Dialoghi con Critone

Che ne dite di questo post? Roba forte; Umberto Eco spiega la sua filosofia di vita.

Postils

E’ un po’ lunghetto (per gli standard degli internauti del 2023 ovviamente), ma vi consiglio vivamente di leggerlo fino in fondo. Se non strappa un sorriso ingenera milioni di riflessioni.
E la prossima volta che vi trovate dinanzi ad un dilemma (o forse IL dilemma) esistenziale avrete una via di fuga in più.

Non sono sicuro di dire una cosa originale, ma uno dei massimi problemi dell’essere umano è come affrontare la morte. Pare che il problema sia difficile per i non credenti (come affrontare il Nulla che ci attende dopo?) ma le statistiche dicono che la questione imbarazza anche moltissimi credenti, i quali fermamente ritengono che ci sia una vita dopo la morte e tuttavia pensano che la vita della morte sia in se stessa talmente piacevole da ritenere sgradevole abbandonarla; per cui anelano, sì, a raggiungere il coro degli angeli, ma il più tardi possibile.

Recentemente un discepolo…

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16 pensieri riguardo “Dialoghi con Critone”

  1. così, tanto per controbilanciare eudemonicamente il cinismo di Eco:

    Supponiamo che una rosa provi sensazioni. Un bel mattino, essa fiorisce e gode di se stessa; poi, però, sopraggiunge un vento freddo e il sole si fa ardente. La rosa non ha scampo, non può eliminare i suoi travagli nati con il mondo: allo stesso modo, l’uomo non può essere felice ignorando che quei travagli esistono, e gli elementi materiali prenderanno il sopravvento sulla sua natura. I corrotti e i superstiziosi chiamano comunemente il nostro mondo “valle di lacrime”. Da questa valle dovremmo essere liberati grazie a un certo arbitrario intervento di Dio e condotti in cielo: che pensiero limitato e mediocre!

    Chiamate il mondo, vi prego, “la valle del fare anima” (the vale of Soul-making) e allora scoprirete qual è la sua utilità (…) Dico fare anima intendendo per “anima” qualcosa di diverso dalla “intelligenza”. Possono esistere milioni di intelligenze o scintille della divinità, ma esse non sono anime fino a quando non acquisiscono identità, fino a quando ognuna non è personalmente se stessa. Come possono, dunque, queste scintille che sono Dio acquisire identità al punto tale da ottenere la beatitudine propria di ciascuna esistenza individuale? In quale modo, se non attraverso la mediazione di un mondo come questo?

    Chiamerò il mondo una scuola istituita per insegnare ai bambini a leggere, il cuore umano il sillabario usato in quella scuola e l’anima, fatta da quella scuola e dal sillabario, il bambino che sa leggere. Il cuore non è solamente il sillabario ma anche la Bibbia della mente, l’esperienza della mente, il seno dal quale la mente, o “intelligenza”, succhia la sua identità. Quanto varie sono le vite degli uomini, altrettanto lo diventano le loro anime; e così Dio, con le scintille della sua essenza, trasforma gli individui in anime, in anime con un’identità.

    Lettera a George e Georgiana Keats, 14 febbraio-3 maggio 1819

    1. Eco è giocoso e qui, come altrove si è preso in apparenza poco sul serio. Penso che sia un buon esempio anche solo per questo. C’è un sacco bisogno di un po’ di leggerezza, anche nei metodi. Anche perché le cose serie oggi non le capisce nessuno, quindi, tanto vale. Il cinismo io non l’ho nemmno rilevato, pensa. Viaggiamo sempre su frequenze molto distanti, mi sa. Ma questo pezzo di Keats è molto interessante; diciamo che il Romanticismo di Keats e l’iroia di Eco sono frutto di vite e contesti culturali molto diversi. E una delle caratteristiche del Romanticismo è appunto mettere il sentimento al centro di tutto l’essere, mentre penso che oggi sia già molto se a qualcuno viene in mente di ragionare sul senso della vita. La maggior partedellagente non sadistinguere il sentimento dall’emozione… non mi pare proponibile Keats, o Foscolo, o un Manzoni. Prima ci sarebbe un po’ di lavoro da fare. Ma sembra che si voglia ignorare questo aspetto… anche nei programmi ministeriali. Eco lo aveva capito. Keats oggi non lo capirebbe quasi nessuno, mentre questo post di Eco sta girando sui social da un bel po’ di tempo, mi dicono. Il fine non è quello di denigrare l’esistenza con cinismo, ma di far riflettere la gente sul senso della vita. Ed Eco, qui, a modo suo, ma ci riesce. E l’obiettivo lo raggiunge.

      1. Keats scriveva mentre faceva una lunga passeggiata a braccetto con la tubercolosi. E questo ha un valore. Quanto ad Eco, di cui ho tutti i libri e che ho conosciuto personalmente, era indubbiamente ironico ma assolutamente cinico (in senso deteriore). Considerava, forse non con tutti i torti, davvero la mandria umana come una massa di coglioni

      2. Vedi, io non ho conosciuto Eco, ma ho conosciuto una parte della componente umana, seppur piccola; io non la chiamo mandria, anche se si fa trattare come tale, perché nonostante tutto la rispetto. Ma spesso senza merito, è pur sempre un prodotto del Creato. Ma Eco disse esattamente quello che leggeva dal suo punto di vista in merito a questa contemporaneità… e oggi, mi darai atto, è difficile dargli torto sui contenuti. E infatti concordi, mi pare.
        Possiamo dargli torto sui termini, se ti danno fastidio, ma trovarne altri altrettanto efficaci, è ostico. MI spiace se Keats passeggiava con la tubercolosi, ma questo non ha nulla a che vedere con il discorso che facciamo qui…a meno che non vuoi avvalorare la tesi contro il cinismo di Eco con questo elemento importante, solo se studi Keats.
        Lo sai perché questo post va tanto forte in rete? Perché quelli che lui chiama rincoglioniti, si riconoscono benissimo; ed è un bene. Perché dal riconoscersi può nascere la consapevolezza. Magari per pochi, ma è pur sempre meglio di niente. Ed Eco, col suo cinismo, ci ha preso; perché oggi il cinismo viene capito benissimo, il sentimentalismo, molto meno.
        Hai mai visto i video di ANGELO DURO? https://www.youtube.com/watch?v=kQzaQ4H5bCc Anche lui sta avendo un successo strepitoso, perché pare che alla gente piaccia sentirsi dire chi esattamente è. Alla gente piace sentire qualcuno che dice esattamente quello che vorrebbero dire anche loro, ma siccome sono pavidi, succubi, manipolati e sottomessi, non lo possono fare, o meglio, non lo fanno.
        Forse la gente apprezza il cinismo anche perché è stufa di farsi raccontare palle e ha bisogno di specchiarsi nella verità. E se non c’è altro modo efficace, va bene anche dire apertamente che sono dei coglioni.
        Il buonismo e il politicamente corretto hanno fatto molti molti più danni di un articolo cinico. E chi li ha praticati per anni, sono colpevoli del rincoglionimento.

      3. Nessuna polemica. Io esprimo quello che penso. L’ho sepre fatto e chi mi conosce lo sa. Hai qualche pregiudizio nei confronti di chi porta una divisa, per caso? Adesso si spiegano molte cose. Ma anche questo è comunque un problema tuo. Chiudo qui, perché, di nuovo, non mi pare che lo scambio abbia molto senso.

  2. Certamente divertente ed interessante.
    A dire il vero spesso penso non tanto che le persone siano tutte degli stupidi, quanto che il “mondo”, inteso nella sua interezza e complessità, stia davvero peggiorando costantemente, facendomi pensare “io un mondo che si autodistrugge non voglio certo vederlo”.
    Perché desiderare di vivere mentre le guerre ci circondano, il clima peggiora, il riscaldamento ci affanna, l’ignoranza dilaga, il mondi si auto-distrugge?
    Ecco: questo è il mio pensiero, che mi fa pensare che – dopo tutto – raggiungere in cielo chi mi ha preceduto non mi farebbe poi perdere molto.

    1. Quella di Eco, Andrea, è una palese provocazione. Al mondo c’è moltissima gente sveglia, intelligente e messa al bando, perché non si omologa, non si adegua; ma è invisibile, mentre lui parla di tutto il resto, di quanti si piegano per le solite questioni di comodo, per pigrizia mentale, o/e fisica, per ignoranza e sì, come dici tu, la situazione in apparenza pare non sia delle migliori.
      Ma il punto è un altro, secondo me; tu hai descritto una visione che è esattamente il prototipo del pensiero comune che viene diffuso in maniera attenta ed oculata con mezzi potenti cme i media. Ora ti chiedo: se è vero che noi siamo i nostri pensieri e se è vero che la moltidine delle masse pensa esattamente quello che hai descritto perfettamente tu, con emozioni e sensazioni annesse, secondo te, quale potrebbe essere il risultato? Noi siamo lo specchio dei nostri pensieri… quindi noi, stando a ciò che descrivi, e che è il pensiero comune in questo momento, siamo già praticamente morti. Pensaci; tu davvero vuoi morire adesso? Non credo. Nessuno lo vuole, ma a forza di pensarlo, si agevola il fatto che accada veramente.
      Ed è voluto, è creato, capisci? Eco li chiama coglioni, perché nessuno vuole essere morto, nessuno vuole la guerra, nessuno vuole morire a causa dell’inquinamento, a nessuno fa piacere rendersi conto di essere ignorante, eppure, tutti e in massa pensano esattamente e sempre solo a queste cose, come se fossero già successe, come se fossero reali, vere, tanto che preferirebbero esseregià morti. E’ da coglioni sì, o no?! Questo modo di pensare è pilotato e pericolosissimo. Perché se si pensa guerra, si chiama guerra. Se si pensa ignoranza, si chiama ignoranza.
      Se si pensa all’inqiunamento, si chiama inquinamento. Per mesi si è chiamata l’acqua e l’acqua è arrivata. Ora, la soluzione c’è: si smette di pensare a queste cose, ci si sottrae alla manipolazione e si comincia a pensare alle soluzioni. Ad accorgersi di volta in volta che i nostri pensieri creano davvero la realtà, quella vera. Ma nessuno lo fa; perché un pensiero che si insinua nel cervello crea delle corsie preferenziali fra un neurone e l’altro; il cervello è talmente abituato a questi pensieri che fatica moltissimo a pensare in modo diverso. Gli stimoli esterni continuano a rimarcare questo tipo di pensieri e per sottrarsi occorre fare uno sforzo immane.
      Pochi lo sanno fare. Per questo io predico di sottrarsi alle televisioni, ai media, ai giornali. Ma se non cominciamo, il finale è già scritto. Ce lo dicono loro come andrà a finire e tu hai già imparato la lezione. L’hai imparata alla perfezione. La farsa può continuare, fino a diventare realtà. Tu come milioni di altre persone. La responsabilità è personale, occorre lavorare ognuno su se stesso. E la responsabilità sarà solo nostra anche se riusciranno a creare il disastro che ci stanno inculcando da anni, orami, non di chi ha archiettato tutto; per questo i coglioni siamo noi… per questo Eco fa bene a provocare. Lui, queste cose alle quali nessuno vuole credere, le conosceva benissimo. Perché oggi la scienza le ribadisce, non sono fantascienza. Non è divertente… ma è un buon modo per scrollare un po’ le coscienze!!

      1. “tu davvero vuoi morire adesso?”

        Elena, dipende da come siamo fatti.
        Io ho avuto periodi di depressione, che anche se superati, non ti abbandonano mai.
        Sto anche vivendo un periodo personale “complicato” (prima o poi credo che ne parlerò), per cui il mio pessimismo attuale è anche figlio di situazioni che ho vissuto e sto vivendo.

      2. Comprendo; e non sai quanto. Credimi, ti capisco. E proprio perché ti capisco ti chiedo di stare attento agli stimoli esterni. Evita le televisioni, se puoi. Per chi ha questo tipo di problemi è puro veleno; io l’ho buttata per questo motivo, molti anni fa e mi sono salvata la vita, credimi!! La mia esistenza è cambiata in meglio da un mese all’altro. Senza bisogno di farmaci. E’ bastato cambiare stile di vita, allontanarmi da un contesto lavorativo devastante, smettere di leggere giornali e ascoltare radio… mi sono curata così, con i boschi. E lo racconto sempre, a tutti, per questo motivo. Non smetterò mai di dirlo. E capisco che non è facile. Da parte mia hai tutta la stima del mondo e pieno supporto.

  3. Non sai fino a che punto è serio o che punto ironico. Sicuramente esiste il bisogno d’intrambi per restare in piedi e pure camminare su questo pianeta. Bello 🌷 e anche la lettera!!

    1. Penso che hai colto perfettamente il senso di questo testo, Frida. Ironia e messaggio serio si compensano, per chi sa capire. Essere troppo pigri mentalmente è molto pericoloso, ma anche prendersi troppo sul serio rendela vita cupa. Ti auguro una splendida giornata! 🙂 🌻

      1. Grazie Elena! A dire il vero, mi è costato caro essere ironica… ma chi lo sa, forse ero di fronte a un coglione e pure permaloso con diverse lauree 😁😁 auguro altro tanto a te!! 🌷

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