sfiga ha voluto abbia centrato in pieno petto la vittima può essere un primo argomento di difesa, e una volta detto è detto. Converrà mantenere la linea e sperare vada tutto bene. Però allo stesso tempo vuol dire che tu avevi una pistola in mano quando l’aggressore ti ha colpito facendoti cadere.
E qui torniamo alle due cose fondamentali di prima.
Se tu hai una pistola al seguito, questa deve rimanere al suo posto fino al momento in cui non sia indispensabile utilizzarla: anche se uno ti tira una bottigliata o ti spintona, la pistola resta in fondina. Come prima cosa cerchi di sottrarti all’ aggressione, poi fai di tutto per mettere distanza fra te e l’aggressore, se sei capace e ci riesci gli tiri due cazzotti fatti bene se no ti allontani.
Ma quando la pistola esce, è per sparare e basta. Non è per mettere paura, un soggetto ubriaco o fatto di coca fino alle tempie se ne frega che gli fai vedere l’arma: anzi, si incazza ancora di più. E se te la levava dalle mani e la usava contro di te, o contro qualche passante ?
Ripeto: non so ne’ posso sapere come è andata davvero, ma se la linea difensiva (che per quanto mi riguarda spero che funzioni) è quella che ho letto, hai fatto una cazzata grossa come la vita.
Mi dispiace ma è così. Se un aggressore mi viene addosso con un coltello o con un collo di bottiglia o una spranga di ferro, io se sono in condizione di farlo, scappo. Se non riesco a scappare, estraggo, miro e sparo. E poi sti cazzi. Come si dice, “meglio un brutto processo che un bel funerale“. Si comprende la sottile differenza ? Non penso ad intimorirlo, non spero che trovandosi dalla parte sbagliata della canna si cachi sotto e abbandoni il suo intento, non dico “fermo o sparo“. E soprattutto non sto lì a discuterci a distanza di bacio tenendo la pistola in mano. Tiro e basta. Mors tua, vita mea. Poi fate voi.
Affermare “mi è partito un colpo” è un problema. So che in sede giudiziaria può fare la differenza fra “omicidio preterintenzionale” o “colposo” e “omicidio volontario”, ma rimane un problema.
Anche perchè, come si è visto, tutti questi avvenimenti aprono la strada alle speculazioni politiche dei vari sinistroidi di turno (che tanto se ne fregano, loro hanno la scorta), che poi ogni tanto sfociano in ulteriori limitazioni e restrizioni nel campo del possesso ed uso di armi da fuoco. E ciò non è buono.
In altre parole, chi porta e usa un’ arma deve essere SEMPRE responsabile per quello che ci fa. Così come non esiste un’ arma “scarica“, non esiste un’ arma “sicura“, non esiste un “colpo che parte“. Il colpo parte quando dici tu. Se no c’è qualcosa che non va.
Vorrei poterti dimostrare solidarietà come ho fatto per l’Agente di Roma, ma su queste basi non ci riesco. Devo essere coerente.
Al tuo posto avrei detto: “sono stato aggredito fisicamente, ho intravisto un oggetto tagliente, mi trovavo a terra senza possibilità di cercare riparo, ho temuto per la mia incolumità ed ho utilizzato l’arma che avevo al seguito“.
So bene che col senno di poi e col culo degli altri sono tutti capaci a parlare, mi limito a dire quello che avrei fatto io.