Leggendo il post di Unallegropessimista, che vuole il caso caschi a fagiolino con la giornata di oggi, colgo l’occasione di portare avanti il discorso.
Amicizia, amicizie, perse e ritrovate: non amo molto i ritrovamenti nel tempo, e me ne sono resa conto proprio in questi giorni dopo che un caro amico del mio defunto padre mi ha cercata su Instagram. Il motivo a me del tutto sconosciuto, latita da ore.
Perché cercarmi… dopo trent’anni di assenza. Io una ragazzina all’epoca, lui un bambino sdentato in età scolare. Aldilà delle motivazioni che sono spesso il frutto di una becera curiosità umana, alla sottoscritta non garba essere “ritrovata”, e questo perché io per prima non ho il vizio di frugare nel web per ficcanasare nelle vite altrui.
Il tempo passa, quello che è stato è stato, quello che resta resta perché è rimasto, e quello che si è perso andava semplicemente perso. Non trovo il senso di certe apparizioni, e dopo tanto tempo ancora meno. Oggi sono una donna adulta, sposata, tre figli, un lavoro folle ma appagante, e ho la mia vita, frutto di anni e anni di “pulizie” che ho fatto per non soffrire ulteriormente.
I ritorni non mi piacciono, sono tentativi di riaperture che per me devono restare chiuse come porte sigillate per sempre.Q
Quella che ero, oggi non c’è più. Non cercatemi, non mi trovereste comunque.
Paola
Ti ha cercata forse perché ha un bel ricordo di te.
Per il resto, figurati, sfondi una porta aperta. Anche io non ho voglia di esser trovato da della gente con la quale perlopiù non ho (più) nulla in comune.
Sai Coule…. da figlia adottiva il passato deve restare chiuso…. non posso permettermi il lusso di riaprire porte, sarebbe troppo doloroso per me
In linea generale, io faccio di tutto per non farmi trovare.
Quando avevo aperto il profilo FB, lo avevo fatto con foto e nome reali ma cognome d’ arte. Se qualcuno mi avesse cercato non mi avrebbe mai beccato, quanto a me, bastava contattare la persona interessata e dirgli “lascia stare il cognome, sono io”. Ed era fatta.
Poi però ho mollato comunque tutto.
Si, bello gli amichetti delle elementari, la festa delle medie, la rimpatriata del liceo, tutto bello. Ma chi vive di ricordi non ha futuro.
Nel mio caso è meglio di no….
Da un lato ammiro la tua presa di posizione così chiara e definita.. dall’altra mi chiedo sempre se le porte si chiudano mai veramente. certo, ci sono persone che facevano parte della mia vita e ora invece non ne fanno più, però a volte è semplicemente la vita a prendere un corso diverso e non la pura volontà di qualcuno di separarsi.. poi sai.. certe porte è meglio chiuderle e non riaprirle mai più. Altre.. chissà 🙂
Le porte hanno di buono che si possono aprire e chiudere a piacimento. Poi, se la maniglia sta solo dalla parte nostra è meglio…
Flower: ma ti è arrivato l’invito, si ? Nel dubbio te l’ho rimandato adesso.
Dai, sali anche tu sul carrozzone… 😉
Senza impegno, è gratis ! Eheheheh…
Scherzi a parte, mi farebbe piacere, ovviamente vale la regola generale: se vuoi, quando vuoi.
Ti ringrazio, ho appena visto. Come funziona?
Ho accettato 🙂 Grazie mille 😉
Ma grazie a te !
Ora (quando sei nel tuo pannello di controllo WordPress) dovresti poter scegliere se pubblicare da te oppure qua.
Ogni contributo sarà il benvenuto, anche se ripubblichi qualcosa dal tuo Blog va benissimo. Più siamo, meglio stiamo.
A presto !
Le mie devono stare sigillate senza ombra di dubbio😃
Io ho trovato due cari amici per caso senza cercarli. Una felicità immensa! A volte la vita separa, ma nel mio caso riunisce con tanto piacere.
Bene….
Hai perfettamente ragione. Anni fa una delle mie sorellastre aveva lanciato un mssaggio per per essere contattata da me. Lo ho ignorato decisamente. Cose del genere portano solo guai.
Esatto non è cosa