Fronte di Liberazione Sessuale #0

Bene. È primavera e penso che i tempi siano maturi per parlare di questo argomento.

Credo sia meglio affrontarlo qui rispetto che sul mio blog personale, dove rischierei di discuterne da solo per la maggior parte delle volte; mentre qui sono certo che qualcuno parteciperà attivamente alle trattazioni e dirà la sua con educazione ma senza peli sulla lingua.

Poi, oh!, chiaramente, se mi dovessi render conto che questi argomenti non interessano più a nessuno, smetterei di postare, state tranquilli…

Sino ad allora, signore e signori, sì, credo sia proprio il caso di parlare del mondo della sessualità a trecentosessanta gradi. Perché? Perché siamo nel 2023 e la nostra becera società, bigotta e ipocrita fino al midollo, vorrebbe che ancora ci rapportassimo all’argomento in maniera infantile, timorosa e ansiogena. Siamo nel 2023 ma per tante questioni sembra di stare ancora nel Medioevo!

Quindi, sì, è necessario parlare di questa cosa. È vitale, è fondamentale. Per essere più liberi di quanto non siamo adesso. Per essere liberi come dovremmo ma non siamo. Per esser sempre meno i servi pavidi che vorrebbero rimanessimo in eterno..

35 pensieri riguardo “Fronte di Liberazione Sessuale #0”

    1. 😀 No, io comincerei da come alcune situazioni vengono comunemente accettate, mentre altre, che sono praticamente le stesse, no… Come vedrai. 😉
      E mi interessa l’opinione anche di chi non la vede come me, o ritiene che non sia necessario affrontare tale argomentazioni…

  1. Ci siamo un po’ repressi con la religione cattolica prima non era peccato. Già millenni fa si faceva tutto esattamente come adesso. Nessuno inventa niente. Oggi se ne parla solo di più.

    1. Certo la religione c’entra… e ne parleremo sicuramente prima o poi (vorrei affrontare di volta in volta piccole argomentazioni, talvolta anche piccolissime).
      A ogni modo, è sconfortante come, su questo fronte, se si fa un passo avanti, se ne fanno poi due indietro subito dopo, e poi bisogna ricominciare da capo…

  2. Spesso si accusano le religioni, ma se si va a riflettere molte prescrizioni erano legate alla salute o all’ordine sociale. Come si fa a imporre un comportamento? Basta dire che il Dio che è di turno non vuole che si faccia. Se sei una società più permissiva, allora hai gli dei che si comportano peggio degli uomini e hai pure un dio preposto alle sregolatezze, tipo Bacco per intenderci. Quello che succedeva nei baccanali…

    1. Io quando penso che bestemmiare è (ancora) un reato in italia mi inalbero! Cioè, parlar male di uno di cui neppure si è certi che esista! Qualcuno dirà: ma la bestemmia offende la mia religione… Ah, sì?, rispondo, e chi si occupa di risarcirmi quando invece è il mio buonsenso, la mia logica e la mia sensibilità che vengono vilipesi, magari da religiosi che fanno affermazioni che… “non stanno né in cielo né in terra”?!

      1. Magari è desueto, però va rispettato il senso religioso di tutte le religioni (come il comune sendo del pudore), perché appartiene all’antropologia umana, è molto radicato. Come offendere la mamma (e la sorella) ancora al giorno d’oggi. È l’offesa più grande per una persona 😉 dopo i familiari morti…

  3. [Gifter] – mi spiace ma penso che le regole religiose siano uno strumento di potere e il discorso salute sia solo una scusa per nascondere le reali intenzioni.

    Al contrario i tabù e la paura portano solo il risultato che la gente faccia le cose lo stesso, le fa di nascosto, non chiede consigli né tanto meno si controlla. Così si rischia di più e si mettono a rischio anche gli altri.

    Credo di avere abbastanza cognizione di causa e mi scuso per la crudezza delle mie parole:

    quello più terrorizzato dalle malattie sessuali è il più “maiale” di tutti. Non nel senso di disinibito ma di disattento perché il terrore lo porta a fondare la sua presunta “prevenzione” sulla fiducia e sulle richieste “sei ”sano”?” nelle app di incontri, non usa le precauzioni e poi te lo trovi fuori dagli infettivi a piangere il morto con la borsa degli antivirali in mano.

    1. Vedo che c’è molta carne al fuoco… Cercherò (cercheremo) di organizzarla meglio di volta in volta concentrandoci su un argomento alla volta, altrimenti si finisce per perdersi… 😉

      1. [Gifter] – sorrido perché tu pubblichi un articolo sulla sessualità dopo del maiale sporco! Ma sporco sporco sporchissimo mannaggia la miseria!!!

        Burle a parte: credo che se la sessualità fosse portata avanti con meno paure e ansie saremmo tutti più attenti e rispettosi. Uomini donne nonbinary e chiunque. Prendo in prestito la citazione di Antonello Dose: “chi ritiene che il sesso sia sporco, SE LO LAVI”.

        Nessuno è sporco né colpevole le malattie sono una situazione sfortunata ma le probabilità si riducono solo con la conoscenza. La paura serve solo a creare situazioni ancora più pericolose e se vogliamo che il sesso ritorni a essere un piacere mentale oltre che fisico, l’unica è levarsi di dosso i condizionamenti morali concedendoci di sperimentare un po’ di più.

      2. Effettivamente io neppure ci pensavo, quando ho ideato questa rubrica, alle malattie… Ma vedo che il tema prende, allora ne parleremo…

      3. [Gifter] – sarei il primo a non volere che al sesso vengano associate malattie e gravidanze ma sapendo la cultura distorta dell’italiano medio cerco di partire da quello per andare oltre.

        C’è una mia cara amica che svolge educazione sessuale nelle scuole è proprio educatrice di professione e lei giustamente si oppone a tutti quei corsi concentrati sul “non fare” piuttosto che sul “come fare”.

        Mi raccontava che mentre la generazione nostra di più “anziani” sente vicino il terrore delle malattie più che la consapevolezza a riguardo, i giovani giustamente sono più avanti e chiedono più informazioni sulla conoscenza del proprio corpo e delle gratificazioni che ne derivano. Le malattie devono arrivare DOPO!

  4. Attendo il “lancio” del primo argomento, perchè così non saprei che dire.
    In linea generale ho già detto tanto, più o meno si sa come la penso: dovrebbe essere qualcun altro a parlare di me, ma in assenza di conferme bisognerà prendere per buone le mie dichiarazioni.
    Credo di essere fortunato da questo punto di vista: la mia educazione sessuale è stata abbastanza equilibrata e “giusta” nei tempi, non ho avuto bisogno di farmi spiegare le cose da gente esterna perchè le basi mi sono state date in molto tenera età (insieme a tante altre cosette che ho dovuto imparare precocemente rispetto alla media). Sono maschio, eterosessuale fino ad oggi, domani non si sa, non sono violento (nè sessualmente parlando ne’ in altri sensi), sono fedele fino ad oggi, domani non si sa, non abbiamo figli e a questo punto non credo ne avremo, fondamentalmente credo di essere abbastanza “noioso” da questo lato. 😉
    Ma se c’è da chiacchierare sono sempre qui, s’ intende.

    1. Benissimo. Il mio intento è quello, partendo da cose elementari, terra-terra, di far capire alla gente quante cazzate girino in materia di sesso, e di decenza, in tal ambito.

  5. Mi viene in mente un aneddoto che in parte c’entra.

    Ho un cugino mio coetaneo che è cresciuto in una situazione di questo tipo: madre iperreligiosa al limite del fanatismo (siamo quasi se non proprio sul tipo che si fustiga), padre molto, troppo severo, con la fissazione del figlio maschio che dovrà per forza riuscire in tutte le cose in cui non è riuscito lui.
    Bene (no, male). Fra le tante cose che sono uscite da questa miscela esplosiva c’è stata la assoluta demonizzazione della masturbazione. Da parte materna c’ era la classificazione categorica come “atto impuro” per eccellenza, che fa piangere gesù e la madonnina, fa diventare ciechi e fa crescere i peli sulle mani. Da parte paterna c’ era il discorso che le seghe sono per i perdenti, per quelli che non riescono ad avere una donna (insomma credo che il padre, pace all’ anima sua, da giovane si fosse massacrato di pippe). Ricordo che un giorno finimmo per litigare di brutto (per quanto possano litigare di brutto due ragazzini delle elementari) perchè io gli avevo detto che mi trastullavo allegramente e lui non riusciva ad accettare la cosa.
    Per farla breve (io gli voglio bene comunque, ma penso l’abbia fatta fuori dal vaso e all’ epoca non persi occasione per farglielo notare in modo costruttivo), questo ragazzo ha collezionato nell’ ordine: una storiaccia tra famiglie (di quelle che finiscono in tribunale) alla tenera età di 17 anni lui e 16 lei, culminata con un’ interruzione di gravidanza volontaria e vari strascichi legali; una denuncia per violenza sessuale (poi ritirata, ma si sa come vanno queste cose) alla meno tenera età di 22 anni; un matrimonio “riparatore” forzato alla ancor meno tenera età di 25 con all’ attivo tre figli e un divorzio dopo sei anni.
    Questa è l’ esperienza che ho, ed è quella che spesso mi fa dire che a volte una sega se proprio non ti salva la vita, almeno ti evita grossi problemi.

    1. Bellissimo episodio che sarei arcicontento se ritirassi fuori quando si parlerà di “NON AVERE ATTI IMPURI” e religione! Ormai è certo che un capitolo della serie, a furor di popolo, verterà proprio su questo!

  6. Io non ho letto il post; provo a commentare avendo capito l’argomento e senza averlo letto e poi vediamo se quello che hai scritto è quello che presumo tu abbia scritto, senza averlo letto. 😀 😀 😀 C’è un piccolo problema nella tua visione delle cose (che non avendoti letto, non so qual è, ma la intuisco, banalmente). Il sesso è una questione sacra; intendiamoci, non ha niente a che vedere con la religione, ma è sacra. E il senso del sacro tocca tutto ciò che ha a che fare con la sfera più intima dell’essere umano. NON importa di che religione sei e se credi o no in un dio. Ciò che ci rende vivi e capaci di procreare è sacro. Lo è per l’essere umano e lo è per tutto ciò che è in Natura. Ora, a fronte di questo assunto, mi vado a leggere quello che hai scritto e poi ti dico il resto. 😀 😀 😀 Ammesso che ci sia qualche cosa che devo aggiungere.

    1. Ecco, aggiungo che mi sa che siamo su due pianeti diversi, io e chi inneggia al fronte di liberazione sessuale. 😀 😀 Il che non mi stupisce. Ci sarà da divertirsi…

      1. Scommettiamo invece di no? 😉 Io dico che sui concetti base vedrai le cose esattamente come me.
        Mentre mi aspetto che non te la sentirai di giungere alle conseguenze più “estreme” (si fa per dire) a cui desidero arrivare.

    2. Beh, come molti altri sei andata a parare subito alla religione. E pensare che in principio io neppure avevo intenzione di nominarla (che alcune proibizioni vengano dallo Stato, dalla religione o dal semplice ipocrita bigottismo, in fondo non fa differenze, per il discorso che voglio fare).

      1. Sì, ma la religione si crede sacra, quindi… Comunque avremo modo di approfondire, Elena, non ti preoccupare. E ovviamente il tuo modo di vedere le cosa è tra quelli che mi interessa di più… 😉

      2. La religione non è una persona; è un’entità fatta di persone e non ne esiste solo una, ma molte, moltissime. In quanto tale non è che una singola religione si crede sacra; sono le persone che danno forza alle religioni ed è chi ne fa parte che la credono un’entità sacra, pur non avendo la minima idea di che cosa sia il sacro. Il sacro trascende le credenze e anche i pensieri o le congetture che si costruiscono attorno a una atto fisico, sia che siano rivolte alle religioni che ai singoli temi che uno può mettere in campo. E non per nulla la gente non ne sa nulla del sacro, oggi, perché è stato fatto di tutto per soffocarlo e rinnegarlo. La maggior parte delle persone lo confonde con le religioni, con le tradizioni, con le credenze. Il sacro è ben altro. E non ha niente a che fare con l’idea che hai tu o che può avere chiunque altro sulla liberazione sessuale. Io ho detto che il sesso è un atto sacro, perché è strettamente legato alla continuazione della Vita, se visto per quello che realmente è; tutto quello che le miriadi di menti più o meno manipolate ci hanno costruito attorno nel tempo per questioni religiose, culturali o per convinzioni ideologiche più o meno pilotate, non ha niente a che vedere con l’aspetto sacro di un atto che ha una potenza assoluta ed è la fonte della continuità della Vita in Natura, quindi, a mio modo di vedere non ha niente a che vedere nemmeno con la vera essenza dell’argomento. La liberazione sessuale non ha nulla a che vedere con il sesso in teso in tal senso e io non lo so intendere in altro modo, come avrai capito, quindi mi tiro fuori, perché sarebbe uno speculare su questioni che non mi toccano. Non è snobismo; ti dico solo quello che penso.

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