Non disponiamo di riprese od immagini dell’accaduto, che per motivi di opportunità – se pure esistessero – verrebbero archiviate in forma crittografata. Possiamo però esporre un resoconto dettagliato dei movimenti dei due soggetti in questione, in ordine cronologico:
h 10:15 – Albert1 ed il suo osservatore con i volti opportunamente celati da caschi da motociclista, compiono i due giri di rito dell’ isolato. L’osservatore scende e si posiziona defilato dietro l’angolo, dove possa vedere senza essere visto. Albert1 completa il giro e parcheggia la moto esattamente sotto l’uscita dell’ufficio di Chica. Nessuno si interroga su come ne conosca la precisa ubicazione, nessuno vuole saperlo veramente.
h 10:20 – Al segnale convenuto (apparentemente una banale chiamata sul cellulare) Chica lascia l’ufficio, non prima di aver avvisato il “suo” osservatore, che si piazzerà (anch’egli non visto) a distanza di sicurezza dalla moto di Albert1 e rimarrà lì fino alla fine dell’incontro, pronto ad intervenire se necessario.
h 10:25 – I due soggetti in questione, strettamente controllati a distanza dai rispettivi osservatori, finalmente si incontrano: la stretta di mano e l’abbraccio servono a dissimulare una velocissima perquisizione superficiale. Dopo aver valutato rapidamente le rispettive potenzialità di offesa (con e senza armamento) e ritenuto di essere ragionevolmente sullo stesso livello, si dirigono verso un luogo sicuro (volgarmente detto “BAR” o “baretto”) sempre a portata d’occhio degli osservatori.
h 10:35 – Come da procedura, i due soggetti provvedono alla rituale assunzione di bevande (per la cronaca, caffè espresso e bicchiere d’acqua. N.B.: la temperatura esterna supera i 35 gradi): la disquisizione attorno all’edulcorante da utilizzare e la decisione di assumere aspartame (Chica) e zucchero di canna grezzo (Albert1) altro non è che un codice (universalmente riconosciuto) per comunicare e confermare la disponibilità a discutere tranquillamente. Se uno dei due avesse utilizzato dello zucchero bianco, o non avesse toccato l’acqua, il significato sarebbe stato “luogo non sicuro, colloquio impossibile, lasciare l’area immediatamente e separatamente“.
h 10:40 – Scelto un tavolino all’esterno del “BAR”, con le sedie opportunamente disposte in modo da controllare a 360° l’area circostante, i due soggetti iniziano prudentemente il dialogo, scambiando le prime informazioni. Visti da fuori sembrano proprio due amici che chiacchierano. Ma la classe non è acqua, si sa.
h 10:50 – Un SMS sul cellulare di Chica è il segnale della distensione: il suo osservatore, tramite la targa della moto di Albert1 ha fatto le verifiche del caso. Albert1 è veramente chi dice di essere (almeno così risulta dai terminali), si può procedere. Poco più tardi, una vibrazione del cellulare di Albert1 conferma la presenza dell’osservatore ed il buon esito delle verifiche fatte sull’altro lato.
h 10:50 sino al termine (h 12:00 ca.) – il colloquio procede tranquillamente e senza intralci, eccetto per una vicina discussione animata fra più soggetti esterni nell’androne di un palazzo vicino che insospettisce ed irrita entrambi i soggetti ma che si rivelerà estranea all’incontro.
h 12:00 – Con l’espressione in codice “Beh, s’è fatta ‘na certa, tornàmo a lavorà” si dichiara concluso l’incontro e i due soggetti si accomiatano, camminando fin sotto l’ingresso degli uffici e salutandosi cordialmente. Prima di ripartire, entrambi i soggetti lanciano un impercettibile cenno di saluto agli osservatori, con i quali si ricongiungeranno poco più tardi e poco più lontano.
Missione compiuta.
Gıangius… un pochino de panza ce l’ho, però per arrivare a quei livelli magistrali ancora ce ne vuole… 😀
Albert1 scrive:
21/06/2012 alle 17:32
Gıangius… un pochino de panza ce l’ho, però per arrivare a quei livelli magistrali ancora ce ne vuole…
non è vero……oppure tenevi il fiato o c’avevi la pancera..
E faceva ridere che se lo dicesse da sola 😀
Una cosa mi è oscura…..ma una pacifista di tutte ste tecniche da combattimento di che se ne fa?
Posso capire saperne una per l’autodifesa,ma tutte?
capoiera!!! bellissima arte “danzata”….incredibile vederlo combattere contro il wu-shu…
Su Youtube c’è un sacco di robetta carina riguardo il Krav.
La cosa che mi ha sempre impressionato sono le tecniche per disarmare un assalitore. Quelli veramente bravi ti sfilano la pistola dalle mani (magari spezzandoti anche un polso) senza che tu te ne accorga.
Di qui la vecchia regola d’oro: se devi minacciare qualcuno con un’arma, fallo a distanza. Almeno il doppio della lunghezza della sua gamba, tanto per non sbagliare. I cazzoni esaltati dai film che ti attaccano la canna della pistola alla testa o al corpo non sanno cosa rischiano.
Marchè…che ti devo dire…a parte l’imparare tecniche e poterle un giorno donare a qualche allievo, è tuto quello che racchiude un arte mariale che mi piae…a parte il krav, il karatè è un’arte di difessa essenzialmente, non di aggressione….insomma è tutta la filosofia che mi da qualcosa interiormente……..è come se a te chiedessi che cazzo ti frega di tani dettagli di partite di pallone e di star parlare di qusta o quella partita, tanto mica giochi a pallone…..
In proposito, in linea generale, non avete notato negli ultimi tempi (due tre anni) un aumento sensibile dell’aggressività nella gente ? Almeno a Roma, io l’ho rilevato. Sospetto inoltre che ci sia stata un’impennata nell’uso di eccitanti (in particolare cocaina), perchè a volte vedo delle persone in condizioni apparentemente normali, ma che scattano in modo esagerato e senza rendersene conto.
Alla tastiera con quale tecnica diamo una morte onorevole?
Dall’ultimo commento direi che è arrivata la sù ora 😆
Albert, è vero…spero solo, per loro che a nessuno venga mai in mente di pensare a me come una potenziale vittima…anche perchè nella malaugurata ipotesi che riuscisse/sero a farmi soccombere, credo che la cos miglioe per loro dopo sarebbe sparire dal continente…..
Marchè….basta cambià le batterie…..:D…io preferisco quella con il filo..mi fijo dice che è tento figa la wireless!!!
Approposito…che nepensi Albert di un pc tipo all in one????
approposito de ansia ma..Lorenzino??? PArtito per l’iraq????????
Un pc che ?
Intendi quelli che è tutto nel monitor ?
Da rifuggire come la peste !!!
si, quello….fa cacare??? meglio un i-pad????
vabbè…lasciate una risposta doo il segnale acustico…PPPPRRRRRRRRRRRRRROOOOOTTTTTTT…. 😉
io vo’ ad allenarmi…ragazzi non potete immaginare quanto pesa ‘sto kimono stasera….la vedo da collasso…..
…vo voluto bene!! 😉
Quelli hanno diversi problemi: se si rompe qualcosa, in genere butti tutto. Scaldano da morì. Sono basati generalmente su schede madri e componentistica di bassissimo livello.
L’ iPad è fichissimo, ma può essere frustrante. Parlo di quello Apple, naturalmente… va bene per conto suo, ma quando ti rendi conto che non ha nemmeno una porta USB ti prendono le madonne 😉 I vari tablet con sistema operativo Android sono molto più versatili, nel caso andrei su uno di quelli.
Rimane il fatto che se ti serve un PC, ti serve un PC. In quel caso, la scelta migliore, se hai spazio, rimane sempre il classico minitower. Ormai anche quelli di marca (consiglio HP) li trovi in offerta a prezzi accessiblissimi pure nei supermercati. Se lo spazio manca, ci vuole il notebook. Anche lì ormai la scelta è vastissima.
E stavo a scrive un romanzo… ciò messo un po’… vabbè. Dai, lo leggi domani… 🙂
Buona serata, me la colgo anch’io !
oghei….grazie Albè…moo vediamo….mi piacerebbe un tablet, l portate ce l’ho e la minitowe anche…vecchiotti ma ce l’ho…. …ma ciò altre spese pi importanti , quindi penso che per ora rimarrà un desiderio…
😈
@Gıangius
BBBWWUUUAAAAAAAHHHHHHHHHHH…AHAHAHAHAHAHAHAHA…BBBWWWAUAUUUAAAHHHH
BBBWWUUUAAAAAAAHHHHHHHHHHH…AHAHAHAHAHAHAHAHA…BBBWWWAUAUUUAAAHHHHBBBWWUUUAAAAAAAHHHHHHHHHHH…AHAHAHAHAHAHAHAHA…BBBWWWAUAUUUAAAHHHHBBBWWUUUAAAAAAAHHHHHHHHHHH…AHAHAHAHAHAHAHAHA…BBBWWWAUAUUUAAAHHHH
…ti spezzo le gambe……:twisted: