Cari tutti,
vi espongo il personale dilemma che sto attraversando, chiedendo a voi cosa fareste al posto mio.
Sono stato contattato per offrire servizi a una delle più feroci organizzazioni criminali esistenti. Una organizzazione nata con l’obiettivo di fare del male alle persone, visto che ha a che fare con la tratta degli schiavi, lo sfruttamento delle persone, lo spolpamento delle piccole attività produttive, gli esperimenti sugli esseri umani.
Di primo acchito la ovvia risposta da dare sarebbe un NO secco.
Ripensandoci, mi sono detto: magari accettando, posso limitare il danno che questa organizzazione può fare alla vittima che dovrei colpire. Se non accettassi, sicuramente qualcun altro potrà essere più crudele nell’adempiere il Piano.
Ma sarà così? O sto solo cercando una scusante per convincermi per accettare?
Chissà che le vostre considerazioni mi aiutino a prendere la giusta decisione.
Grazie in anticipo
Caro Onnipotente, se chiedi un parere in merito a quello che dovresti fare tu, io non ti so consigliare, ma se la domanda è: “Voi cosa fareste al posto mio” la risposta per me è scontata. Nessuna comodità, nessun posto fisso, nessun contratto favorevole o più o meno vantaggioso mi porterebbe a rendermi complice di uno schifo come quello che hai poc’anzi descritto. Si dice che tutti hanno un prezzo; non è vero. C’è chi non ce l’ha e se qualcuno mette in dubbio quel che sto dicendo, che mi si metta alla prova e provi a comprarmi. Io, al posto tuo non mi venderei alle mafie, per nessun prezzo al mondo. Ma io non sono al posto tuo; al posto tuo ci sei tu, quindi fai un po’ come ti senti, serenamente.
Grazie Elena. Ho sempre pensato anche io così.
Ti ha contattato il governo?
a me è venuta in mente immediatamente l’AdE….
Ecco. L’ hai nominata, e adesso mi tocca grattarmi gli zebedei… 😀
Non c’è più il Drago, né il Conte. Più in alto, comunque…
Urca!
Chissà nonsisà, ma sivedrà ; e che le Nostre considerazioni ti aiutino a prendere la giusta decisione 🙄
Grazie Lezzy
Bel dilemma. Io nell’ambito lavorativo ho dovuto scendere a compromessi per sopravvivere. Quindi non posso darti un consiglio oggettivo. Se questo lavoro ti serve per vivere, accettalo e cerca di fare meno danni possibili. Non tutti possiamo restare fuori dal sistema, purtroppo.
Grazie Walter, è esattamente quanto scrivi che mi ha fatto nascere dubbi, altrimenti li avrei mandati subito a farsi fottere.
E se questo tuo racconto fosse un esperimento sociale per vedere le risposte dei blogger? 🤭
Beh, da parte mia non so quanto resisterei a lavorare per una organizzazione che opera per far del male alle persone… ma fa male male davvero come dici?
Questa l’ aspettavo …. 😉
.Brezza, niente ” e se…” ; questo è 1 esperimento sociale.
I “veri posts”, sono i commenti… https://chimidice.files.wordpress.com/2013/06/4017.gif
🤭🤭
Ah, Brezza, mannaggia, mi hai smascherato! Come hai fatto a capire che il futuro del mondo dipende dalle vostre risposte a questo articolo?
Adesso dovrò chiamare “li teroristi”* per farvi eliminare! Gente come voi rappresenta un pericolo per noi del Nuovo Ordine Parrocchiale.
Potresti gentilmente spedire il tuo indirizzo e orario in cui sei in casa a onnipotente@cattivoni.ue, così che possa inviare un battaglione di sicari che ti sottragga il cellulare? Mi raccomando poi, fatti trovare in casa, eh!
😉
* semicitazione di Magnotta
Più seriamente, ti ringrazio del commento. Sì, fanno male, ma sottilmente. Son quelli che ti annientano lentamente, e poi pretendono che li ringrazi.
ahah… il tempo che visiono la mia agenda carica di impegni e poi spedisco volentieri indirizzo e orario in cui sono in casa 😁
Ma sarei proprio curiosa di sapere di che lavoro si tratta…
Chi cita il Magnotta non può essere una brutta persona.
Non che ce ne fosse bisogno, ma il richiamo ai “terorishti” aggiunge 1.000 punti al tuo carnet. 🙂
Off-topic: ma tu ti rendi conto che io sono andato a cercarmi il negozio di elettrodomestici di “Bontempi” a l’ Aquila per fotografarlo ? Quello originale è sparito col terremoto, ma ho ritrovato la nuova sede nella zona commerciale.
Bel dilemma filosofico-pratico. Sono affascinato però dalla possibilità di “infiltrare le linee nemiche”. La mia risposta è: se, una volta entratoci, pensi che potrai uscirne senza troppi problemi, sarebbe anche un’esperienza interessante da fare (se ti regge la pompa). Poi potresti passare alcune credenziali ad alcuni hacker tuoi amici che a un certo punto li rovinerebbero… Pensaci :*
Grazie coulelavie. Sì, il tuo è un po’ il principio di cercare di influenzare le cose dal di dentro, o addirittura fare come nel judo, usando la forza altrui a mio vantaggio. Qua la situazione è un po’ diversa, però, sì, forse qualcosa si può fare.
Facci sapere 😉
Mai accetterei di far parte, anche marginalmente, di una “struttura” che arreca danno al prossimo, e della quale non condivido gli ideali.
Credo che essere integerrimi sia una valore che per nessun motivo vada sporcato.
Hai ragione, Kikkakonekka. Hai stramaledettamente ragione.